Il concetto dell’amore tra astrattismo, surrealismo e simbolismo emotivo

La seconda edizione della mostra collettiva «Love», inaugurata nella torre di San Martino a Buie, dà voce a undici artisti di diverse generazioni e con differenti percorsi artistici

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Il concetto dell’amore tra astrattismo, surrealismo e simbolismo emotivo
Livio Zoppolato, Lorella Limoncin Toth e Valter Bassanese. Foto: ERIKA BARNABA

È noto il fatto che la rappresentazione dell’amore nell’arte sia apprezzatissima in ogni sua forma e la mostra collettiva “Love”, organizzata dall’Ente turistico di Buie in collaborazione con l’UPA locale, ha offerto uno spunto di riflessione dove è emerso come sia difficile dare una definizione univoca di arte. Lo stesso vale per l’amore. Artisti che arrivano da mondi e stili artisticamente diversi sono uniti da una grande passione ovvero dall’amore per quello che fanno. Questo il sentimento trasmesso dalle numerose opere esposte nella torre di San Martino, da anni diventata oramai punto d’incontro di numerosi cultori dell’arte.

Un assaggio della kermesse
A inaugurare la serata è stato Valter Bassanese, direttore dell’Ente turistico di Buie: “Questa mostra vuole, per il secondo anno consecutivo, essere una sorta di inaugurazione del Festival dell’amore che quest’anno non si terrà nei giorni successivi all’esposizione ma dal 10 al 12 agosto prossimi. Sappiamo che senza l’amore non si può vivere quindi vi anticipo che il Festival quest’anno, dopo questa anteprima espositiva, si aprirà il 10 agosto con una serata in musica e poesia presso il suggestivo cimitero commemorativo di San Martino. L’11 e 12 agosto invece, Piazza San Servolo si trasformerà in un luogo di degustazioni di vini rosé e spumanti, di laboratori, performance, balli, musica, concerti dal vivo e altri appuntamenti all’insegna del romanticismo. Ringrazio Livio Zoppolato, buiese che vive a Trieste, per aver accettato anche quest’anno l’invito a collaborare, raggruppando gli artisti per esporre questi inni silenziosi all’amore che si potranno ammirare nelle prossime settimane”, ha concluso Bassanese.

Autori rinomati
Quindi a fare sfoggio delle proprie opere sono stati pure cinque artisti importanti nell’ambito della Comunità Nazionale Italiana: Fulvia Zudič, Fulvia Grbac, Slavica Oplanić, Livio Zoppolato ed Elsa Delise. Non sono mancati altri artisti pregiati del territorio italiano come Barbara Culinas, Alessandro Calligaris, Antonietta Lombardo, Darja Krosl, Roberta Sovrano e Sergio Spagnolo, alcuni a Buie per la prima volta. Tra il numeroso pubblico, presente pure Tanja Šuflaj, direttrice dell’UPA.
Lorella Limoncin Toth, soprintendente ai Beni culturali per la Regione istriana, per l’occasione presente in veste di critica d’arte, ha sottolineato come in questa mostra collettiva i dipinti, tutti incentrati sul tema dell’amore e in un’esposizione di pittura a più voci di artisti di diverse generazioni e con differenti percorsi formativi, passano dallo stile espressionista a quello astratto, dall’informale al figurativo, dal surrealismo al simbolismo emotivo.
“Questo progetto comprende una serie di riflessioni artistiche in un’ampia area di poetiche e modi di creatività. Ben undici autori che ci ricordano come l’arte sia una cosa viva che non tollera né una meta né l’ordinarietà direttiva. Davanti a noi si trovano diversi approcci autoriali che hanno già trovato modalità e luoghi di presentazione nello spazio culturale. Mi fa piacere vedere che quest’anno il numero dell’adesione di artisti alla mostra sia aumentato. L’anno scorso la manifestazione aveva regalato bellissimi e profondi momenti con l’amore declinato nella musica, nella poesia, nell’arte, nella gastronomia e questa seconda edizione conferma il suo successo e l’interesse suscitato nel pubblico”, ha rilevato la curatrice passando poi la parola a Livio Zoppolato, il quale si è occupato dell’allestimento presentando gli autori e le loro opere.

Un sentimento onnipresente
L’amore quindi è stato espresso attraverso la rappresentazione di mani che si stringono dolcemente, cuori con catene spezzate rappresentante l’amore libero oppure una vincita nei sentimenti, immagini astratte ma molto espressive, piccoli nudi stilizzati seduti in uno spazio ampio e altre opere rappresentanti l’amore per la lettura, cultura o libri in generale, senza far mancare quello per la natura dove i rami mossi dal vento vanno a rappresentare un cuore. Non è mancato il sentimento per l’architettura oppure luoghi d’interesse o terre lontane rimaste impressi nel cuore dell’artista dove ad “abbracciare il monumento” vi spicca una persona con indumenti tipici del luogo che raffigurano. Comunque, innumerevoli possono essere le interpretazioni che ogni visitatore ha potuto dare alle opere in quanto sembra parlino direttamente alla persona, tirando fuori lo stato d’animo e i sentimenti che in quel momento sono racchiusi dentro il cuore.
La torre che ospita la mostra è aperta ogni giorno dalle ore 11 alle ore 14 e dalle ore 17 alle ore 19 dove ad accogliere il pubblico è Bruno Savron.
Quindi, in questo Festival dell’amore, saranno tre punti fulcro del centro storico di Buie che accoglieranno numerosi visitatori facendoli vivere l’amore che, come abbiamo visto, può essere vissuto in variegati modi.

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