I musei conquistano il nuovo pubblico (foto)

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I musei conquistano il nuovo pubblico (foto)
Foto Roni Brmalj, Vanja Stoiljković, Nicole Mišon, Roberta Ugrin

Centinaia di persone di tutte le età hanno aderito alla 19ª edizione della manifestazione tanto amata da visitatori locali, nazionali e da turisti. La kermesse ha regalato aperture serali fino a tarda ora, tra piccoli e grandi spazi espositivi del territorio istro-quarnerino

La Notte dei musei è senza dubbio la manifestazione più gettonata che coinvolge gli enti museali in Croazia e attira ogni anno, se non si contano le edizioni “pandemiche” che hanno dovuto svolgersi all’insegna di restrizioni e di programmi offerti principalmente online, migliaia di visitatori. Quest’anno, il tema della kermesse è stato “Musei e il nuovo pubblico” e a Fiume vi hanno aderito il Museo civico, il Museo di Marineria e di Storia del Litorale croato, il Museo d’Arte moderna e contemporanea (MMSU) e il Museo di Scienze naturali, oltre che le gallerie Garbas e “Juraj Klović”, nelle quali si sono potute visitare rispettivamente la mostra di Egon Hreljanović “Vivere la Città (annotazioni fotografiche da Ragusa)) e “I restauri realizzati”. Come sempre, i musei hanno preparato un ricco programma destinato a tutte le fasce d’età, il quale si è articolato dalle ore 18 all’una di notte.

Dall’India ai Francopani

Per quanto riguarda il Museo di Marineria e di Storia del Litorale croato, uno degli eventi principali tenutisi a Palazzo del governo è stata l’inaugurazione della mostra della pedagogista museale Denis Nepokoj “O’ blog na blog”, basata sui testi pubblicati su Facebook e sul Blog museale che riguardano diversi oggetti del fondo presentati in modo divertente e adeguato a un pubblico più vasto. Tra gli altri appuntamenti, il pubblico ha avuto modo di ammirare la mostra “One district, one product” nell’atrio del Museo, dedicata all’artigianato indiano, assistere a laboratori educativi per bambini (Čudotvornica), i quali hanno pure potuto partecipare a una caccia al tesoro organizzata in collaborazione con il progetto “Le rotte dei Francopani”. Gli amanti della musica corale hanno potuto assistere al concerto del Coro giovanile “Josip Kaplan” di Fiume, a visite guidate e a conferenze. Alla manifestazione hanno preso parte anche le Raccolta museale del Castuano e il Centro memoriale “Lipa pamti”.

Giovani adulti e adolescenti

Quest’anno, a causa di numerose questioni organizzative e al trasferimento della sede del Museo dal Cubetto al Palazzo dello Zucchero, il programma di questo ente museale è stato un po’ più modesto e si è concentrato interamente sul Palazzo dello Zucchero. In concomitanza con il tema della manifestazione, il programma del Museo è stato incentrato sui giovani adulti dai 20 ai 30 anni d’età, che è la fascia demografica che visita meno i musei. I visitatori hanno potuto visitare l’allestimento permanente e le mostre “Il Klimt sconosciuto: amore, morte, estasi”, “Il teatro racconta 2”, nonché partecipare a due laboratori educativi destinati a bambini e giovani. Il Museo d’Arte moderna e contemporanea (MMSU) ha coinvolto nel suo programma anche la Casa dell’infanzia, dove si è svolto il programma educativo “La storia dell’MMSU”. Il programma di maggior interesse è stato, come sempre, il laboratorio di restauro, nell’ambito del quale si è potuto conoscere più da vicino il processo di conservazione delle opere d’arte. Si sono svolte anche le visite guidate all’attuale mostra “Vidljive”, la proiezione del film di Jagoda Kaloper “La donna nello specchio”, alcune performance artistiche e l’esibizione delle allieve della Scuola elementare per il balletto e la danza contemporanea nella SE “Vežica” ispirata alla mostra “Vidljive”. Nel Museo di Scienze naturali, come pure nella sua sede dislocata a Brod na Kupi, si sono tenute due visite guidate alla mostra “Dall’oceano al golfo” realizzate in collaborazione con l’associazione Filmaktiv, la presentazione di oggetti tratti dalle collezioni museali, la caccia al tesoro, destinata ai giovani dai 14 anni d’età in su e agli adulti, sul tema “Il dramma della sessualità”, nell’ambito della quale si sono potuti scoprire fatti curiosi sulla riproduzione in natura. Il programma si è concluso con l’esibizione del gruppo “Turisti”. Per la prima volta, alla Notte dei musei si è unita quest’anno anche Kostrena con il suo nuovo Centro interpretativo “Casa dei marittimi di Kostrena”.

Laboratori a Pola, Dignano e Medolino

La 19.esima Notte dei musei è stata affollatissima anche a Pola, Dignano e Medolino. Nel maggiore centro istriano hanno aderito alla manifestazione il Museo archeologico dell’Istria, il MEMO – museum of good memories, il Museo d’arte contemporanea dell’Istria, il Museo storico e navale dell’Istria, la Biblioteca universitaria di Pola e la Casa dell’olio d’oliva istriano. Il MAI ha fatto così vedere l’anfiteatro (sì, l’avremo visitato tantissime volte di giorno o nell’ambito di concerti, ma goderselo in occasione della Notte dei musei è tutt’altro), la Galleria Sacri cuori (con la mostra “Milo Manara: tra fumetto, letteratura e film” e l’esibizione dei giovani musicisti dell’Accademia di Musica di Pola) e la Galleria C8 (con una serie di visite guidate e lezioni sulle mostre riguardanti la grotta di Altamira e la località di S. Michele di Valle). Numerose, poi, le lezioni che nella Notte il MAI ha reso disponibili online. Il Museo d’arte contemporanea dell’Istria ha ospitato l’inaugurazione della mostra “Storie dimenticate” del pluripremiato artista multimediale e illustratore Zdenko Bašić. Ricco programma alla Casa dell’olio d’oliva istriano dove le visite guidate al museo, il laboratorio di realizzazione di balsamo per labbra all’olio d’oliva e la promozione dei vini Benazić e della distilleria Damjanić hanno attirato un numeroso pubblico. A Dignano, l’Upa ha aperto le porte di Palazzo Bettica, in via Castello. I visitatori hanno potuto ammirare i reperti archeologici del primo Medioevo rinvenuti nella zona di Gurano e nelle basiliche preromaniche di S. Simone, S. Cecilia e S. Severino, la pinacoteca, lascito del pittore veneziano Gaetano Gresler, con 19 opere di carattere profano risalenti al XVII e XVIII secolo con nature morte, ritratti e scene di battaglie, nonché la parte etnografica con oggetti donati dalla cittadinanza per il futuro Museo della Città di Dignano. Per la prima volta a partecipare all’evento è stato Medolino, dove il Centro per il patrimonio e lo sviluppo sostenibile “Šantadur” ha ospitato il laboratorio di realizzazione di carta riciclata guidato dalla designer Ana Cvitić e una serata di film per bambini.

Per le calli di Rovigno tra storia e tradizione

A Rovigno la Notte dei musei è stata una vera full immersion nella storia e nella cultura locale, in diverse sedi dislocate. Ad aprire il ricco programma presso il Convento dei francescani, è stata la conferenza intitolata “Il complesso francescano rovignese”, a cura dello storico Marino Budicin. È stato inoltre possibile visitare la biblioteca del Convento dei francescani che custodisce una vasta raccolta di oltre 12mila volumi, prevalentemente di carattere teologico, alcuni dei quali sono del XVI, XVII e XVIII secolo e sono delle autentiche rarità. La serata è proseguita al Centro multimediale di Rovigno, dove, di fronte ad un numeroso pubblico, è stata inaugurata la mostra “Testimoni cartacei dei tempi passati. Lettura del passato del museo attraverso le pubblicazioni”, realizzata in occasione del 70.esimo della fondazione del Museo civico, inclusiva di pubblicazioni museali, libri, cataloghi, volantini e manifesti che ne hanno accompagnato l’attività espositiva dalla fondazione nel 1954 fino alle edizioni recenti. All’Ecomuseo “Batana” è stato possibile visitare il centro di documentazione e interpretazione con la mostra permanente “Muòstra”, mentre allo “Spàcio Matika”, è stato offerto agli avventori un viaggio gastronomico a base di pesce, accompagnato dalla musica tradizionale autoctona, parte dell’indissolubile retaggio culturale cittadino. Negli ambienti del Centro d’arti visive “Batana” è stato possibile visitare la mostra fotografica collettiva dei giovani autori di carattere internazionale “Il mondo intorno a noi”, inaugurata recentemente. L’Unità professionale dei Vigili del fuoco di Rovigno ha messo invece in esposizione, in via dell’Istria al civico 13, la curiosa “Collezione di oggetti storici dei Vigili del fuoco rovignesi”. Dulcis in fundo, al Centro per la ricerca marina dell’Istituto “Ruđer Bošković” di Rovigno è stato possibile visitare, gratuitamente, l’Acquario, che vanta una tradizione lunga ben 130 anni legata alla ricerca scientifica e alla cura del mare.

Parenzo e Pisino: sulle tracce del passato

La nostra passeggiata è proseguita a Parenzo. Come da tradizione, la Notte dei musei al Museo del territorio parentino ha attirato numerosi visitatori. Si è iniziato con la visita guidata al nucleo storico cittadino a cura di Davor Munda che, partendo dalla Sala della Dieta Istriana ha erudito sulla storia parentina, soffermandosi in particolare sui rinvenimenti archeologici degli ultimi anni. Al Centro per i visitatori “La mula de Parenzo”, Sabina Damiani e Vltava Muk, hanno condotto il Piccolo laboratorio grafico per bambini/e, con una ventina di partecipanti. La parte più consistente del programma si è svolta nella Sala della Dieta Istriana. La direttrice del Museo, Elena Uljančić, ha presentato il libro di Gianpaolo Polesini, ultimo discendente di questa famiglia nobile montonese e parentina, “Polle. Il figlio unico”. Di seguito, Uljančić, Drago Restović, Oreste Cossetto, Franco Palma, Antun Tonči Tomičić, Drago Krulčić e Branko Gulić, si sono intrattenuti su “Anton Restović – pioniere del turismo parentino”. È stata poi proposta la mostra dei partecipanti al laboratorio di ceramica gestito da Elena Uljančić. Gaetano Benčić ha esposto i “Nuovi ritrovamenti: la scultura bronzea antica”. C’è stata anche la “Macchina del tempo fotografica: 140 del Museo di Parenzo”, con Elena Uljančić ed Elena Poropat Pustijanac. La Notte è terminata in musica con il “Lineworks” di Alex Brajković. A Pisino, il programma proposto dal Museo etnografico dell’Istria e dal Museo civico si è svolto tra il Castello Montecuccoli e la Casa delle rimembranze. Al Castello s’è iniziato con l’inaugurazione della mostra “Con gli occhi dei bambini e degli studenti”. Mario Buletić, curatore del Museo etnografico e Jan Franjul, dell’associazione “Proces”, hanno presentato il progetto “COME” “Coming out museum – Museo in uscita”). Igor Duda ha illustrato il tema “Arriva qualcosa di nuovo nella vita degli uomini: il tempo libero nella società industriale”. Gli appuntamenti al Castello si sono conclusi con la presentazione del catalogo della mostra “Cosa si fa quando nulla si fa?. Il tempo libero nella vita quotidiana istriana”. Alla Casa delle rimembranze si è tenuta la proiezione del film “Pazi(n), punk!”. Il tutto è terminato con il concerto dei rovignesi “The Bills al Magnus”. Al Museo del territorio di Pinguente la serata è stata dedicata tutta al carnevale, con una mostra fotografica incentrata sulle maschere degli anni Venti e Trenta del secolo scorso e la proiezione di filmati digitalizzati in super 8 e videocassette in VHS dal 1982 ad oggi.

Notte umaghese al… sapore di mare

A Umago la Notte dei musei non poteva che essere dedicata… al mare. “Sapore di mare” è infatti il titolo dell’edizione 2024 dedicata alla conoscenza della storia, delle tradizioni e del patrimonio del territorio legato in modo inscindibile alla costa e al suo ecosistema. La manifestazione si è aperta con un laboratorio di cucito dedicato ai più piccoli che ha permesso loro di conoscere l’ingegno dell’uomo preistorico e allo stesso tempo di sviluppare l’arte dell’ago e del filo. Il Museo civico di Umago presenta un’installazione permanente dedicata alla barca cucita più antica del Mediterraneo e i bimbi hanno avuto la possibilità di provare a riprodurla a modo proprio. Un’attività insolita e curiosa che però si è dimostrata molto divertente e alla fin dei conti per niente antiquata. La serata è proseguita con un altro laboratorio, questa volta dedicato alle famiglie: il fulcro centrale riguardava un’altra imbarcazione tipica dell’Umaghese. Grandi e piccini hanno avuto modo di costruire la propria versione della batana. Non capita tutti i giorni di avere la possibilità di costruire una barca! A guidare i partecipanti ci ha pensato il pescatore Davor Rašin, che, grazie alla sua conoscenza, oltre alla parte pratica ha svelato anche molti segreti sulla batana salvorina. In una notte intitolata “Sapore di mare”, non poteva di certo mancare una compagine riservata alla cucina. L’evento ha rappresentato l’occasione perfetta per presentare il libro “S okusom mora – Sapore di mare” realizzato nell’ambito dell’omonimo progetto che ha coinvolto cuochi, pescatori, biologi marini, nutrizionisti ed esperti del settore, i quali hanno racchiuso il loro sapere in una pubblicazione dedicata al pesce e alla cucina tradizionale locale. La presentazione è stata anche l’occasione perfetta per far assaggiare ai partecipanti le prelibatezze di mare preparate dai volontari del Museo. Dopo una buona degustazione è giunta anche l’occasione di intrattenere i visitatori con una parentesi musicale. Il duo “Simplesmente” composto da Vjekoslav Crnobori ed Ervis Pintar, ragazzi locali, ha vivacizzato la serata regalando un’atmosfera rilassata e festosa. La notte è proseguita e si è conclusa a ritmo di musica. Infatti, gli umaghesi sono accorsi con i loro vinili per rivivere una serata all’insegna degli intramontabili classici del passato.

A Lussino… un brindisi

Sulle isole quarnerine, in particolare nel Museo di Cherso, la Notte dei musei è stata celebrata con la storia della fabbrica “Plavica”, che operò sull’isola di Cherso per un secolo. A Lussinpiccolo il tema della Notte è stato “Un brindisi alla storia! Il patrimonio del vino e della viticoltura”. Al Museo dell’Apoxyòmenos la storia del vino e della vite è stata presentata attraverso la storia dell’arte, da quella egizia a quella greca e romana, attraverso il Medioevo, il Rinascimento e il Barocco fino ai tempi moderni. I pannelli espositivi dal titolo “Connessione divina, bere e desiderio: la storia del vino nell’arte” si basano sull’importanza del vino attraverso i secoli. L’autrice della mostra è Martinela Mužić. Nella Galleria Fritzi la mostra sul patrimonio della viticoltura sulle isole di Sansego, Unie, Asinello-San Pietro dei Nembi e Lussino, ha attirato un folto pubblico. Oltre ad una breve storia del vino e della vite, l’autrice Branka Reljac ha descritto il ​​vinorel (tecnica di pittura del vino) e varie curiosità sul mondo del vino. Ad esporre i temi sulla viticultura sono stati Ivica Dobrinčić di Verbenico, Marko Komadina di Lussinpiccolo e la docente Ivana Ožanić Roguljić, dell’Istituto di archeologia di Zagabria. La 19.esima edizione della kermesse è stata dunque nuovamente un grande successo che senza dubbio verrà ripetuto l’anno prossimo. (hlb/vs/ru/dv/nm/aa)

 

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