Addio a Bruno Stipanov: una vita dedicata alla musica

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Addio a Bruno Stipanov: una vita dedicata alla musica

Quella degli Stipanov è una famiglia di artisti connazionali a tutto tondo, principalmente pittori, come Mauro, forse il più famoso e attivo. Poliedrico d’indole, ha finito col dedicarsi esclusivamente al mondo dei colori e delle linee, mentre il fratello minore Bruno si è tuffato con tutta l’anima in quello delle note. Clarinetto, batteria, chitarra classica, voce: sono gli strumenti attraverso i quali si è espresso. Bruno Stipanov è recentemente scomparso dopo una lunga malattia.

Bruno Stipanov al centro (seduto)

Classe 1954, dopo aver frequentato la Scuola elementare italiana “Belvedere”, si iscrive alla Scuola di musica di Fiume, proseguendo il suo percorso formativo in questo segmento. A fargli da insegnante è spesso lo zio Paolo Stipanov, con il quale si esibisce anche in diverse formazioni. Bruno comincia a suonare professionalmente la batteria già all’età di 17 anni, con varie orchestre e complessi, con ingaggi nei locali notturni di Abbazia, delle isole del Quarnero, in Dalmazia. Da giovanissimo, sempre con lo zio e il fratello formava un interessante trio: Bruno al clarinetto, Paolo al sassofono e Mauro alla tromba.
Immancabile la sua presenza sul palcoscenico di Palazzo Modello, quello del Circolo Italiano di Cultura, l’odierna Comunità degli Italiani. Sono gli inizi degli anni Settanta del secolo scorso, il popolare Circolo è uno dei pochi luoghi in città dove, nei fine settimana, si tengono balli e serate di danza che attirano soci, simpatizzanti, ma anche tutti gli altri fiumani amanti di una socialità “all’occidentale”, condita da tanta buona musica. Bruno fa parte dell’orchestrina guidata da Livio Hubička, valente e pluriennale attivista della Società artistico-culturale “Fratellanza”, ma collabora anche con tanti altri fiumani, tra cui Felice Scrobogna, che si distingue come esordiente al Festival delle Melodie dell’Istria e del Quarnero nel 1973.

Bruno Stipanov alla batteria

I generi musicali preferiti erano il blues e il jazz tradizionale. Bruno Stipanov proseguirà la carriera soprattutto in Germania, quindi in Svizzera, Slovenia e Italia, esibendosi per l’ultima volta in concerto ad Arbe nel 2001. Talentuoso, schivo e modesto come carattere, è rimasto sempre molto legato alla sua città e ha trascorso gli ultimi anni della sua vita a Cosala, in zona Calvario.

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