Anche l’orto sociale può essere inclusivo

In Rete una guida per enti e attivisti

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Anche l’orto sociale può essere inclusivo
Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Come pianificare l’orto sociale inclusivo, accessibile ai portatori di handicap e a chiunque abbia difficoltà di locomozione? L’associazione ambientalista Istria Verde insegna l’arte con una pubblicazione diffusa in Rete sul proprio sito Internet. Il testo del “Metodo” è un work in progress, nel senso che è passibile di modifica secondo i suggerimenti del pubblico. Si chiama per esteso “Metodo per la progettazione inclusiva e partecipativa dei giardini sociali” e mira a un migliore sfruttamento degli ambienti sociali all’aperto e una loro maggiore fruibilità per chi si sposta in sedia a rotelle o con l’ausilio di bastone, stampella o deambulatore. Il vantaggio diretto, oltre a un nuovo giardino pubblico, è un ambiente sociale privo di barrire architettoniche che abolisce di fatto la discriminazione, l’isolamento e l’emarginazione dei cittadini più fragili.
Le basi del giardinaggio socialmente sensibile sono il design universale unito ai principi della permacultura e della democrazia partecipativa. Il pubblico destinatario sono gli attivisti e i soci delle organizzazioni non governative e no profit, la cittadinanza attiva, ma anche gli enti locali che promuovono la pratica degli orti urbani e dell’eliminazione delle barriere architettoniche. Per renderlo accessibile a un pubblico quanto più esteso, il “metodo” è stato concepito e sviluppato in alcune versioni distinte: oltre alla pubblicazione testuale di base e “avanzata” c’è anche una versione audio. Nella versione di base, i concetti, le istruzioni e i consigli sono stati formulati in modo semplice e chiaro per essere capiti anche dai bambini e dai soggetti portatori di handicap intellettivo. Tutte le versioni del “Metodo” sono scaricabili dal sito Internet dell’associazione https://www.zelena-istra.hr.

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