«Šćorice». Al via una nuova iniziativa per salvaguardare la tradizione orale

La prima edizione della manifestazione si svolgerà il 28 e il 29 luglio con un ricco programma

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«Šćorice». Al via una nuova iniziativa per salvaguardare la tradizione orale
L’entrata nel centro storico di Pedena. Foto: TANJA ŠKOPAC

È stato presentato ieri in una conferenza stampa tenutasi negli spazi del Comune di Pedena il nuovo Festival di quest’autonomia locale. Intitolato “Šćorice”, nome che riassume l’essenza della manifestazione, l’evento è pensato come un incontro in cui raccontare storie, anche a carattere scherzoso, o “šćorice”, anche nel dialetto ciacavo parlato nel Pedenese, dare sfogo alla fantasia e creare sinergia tra i partecipanti e i visitatori. Il programma inizierà ufficialmente il 28 luglio, alle ore 20.15, quando avrà luogo la cerimonia d’inaugurazione, mentre il giorno successivo, sempre nelle ore serali, si avrà una serie di appuntamenti teatrali, d’arte figurativa, sportivi e tradizionali.

“La manifestazione è finalizzata alla salvaguardia delle storie del nostro paese”, è stato confermato durante l’incontro con i giornalisti, al quale hanno presenziato il sindaco di Pedena Dean Močinić, l’assessore all’Amministrazione comunale Martina Bilić, come pure Đurđica Matuhina, insegnante nella sezione locale della Scuola elementare “Vladimir Nazor” di Sottopedena e assegnataria di uno dei riconoscimenti comunali per il 2023 (la cui consegna si prevede in occasione della Giornata del Comune, che ricorre il 16 agosto). Presenti pure Kristina Čule, direttrice dell’asilo comunale “Lišnjak” e Sara Rabar, del Teatro “Naranča”. “Šćorice” è un evento destinato in primo luogo ai bambini e quelli della scuola e dell’asilo locali parteciperanno al programma non soltanto come visitatori, ma anche come autori di una parte dei contenuti. A ciò si deve la partecipazione alla conferenza stampa delle due rappresentanti del mondo scolastico e prescolastico, mentre la compagnia teatrale della Rabar contribuirà con alcuni dei suoi spettacoli.
“Una storia può essere raccontata attraverso varie arti e in questo Festival ciò sarà fatto attraverso la danza, la recitazione, giochi, poesia e altro. Il tutto sarà caratterizzato da elementi della tradizione”, è stato confermato ieri. Specificato che il Festival può essere tutto quello che uno s’immagina. A tutti coloro che non conoscono neanche uno dei dialetti ciacavi che si parlano nell’Albonese, gli organizzatori hanno voluto spiegare che “šćorice” (singolare “šćorica”) sono racconti scherzosi di un evento storico o di un avvenimento inventato riguardo a qualcosa che è accaduto o legato a una persona. “Sono racconti orali legati alle credenze popolari che si tramandano di generazione in generazione. E ora lo è pure il Festival a Pedena, che si svolgerà l’ultimo fine settimana di luglio”, è stato detto in seguito. Dal 2006 fino al 2022 lo stesso weekend era riservato al Festival dei miti, delle leggende e dei racconti popolari dell’Istria “LegendFest” dell’associazione zagabrese “Val kulture”.

Lo scarso reddito
Anche se rivolto in primo luogo ai bambini, l’evento offrirà contenuti che arricchiranno anche i visitatori adulti con nuove conoscenze, ricordando a tutti i valori della tradizione orale che fa parte dell’identità istriana e l’importanza dei “luoghi da cui proveniamo”. Il Festival si terrà all’aperto, in varie parti del centro storico di Pedena, ma anche in alcune cantine, mentre l’offerta di alcuni locali di ristorazione sarà disponibile di fronte all’ingresso nella Cittavecchia. Il programma sarà gratuito.
Tra le leggende che saranno al centro della manifestazione ci saranno pure quelle legate ai cosiddetti “trnoplesari”, ossia “coloro che ballano sulle spine” e che, secondo una leggenda, sarebbe stato dato ai pedenesi dal loro vescovo Niceforo, che gli abitanti della cittadina, una volta centro di un importante vescovato, accusarono, infondatamente, di essere un peccatore. “Che balliate tutti sulle spine!”, sarebbe stata la maledizione del Santo. La manifestazione sarà caratterizzata da dettagli a forma di nocciola: infatti, quelli di Pedena erano conosciuti come vescovi di nocciole, perché, sempre secondo una leggenda, a causa del loro scarso reddito, erano costretti a mangiare le nocciole. L’evento dovrebbe avere pure una mascotte a forma di nocciola (“lišnjak” nel dialetto pedenese).
In programma spettacoli, laboratori creativi, mostre, concerti, ballo, facepainting, un piccolo ranch con cavalli, un mini mercato con manufatti e prodotti degli artigianati e delle aziende a conduzione familiare del territorio, ma anche la presentazione dei risultati dell’edizione 2023 del concorso di poesia e letteratura “Pićonski feroli i feralići”, come pure un campeggio medievale, giochi di una volta, azioni di beneficenza e altro. Il primo giorno dell’evento, subito dopo l’inaugurazione saranno proposti lo spettacolo “Za kulturu pronti” del Teatar Naranča e un concerto di Karla Pupis.

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