«Girotondo», un asilo che offre una crescita serena e spensierata

Chiacchierata con la direttrice della scuola materna italiana Ondina Šimičić

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«Girotondo», un asilo che offre una crescita serena e spensierata

L’asilo d’infanzia è la prima istituzione che ci mette in contatto con il mondo e la società che ci circonda. È un passo fondamentale e obbligatorio, che ci permette di crescere, svilupparci e diventare le persone e gli adulti che siamo oggi. Ne abbiamo parlato con la direttrice dell’asilo italiano “Girotondo” di Umago, Ondina Šimičić.

 

“Noi guardiamo il bambino come una persona a sé. Tentiamo di sviluppare tutte le sue potenzialità, partendo dai suoi interessi, dalle sue abilità e capacità e dando molta importanza ai valori che vogliamo trasmettergli. In primis, la cultura e la lingua italiana e, non meno importanti, l’amicizia, la solidarietà, l’uguaglianza, la democrazia e tanti altri”, illustra l’approccio umanistico, caposaldo del programma delle istituzioni prescolari, la direttrice Šimičić.

La scuola materna italiana di Umago ha 8 sedi disposte sul territorio: la sede centrale e 7 periferiche: Peter Pan, Bambi e Gioia a Umago, Barchetta a Bassania, Doremi a Babici e la sede periferica di Morno. I bambini iscritti sono 251, divisi in 17 gruppi educativi, di cui 7 gruppi di nido e 10 d’asilo. I numeri parlano chiaro: quello di Umago è il più grande asilo delle minoranze in Croazia.

“In struttura lavorano 32 educatrici, nel rispetto di tutti gli standard pedagogici vigenti. Inoltre, le sedi periferiche funzionano allo stesso modo come la centrale e, dove possibile, sono attivi sia i gruppi del nido sia quelli per i bambini un po’ più grandi”, spiega la Šimičić.

Ondina Šimičić

Periferiche importanti

L’importanza di avere le sedi periferiche su un territorio vasto come quello dell’Umaghese è visto nella prospettiva di una maggiore decentralizzazione e inclusione delle realtà che si trovano fuori dal centro cittadino.

“Attraverso le sedi periferiche i bambini vengono integrati fin da subito nelle loro comunità d’appartenenza, continuando almeno il percorso prescolare nel loro ambito di vita. Tutte le nostre località hanno delle loro piccole tradizioni e i bambini vengono inclusi fin da piccoli nelle varie attività inerenti ad esse”, precisa la direttrice.

Inoltre, l’asilo “Girotondo” ha un team psicopedagogico completo, formato da professionisti che affiancano le educatrici nel loro lavoro e collaborano attivamente per valutare tutte le necessità dei bambini e dei loro genitori.

“Siamo molto orgogliosi perché siamo una delle poche istituzioni prescolari con un team psicopedagogico al completo. Il fondatore, la Città di Umago, ha riconosciuto la necessità e l’importanza del lavoro di supporto dato dai professionisti e per questo motivo abbiamo una pedagogista, un logopedista e un’infermiera. Le altre figure professionali che compongono il team le condividiamo con l’asilo della maggioranza “Duga”, dice la nostra interlocutrice.

L’efficace comunicazione e collaborazione tra le educatrici e il team psicopedagogico è fondamentale per riconoscere, capire e risolvere i problemi e le difficoltà dei bambini; difficoltà che vengono alla luce nel corso delle attività organizzate dalle educatrici e che nell’ultimo periodo hanno subito dei cambiamenti per quanto riguarda la loro attuazione.

Alla scoperta del mare

Perché non manchi niente

“Tutte le attività vengono svolte all’interno del gruppo educativo d’appartenenza, però, a causa della pandemia, non vengono condivise con gli altri gruppi come un tempo. È proprio questo fattore della condivisione che viene meno. Nonostante ciò, si tenta di non far mancare proprio niente a questi bambini e loro sono troppo piccoli per essere coscienti delle cose che non vengono fatte. Dall’altro lato, i genitori si rendono conto della situazione e le nostre educatrici soffrono per le attività he non vengono realizzate”, spiega la Šimičić, annoverando la giornata sportiva a settembre, le Olimpiadi per gli asili a maggio, la settimana bianca a Ravascletto e gli incontri con i cuochi dell’azienda Plava Laguna. Manca, inoltre, la collaborazione con i nonni, che venivano all’asilo a proporre le tradizioni e i giochi di una volta ai loro nipotini.

“Le attività all’aria aperta, come le passeggiate, vengono svolte regolarmente, anche in giornate nuvolose e piovose come quelle invernali. Anzi, un’attività che i bambini adorano è saltare nelle pozzanghere. Ovviamente, sono salti fatti con un abbigliamento adeguato, composto da stivali in gomma e mantellina”, illustra la Šimičić.

Nonostante le limitazioni e le problematiche legate al periodo che stiamo attraversando, la direttrice è fiduciosa e auspica che già quest’estate la pandemia sarà solamente un brutto ricordo.

“Per fortuna non è imposta la distanza per l’età prescolare, perché sarebbe una cosa innaturale chiedere ai bambini di stare distanti dagli amici o dalle educatrici. D’altro canto, queste generazioni ci (ri)conoscono dagli occhi, dato che sono cresciute con le mascherine. Cosa comporterà questo nel futuro? Speriamo niente di male. Anzi. Speriamo che si meraviglino di come siamo belli e sorridenti quando toglieremo queste mascherine”, conclude la Šimičić.

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