Tecnologie moderne nel processo formativo

Le linee guida per un metodo avanzato di studio presentate ieri dalle docenti

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Tecnologie moderne nel processo formativo
Maja Staraj. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Non bastano lavagne intelligenti, computer portatili per ogni alunno, internet accessibile e veloce e la realtà virtuale per fare di una scuola un istituto all’avanguardia. Ci vogliono docenti competenti che interagiscano con la scolaresca. Queste in poche parole le linee guida per l’introduzione delle nuove tecnologie nel processo educativo-istruttivo, ideate nell’apposito laboratorio del Centro di competenza regionale delle professioni nel turismo, ovvero nella Scuola turistico-alberghiera di Abbazia.
Una ventina di educatori, insegnanti e professori hanno assistito alla presentazione avvenuta a Fiume dove tutto il processo è stato illustrato dalle relatrici Maja Staraj e Višnja Perin, le quali hanno lavorato in gran parte sulla sua realizzazione.
“Essendo la nostra scuola un Centro di competenza per la formazione dei quadri nel settore turistico-alberghiero, abbiamo avuto modo di introdurre, grazie ai Fondi europei, tecnologie avanzate a cui abbiamo avvicinato le altre scuole partner nel progetto, ovvero Arbe, Crikvenica, Lussinpiccolo e Karlovac – ha fatto sapere Maja Staraj –. Senza però avere un bravo docente, interessato e competente, niente di questo sarebbe stato possibile. Sappiamo bene che le giovani generazioni vivono a stretto contatto con le tecnologie moderne e rendere lo studio attraente, proprio attraverso queste realtà, è stata una sfida, accettata da tutti noi. Per questo motivo abbiamo formato un laboratorio con collaboratori esterni tra cui risultavano pure ingegneri, matematici, sociologi, psicologi e altre professioni. Insieme siamo riusciti a formare delle linee guida iniziali per avviare un nuovo metodo di insegnamento interagendo con le tecnologie moderne per attirare sempre di più l’attenzione degli allievi”.
I vantaggi per l’istruzione sono molteplici quando si ha un rapporto più stretto con gli alunni, un accesso alle risorse, flessibilità, adattamento e preparazione più approfondita per le future sfide. Per ultimo, come sottolineato da Višnja Perin, la tecnologia non potrà sostituire un docente, ma se questa si trova in buone mani allora si verificherà una trasformazione positiva e al passo con i tempi.

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