Social media e giovani: un rapporto difficile

Il Festival che abbina psicologia e media quest’anno si svolge alla Casa dell’Infanzia

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Social media e giovani: un rapporto difficile
Hrvoje Gligora da il benvenuto ai partecipanti del festival. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

La sesta edizione del Festival della psicologia e dei media, in programma tra ieri e oggi alla Casa dell’infanzia, tratta il tema dei giovani, della loro salute mentale e il rapporto stretto e a volte tossico con i social media e i network in generale. Il saluto iniziale ai presenti è stato rivolto dal direttore della Biblioteca civica, Niko Cvjetković, il quale ha espresso il desiderio di ospitare anche la seguente edizione del Festival, ma con una parte da svolgersi nella nuova sede della Biblioteca civica i cui battenti apriranno tra pochi mesi.
“L’obiettivo di questi incontri annuali – ha fatto sapere Hrvoje Gligora, del comitato organizzatore – è quello di dare modo agli psicologi di studiare un fenomeno di recente data, precisamente il troppo tempo trascorso dalle giovani generazioni davanti a uno schermo a inseguire un mondo spesso irreale. Siamo nel pieno svolgimento della Settimana dell’infanzia e a pochi giorni dalla Giornata internazionale della salute mentale, perciò abbiamo deciso di unire questi due argomenti: i giovani e la loro salute mentale.
Tutti gli incontri sono interessanti e attuali, con relatori che hanno lunga esperienza nei vari campi d’interesse e spero che riusciremo a trovare, di comune accordo, delle soluzioni valide da offrire per limitare l’influenza, spesso negativa, dei social media, seppur questi diano in taluni casi, un valido contributo nell’allontanare i giovani dai social”. A inaugurare la manifestazione è stata la scuola di danza “Flame” che ha inscenato una performance sull’alienazione tra i giovani causata dai social media.
Il Festival, organizzato dalla Società regionale degli psicologi, ha offerto ieri otto incontri con temi interessanti che spaziano dall’influenza dei media nella società moderna, all’analisi della figura di un giornalista televisivo, il protocollo in funzione di una comunicazione nella attività commerciali, i sondaggi preelettorali, l’alfabetizzazione mediatica negli asili, il dialogo tra scuola e medicina scolastica e un team building per i presenti.
Oggi, con inizio alle 10, si parlerà su come prevenire l’influenza dello schermo sui giovani, del sondaggio sul linguaggio d’odio tra i giovani, della collaborazione nel progetto “Svejeok” (Tuttoaposto), di “Una Fiume di psicologia”, e altro ancora.

La performance del gruppo di ballo Flame.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

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