L’apertura è la chiave del successo

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L’apertura è la chiave del successo

ABBAZIA | Si è tenuta ieri ad Abbazia la prima conferenza sulla cooperazione economica internazionale. Organizzato dalla Regione litoraneo-montana, dal ministero degli Affari Esteri e patrocinata dal Presidente della Repubblica, Kolinda Grabar Kitarović, il meeting ha riunito numerosi imprenditori croati che si sono affermati all’estero e ben 36 rappresentanti delle Camere d’economia di diversi Paesi europei tra cui Slovenia, Austria, Germania, Italia, Serbia, Ungheria, Svizzera e Russia. Gli ospiti hanno condiviso le loro esperienze imprenditoriali illustrando i segreti del loro successo fuori dai confini nazionali, con l’obiettivo di rafforzare i rapporti tra imprenditori croati che lavorano all’estero e quelli locali, nonché di connetterli con le istituzioni croate ed europee.

Nuove opportunità

“Questa giornata rappresenta una grande occasione per instaurare nuovi rapporti di collaborazione e di rafforzare quelli già esistenti con gli imprenditori dei Paesi vicini – ha sottolineato il presidente della Camera regionale di economia, Vidoje Vujić, nel suo discorso d’apertura -. Paesi come Croazia, Slovenia o Austria sono molto piccoli ma presi singolarmente possiedono un know how sorprendente che, se unito, può promuoverci in attori di un certo peso su scala globale”.
La Croazia ha tantissimi imprenditori di successo all’estero, ma il problema è che la stragrande maggioranza non ha alcuna intenzione di tornarvi.
“Si tratta di un enorme potenziale – aggiunge – che però non siamo in grado di sfruttare semplicemente perché finora non siamo riusciti a creare le condizioni necessarie per il loro ritorno. Alcuni Paesi che qui ospitiamo ce l’hanno fatta e questa è un ottima opportunità per seguire il loro modello”, ha concluso Vujić.
Il presidente Vujić ha firmato in seguito degli accordi di collaborazione con la Camera di Commercio italo-slovena di Trieste e quella di Klagenfurt. Successivamente, la fitta agenda si è snodata in una lunga serie di conferenze che, tra le varie tematiche, hanno riguardato in particolare il fenomeno delll’internazionalizzazione delle imprese.
“Se anni fa l’apertura delle aziende verso i mercati stranieri era una scelta strategica, oggi questa è imprescindibile per la loro sopravvivenza – ha spiegato il ministro per gli sloveni nel mondo, Gorazd Žmavc -. Negli ultimi anni il rallentamento dell’economia e una maggiore competizione interna hanno imposto alle aziende un ripensamento della loro struttura e un ampliamento del loro perimetro d’attività. Una maggiore propensione all’internazionalizzazione ha così portato a una crescente attenzione all’innovazione e alla ricerca, imponendo al contempo ulteriori sforzi in termini di ricerca di competitività.”
E poi ci sono le storie di tanti imprenditori che hanno deciso di tentare la fortuna fuori dai confini nazionali. Storie come quella di Vlado Vukoja, amministratore delegato della Teximp, azienda con sede a Zurigo specializzata nella produzione di macchinari complessi.
“Chi pensa di fare le valigie e volare all’estero per realizzare un progetto che in Croazia stenta a decollare fa benissimo a provarci – racconta -. Con questo non voglio incitare i miei colleghi ad andarsene, il mio è piuttosto un invito a non abbandonare i propri sogni e a non mentire a sé stessi. I requisiti richiesti sono tre: coraggio, determinazione e un pizzico di follia”. Mica roba da poco.

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