Regione litoraneo-montana. Passa il Piano finanziario per l’anno a venire

L’Assemblea ha accolto, con 24 voti a favore, il Bilancio di previsione per il 2024. La seduta si è svolta per l’ultima volta ad Abbazia

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Regione litoraneo-montana. Passa il Piano finanziario per l’anno a venire
La sessione dell’Assemblea regionale non si è protratta ieri più di tanto. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Il Piano finanziario della Regione litoraneo-montana è stato approvato. Con 24 voti a favore la maggioranza assoluta è stata raggiunta e la Regione potrà continuare a operare. Il piano comprende 256 milioni di euro se vengono presi in considerazione tutti i soggetti che beneficeranno del piano, mentre ammonta a 70,4 milioni per le sole spese della Regione.

Come spiegato dal capodipartimento, Krešimir Parat, nel periodo di proiezione per gli anni 2025 e 2026, a causa dell’ulteriore riduzione dell’avanzo netto trasferito e dei ricavi dagli aiuti per l’attuazione dei progetti dell’UE, nonché nell’ultimo anno di ricezione di prestiti, il piano finanziario della Regione è pianificato a livelli di 251,1 e 241,1 milioni di euro.
“Il reddito più consistente della Regione, derivante dalle imposte sul reddito, è previsto crescere dell’1,9% nel 2024, del 2,5% nel 2025 e del 2,2% nel 2026”, ha affermato Parat, che ha poi però precisato come a causa di tutta una serie di incertezze, legate prevalentemente alle decisioni ancora da prendere di tutta una serie di autonomie locali, sia al momento ancora impossibile avere delle stime esatte.
Prima della seduta, il presidente Zlatko Komadina ha dichiarato che il piano è allo stesso livello di quello dell’anno precedente. “Il Bilancio è realistico e le nostre responsabilità e compiti sono chiaramente definiti. Ci aspetta il proseguimento degli investimenti nell’istruzione, la costruzione di scuole a Viškovo e a Rešetari, garantendo così il funzionamento di tutte le scuole in insegnamento a turno singolo. Successivamente, nuovi investimenti nel sistema sanitario, la costruzione di un nuovo centro per le emergenze e un centro sanitario a Rujevica, nonché case per anziani”, ha detto il presidente.
Inoltre, una somma di quasi 3,7 milioni di euro è destinata all’equipaggiamento degli edifici e al rinnovo del parco veicoli nel settore sanitario, 4,5 milioni di euro per il Centro sanitario Rujevica Ovest e 3,6 milioni di euro sono pianificati per le specializzazioni dei medici.
Tra le altre aree, va menzionato anche il progetto di ristrutturazione energetica del Palazzo del governo a Fiume, cofinanziato con fondi dell’UE, e la continuazione di una serie di programmi per l’area del Gorski kotar.

Spunti interessanti
Durante la discussione sono emersi comunque una serie di spunti interessanti, con Komadina stesso che ha ammesso di essere un uomo prudente, che preferisce pianificare per il caso peggiore e poi fare degli assestamenti che aumentino i fondi a disposizione piuttosto che mettere a disposizione dei mezzi che non sono certi. Fra i più critici verso questo approccio è stato Boris Popović, indipendente, che ha detto di capire questo modo di lavorare, ma di non condividerlo. “Manca una visione e mancano investimenti concreti che vadano a spronare l’economia e l’imprenditoria”, ha affermato Popović. Un parere analogo è stato espresso da Nedjeljko Pinezić, dell’Unione del Quarnero, che ha illustrato come mai la Commissione per il turismo non abbia espresso parere favorevole al Bilancio. “Se vogliamo incentivare le persone a occuparsi di turismo dobbiamo fare di più. Dobbiamo lavorare sull’educazione all’imprenditoria e investire di modo che quante più persone abbiano la possibilità di lavorare autonomamente nel settore”, ha affermato. Questo parere negativo della Commissione per il turismo ha lasciato perplesso Leo Pavela, del Most, il quale ha però comunque espresso un parere positivo “perché il piano finanziario è ben bilanciato e copre grosso modo tutte le necessità”, ha affermato.
Una motivazione simile è stata data anche da Ivo Vidotto, rappresentante della minoranza nazionale italiana: “Il piano è equilibrato e prende in considerazione un po’ di tutto, comprese le minoranze nazionali”.

Dibattiti
Di parere diverso, invece, Bojan Kurelić, dell’Azione dei giovani, il quale pur essendo ormai noto per il suo approccio… teatrale, è riuscito nuovamente a stupire il pubblico in sala e i consiglieri stessi.
“Noi, come partito che è cresciuto con l’idea di un Bilancio intelligente e trasparente, se ora sostenessimo questo Bilancio, saremmo partecipi alla creazione dei problemi. In realtà, dimostreremmo di non essere all’altezza del compito e di non poter sollevare obiezioni contro il modo in cui finora sono stati gestiti i fondi pubblici. A conti fatti, deluderemmo i nostri elettori”, ha affermato Kurelić, spiegando al termine del suo discorso come queste siano le parole esatte usate l’anno scorso da Morena Lekan Štiglić, di Možemo!, che l’anno scorso era evidentemente molto contraria al piano presentato. Il “teatrino” è divertente perché questa volta, invece, Morena Lekan Štiglić ha cambiato completamente idea, al punto da risultare una delle più agguerrite sostenitrici del piano, anche nei toni.
Risolto il piano finanziario, come al solito, tutti gli altri punti si sono rivelati una mera formalità. Degni di nota sono ancora l’omaggio dell’Assemblea al capo dell’Ufficio per gli Affari del presidente e dell’Assemblea della Regione, Goran Petrc, il quale il primo gennaio prossimo raggiungerà la quiescenza; l’intervento di Leonardo Pavela, intento a cercare di fare il punto su quell’orribile e malsana massa di ferro vecchio che spunta dal porto di Fiume, per la quale al momento non si è ancora riuscita a trovare una soluzione e una discussione sull’aeroporto di Fiume.

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