Question time tranquillo fino all’ultimo, ma poi… (foto)

La sessione di ieri del Consiglio cittadino di Fiume è trascorsa senza decisioni chiave

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Question time tranquillo fino all’ultimo, ma poi… (foto)
Continuano a far discutere i costi della ristrutturazione della nave Galeb e della sua riqualificazione in nave museo. Foto: Goran Kovacic/PIXSELL

Un ordine del giorno privo di grandi temi, senza decisioni chiave. Pertanto, il question time della sessione di ieri del Consiglio cittadino è stato decisamente più interessante. Sorvoleremo opportunamente sulle innumerevoli frecciatine lanciate da tutte le direzioni e sulle risposte, più e meno eleganti, da relegare in questo periodo nel segmento del folclore elettorale. Riunione tranquilla quasi fino in fondo. Molti i punti “tecnici”, approvati all’unanimità. Soltanto nel finale, come vedremo, il dibattito si è acceso quando si è parlato del resoconto presentato dalla municipalizzata “Čistoća”.

Quanto costerà la nave «Galeb»?
Danijel Imgrund, HDZ, ha aperto la serie chiedendo: “È vero che la nave Galeb è costata finora oltre 100 milioni di kune, cioè 13,3 milioni di euro?”. Alla domanda, secca, ha risposto il sindaco Marko Filipović, raccontando l’intero percorso della futura nave museo, una storia che noi non andremo a ripetere, ma sulla cifra indicata dal consigliere Imgrund, neanche una parola. Quest’ultimo l’ha fatto notare per cui ha chiesto di ricevere una risposta in forma scritta.

Pubblicità da rimuovere
Aleksandar Saša Milaković, eletto nella lista del MOST, a sei mesi di distanza dal giorno in cui nella stessa sede veniva preso atto dei manifesti pubblicitari posti in luoghi in cui non dovrebbero esserci, ha chiesto a che punto si è arrivati: “Avevate detto che entro 18 mesi la questione sarebbe stata risolta. Siamo a un terzo del tempo previsto”. Il sindaco ha confermato che sei mesi fa era stata presa una decisione in questo senso: “Comunque, non tutti i pannelli a cui si fa riferimento rientrano nelle competenze della Città. Siamo in contatto con gli altri soggetti, come l’azienda Hrvatske ceste, ed entro i 18 mesi stabiliti, spero, riusciremo a rimuoverli. L’operazione non è semplice. Ci sono tante leggi che regolano la materia”. I manifesti non dovrebbero trovarsi in prossimità di incroci in cui la loro presenza può distrarre i conducenti dalla guida e rappresentare un pericolo per la sicurezza del traffico.

Riecco la cacca canina…
Tea Mičić Badurina, PGS, è tornata alla carica con una questione che aveva posto già a gennaio, relativa all’esigenza di disporre di posti in cui riporre i sacchetti con la cacca del migliore amico dell’uomo. In periferia, in alcuni quartieri, i cassonetti classici non ci sono più, soltanto quelli chiusi a chiave, “codificati”, mentre mancano i cestini comuni. “Se un utente, proprietario di un cane, dovesse aprire ogni volta il cassonetto, arriverebbe a dover pagare 60 euro al mese, visto che ogni apertura registrata costa 40 centesimi. C’è il rischio che la città diventi più sporca di quanto lo sia già. C’è qualche soluzione? C’è la possibilità di predisporre maggiori risorse per sistemare dei cestini aggiuntivi?”. Ha risposto Maja Malnar, a capo del Dipartimento per gli Affari comunali e il traffico: “Stiamo passando al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, individualizzata, che oltre ai diritti prevede anche dei doveri da parte dell’utenza. Non credo che i cittadini, per i motivi indicati, smetteranno di raccogliere la cacca dei loro cani. Comunque, implementando il sistema, prendiamo in considerazione anche la necessità di assicurare dei contenitori dedicati”. È già qualcosa, aggiungiamo noi, visto che in un primo tempo il sindaco aveva detto che i costi aggiuntivi andrebbero a carico di tutti gli utenti, non solo di quelli in possesso di un cane, senza considerare l’ipotesi dei cestini aggiuntivi.

Che ne sarà di Palazzo Modello?
Si è toccato anche il tema dei locali al pianterreno di Palazzo Modello in cui, fino a pochi mesi fa, c’era la Biblioteca civica. Maša Magzan, indipendente, ha chiesto: “Ci si pone la domanda sul futuro dell’ex Biblioteca non solo negli ultimi tre mesi, da quando è stata trasferita, bensì dal luglio del 2018, quando iniziarono i lavori alla nuova sede della Biblioteca civica. Sembra che la Città, dopo cinque anni e mezzo, non abbia un’idea chiara sul modo in cui riutilizzare i locali. Inoltre, vorrei chiedere al sindaco di commentare le varie proposte che gli abbiamo inviato, formulate dai cittadini e che abbiamo raccolto attraverso un sondaggio sui social. Era previsto che se ne sarebbe parlato nel momento in cui gli spazi sarebbero stati svuotati. I cittadini sono interessati e preoccupati per il destino di un edificio di questa importanza. C’è un piano? Vogliamo essere informati”. Filipović: “La Biblioteca è uscita a tutti gli effetti pochi giorni fa. Apprezzo la vostra iniziativa, ma non ho ancora ricevuto neanche una lettera d’intenti da parte di soggetti potenzialmente interessati. Inoltre, a decidere non sono i sondaggi e i referendum, ma quelli che sono stati eletti per realizzare i progetti. Ci sono molte soluzioni, dal caffè ad altri utilizzi pubblici o commerciali”. Magzan ha ribattuto: “La politica deve essere inclusiva e i cittadini dovrebbero venire ascoltati”.

Cantrida, stadio, grattacieli…
Nebojša Zelič di Možemo! ha commentato una delle recenti conclusioni del Collegio del sindaco in cui sono state apportate delle modifiche, per la quinta volta, al contratto preliminare del 2014 con l’azienda “Stadion Kantrida”, relativo alla costruzione dello stadio e di altre strutture nell’area. Più che altro si tratta di una nuova proroga: “Le cifre indicate nel contratto preliminare del 2014 per il diritto di costruzione non possono essere le stesse per quello che si sta pianificando in questa zona, con i tre grattacieli e altro. Vorrei sapere cosa ha detto la Revisione a tale proposito”. Come sostiene il sindaco, le proroghe sono determinate da cause oggettive, prima il Covid, poi crisi di varia natura: “C’è un iter da seguire e quando saranno pronti i necessari documenti di pianificazione del territorio proseguiremo con la realizzazione di questo importante progetto per la nostra città”.

Zona imprenditoriale Bodulovo
La Zona imprenditoriale Bodulovo, nella parte alta di Valscurigne, è semideserta. Se n’è accorto anche il consigliere indipendente Davor Štimac: “Da un anno a questa parte non vi succede nulla. È stato detto che tutti i lotti erano stati venduti e assegnati, ma lì non si vede nulla”. Filipović ha confermato che, in effetti, tutti i lotti erano stati venduti. C’è stata la rinuncia da parte di un imprenditore: “Quelli che hanno acquistato i lotti per svolgere delle attività attendono il rilascio del permesso di costruire, dopo di che saranno vincolati dalle clausole del contratto relative alle tempistiche”.

«Verde pubblico malato, il contagio SDP»
Vedran Vivoda, Azione dei giovani, ha indicato il sindaco e l’SDP, suo partito d’appartenenza, come il male che colpisce il verde pubblico a Fiume: “Si taglia tutto e si va incontro a ulteriori rischi in relazione ai cambiamenti climatici. Rischia di peggiorare la qualità dell’aria che respiriamo. Comunque, siccome la città non dispone di un impianto per il compostaggio, vorrei sapere come viene utilizzato il materiale raccolto con il taglio e la potatura”. Il primo cittadino ha commentato: “C’è gente più esperta di me e di lei a occuparsi del verde pubblico. Abbiamo presentato la strategia per il futuro delle aree verdi basandoci sulle politiche europee”.

Poligono sotto tiro
Ci sono 21 società e 500 atleti che praticano il tiro a segno nella Regione. Robert Salečić, Unione del Quarnero, ha chiesto, accennando anche alle società venatorie e alle aziende di security: “A che punto è la questione del poligono di Drenova? È vero che qualcuno ha valutato che per riaprirlo servirebbe mezzo milione di euro?”. Il sindaco non ha avuto difficoltà, in questo caso, a giustificarsi: “Si tratta di proprietà dello Stato e le leggi non ci autorizzano a investire nelle proprietà altrui. Abbiamo chiesto che la struttura e il terreno vengano consegnati alla Città e alla Regione. Non c’è stata una risposta”.

Autostazione… in orario
Ivana Prica, SDP, ha dato l’opportunità al sindaco di fare il punto per quanto riguarda la costruzione dell’autostazione in Žabica: “Si procede secondo le dinamiche previste e l’investitore esegue con puntualità le attività secondo le clausole del contratto. Se i lavori procederanno allo stesso ritmo, la struttura sarà inaugurata entro la fine del 2025. Sono a capo di una commissione che segue l’andamento dei lavori e posso sottolineare l’ottimo livello di collaborazione con tutti i soggetti coinvolti, a partire dalle Ferrovie per arrivare all’azienda Hrvatske ceste”.

600 posti parcheggio entro giugno
Petar Petrinić, SDP, si è informato sulle dinamiche relative all’allestimento del nuovo parcheggio in Delta, nell’area degli ex magazzini per il legname. Filipović: “Si tratta di una struttura importante con i suoi 600 posti parcheggio, fondamentali nella situazione attuale. I concessionari ‘Rijeka Plus’ e ‘Luka Rijeka’ gestiscono i lavori e il parcheggio che pagheremo 1,3 euro all’ora con 120 posti per i residenti abbonati, 30 per i disabili e posti riservati con le colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. La conclusione dei lavori è pianificata entro la fine di giugno”.

Castello e Tunnel all’Ente per il turismo
L’Ente per il turismo continuerà a gestire il Castello di Tersatto e il Tunnel, come ha fatto finora. Lo ha approvato il Consiglio cittadino in modo unanime. Petar Škarpa, direttore dell’Ente per il turismo di Fiume, ha confermato per il 2024 tutti i programmi a Tersatto, da quelli estivi all’Avvento, in collaborazioni con società, enti e istituzioni. La nuova legge sulle infrastrutture turistiche pubbliche consentirà all’Ente di svolgere attività anche nel parco che si trova in prossimità dell’ingresso del Castello. “Vorremmo farne una sorta di parco mediterraneo, con vegetazione autoctona, giochi per i bambini, panchine e altri contenuti che ne faranno un polo d’attrazione anche quando non vi saranno organizzati dei programmi”. Oltre al Castello, si gestisce anche il tunnel tra la Cattedrale di San Vito e via Dolac. Vi saranno delle piccole manifestazioni nei mesi estivi e un programma per l’Avvento, ma non si è accennato al fatto che il tunnel, in autunno e per buona parte dell’inverno e della primavera è chiuso.

Ambiente, rapporto misure 2018/2022
Uno dei punti interessanti è stato quello sul Rapporto sull’attuazione del programma di tutela dell’aria, dello strato di ozono, dell’attenuazione degli effetti dei cambiamenti climatici e dell’adattamento a questi ultimi. In linea di massima, tutti ne hanno preso atto, ma ci sono state delle osservazioni. Možemo!, con Nebojša Zelič, ha sottolineato la necessità di monitorare maggiormente determinate zone della città, a partire da quella prossima al luogo in cui vengono accumulati, prima di venire caricati sulle navi, i rottami di ferro, a 200 metri dal CCO: “Occorre una centralina per i rilevamenti in tempo reale. La Città e la Regione dovrebbero attuare insieme un programma di monitoraggio delle polveri sottili”. Per il resto, c’è la conclusione che si debba cercare di ridurre il traffico cittadino. Filipović ha salutato le iniziative, compresa quella di allestire delle piste ciclabili, ma Fiume, come ha detto, non può venire paragonata a Lubiana e Zagabria situate in zone prevalentemente pianeggianti. Il rapporto è stato bocciato, con 13 voti favorevoli, 7 contrari e 6 astenuti.

Odonimi fiumani, decide Zagabria
Dare il nome a una via o a una piazza o cambiarne il nome è possibile, con gli stessi criteri adottati finora, ma… “Con le modifiche alla Legge il Consiglio cittadino di Fiume non può decidere autonomamente. Per dare il nome a una via – ha spiegato il consigliere SDP, Marin Barač –, serve il consenso di una commissione a Zagabria. Non è il massimo”. La proposta dei criteri è stata approvata con 15 voti a favore, 4 contrari e 5 astenuti.

«Čistoća», rapporto bocciato
Bojan Jurdana, direttore della municipalizzata “Čistoća”, preposta alla nettezza urbana e al prelievo dei rifiuti solidi urbani, ha presentato la relazione sull’operato nel 2023. È un obbligo da parte del direttore, ma, anche in questo caso, è difficile comprendere perché si debba votare. Ovviamente, è stato bocciato, come avviene ormai regolarmente. Più che altro, per i consiglieri dell’opposizione è un’occasione per puntare il dito verso chi non garantirebbe dei servizi di qualità. Le entrate ammontano a 12 milioni e le uscite a 12,1 milioni di euro. Iva Rinčić, lista civica, ha concluso. “Respingeremo il rapporto e non succederà nulla”. Tra i numeri del 2023 c’è la percentuale dei rifiuti destinati al riciclo. Con la differenziata abbiamo superato di poco il 40 per cento, un dato che il direttore Jurdana ha commentato così: “Evidentemente, non siamo proprio dei neanderthaliani”. Vedran Vivoda: “Continuiamo a paragonarci con le altre città croate. Possiamo andare oltre e confrontarci con i primi della classe?”. Alla fine, 11 consiglieri hanno votato a favore, 13 contro, compresi diversi alleati. A che serve votare?

La sessione del Consiglio cittadino è trascorsa in relativa tranquillità.
Foto: RONI BRMALJ
Il Tunnel fiumano…
Foto: ZELJKO_JERNEIC
…e il Castello di Tersatto restano in mano all’Ente cittadino per il turismo.
Foto: Goran Kovacic/PIXSELL
Il parcheggio in costruzione in zona Delta.
Foto: Goran Kovacic/PIXSELL
Che ne sarà degli spazi al pianterreno di Palazzo Modello?
Foto: RONI BRMALJ

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