«Manteniamoci sani!», il progetto per mangiare bene

L’associazione «Gaia Nova» e l’Unione Italiana riportano l’educazione alimentare in classe

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«Manteniamoci sani!», il progetto per mangiare bene
Un momento del laboratorio. Foto: Roni Brmalj

È fondamentale stabilire un rapporto sano e corretto con il cibo fin da piccoli, perciò l’educazione alimentare va affrontata al più presto, sia in famiglia che in ambito scolastico. Le finalità della stessa consistono nel creare una piena consapevolezza delle vivande assunte, comprendendone gli effetti sul proprio organismo e imparando a riconoscerne la qualità. In tale contesto, l’associazione “Gaia Nova” ha ideato il progetto “Samo zdravo – Manteniamoci sani!”, attuato nelle scuole elementari e medie delle Regioni litoraneo-montana e istriana, al fine di formare gli allievi alla cultura del cibo. Su iniziativa del Settore “Istituzioni prescolari, scolastiche e universitarie” dell’Unione Italiana, a partire da quest’anno scolastico lo stesso, gestito dalle docenti Katarina Kiš Badurina, insegnante di religione cattolica nelle classi inferiori della SEI “Dolac” e Maja Mišković, docente di cultura fisico-sanitaria alla “Belvedere”, nonché coordinato dalla sua responsabile, Sandra Kolonić, è stato avviato anche presso le istituzioni scolastiche della CNI.

L’importanza degli alimenti vivi
A tale proposito, Kolonić, che abbiamo incontrato durante l’appuntamento con l’VIII classe della SEI “Gelsi”, ci ha spiegato che “al progetto collabora anche la dottoressa di medicina integrata, Silvija Zec Sambol. Sebbene esso sia rivolto ai ragazzi delle VIII classi, abbiamo deciso di coinvolgere anche le medie e, nello specifico, i maturandi. Obiettivo del programma è promuovere la salute e uno stile di vita sani, con particolare attenzione alla frutta, alla frutta secca, agli ortaggi, alle verdure, alle erbe selvatiche, ovvero agli alimenti vivi. La scelta della sua introduzione nelle istituzioni scolastiche è dovuta alla deduzione che oggidì, purtroppo, la nostra alimentazione tende sempre di più a ridurre l’assunzione di cibo crudo, quello collegato alle radici e alla natura, al quale vogliamo ritornare. Gli alimenti processati, raffinati ed elaborati contengono molti conservanti, coloranti artificiali, vari pesticidi, quindi tutto quanto effettivamente danneggia il nostro corpo. Se, invece, consumiamo ciò che ha direttamente origine in natura, gli forniamo ossigeno, acqua, vitamine, minerali, fibre, zuccheri naturali e, di conseguenza, miglioriamo la nostra omeostasi, ovvero il suo corso naturale facendo in modo che ritorni alla normalità. In tale senso, ci preme sensibilizzare i ragazzi in merito ai suddetti cibi e motivarli a includerli nella loro alimentazione quotidiana”.

Il desiderio di apprendere
Per quale ragione il cibo di colore verde è importante per il nostro corpo? Come mai la clorofilla è presente dappertutto intorno a noi? Esistono alimenti “buoni” e “cattivi” o si tratta di buone e cattive abitudini alimentari? Qual è l’importanza dell’apporto regolare di frutta e verdura nell’organismo? Quanta ne dovremmo mangiare? Prestiamo attenzione agli zuccheri nascosti negli alimenti? Queste e tante altre domande relative alla sana alimentazione sono state poste ai ragazzi della “Gelsi” da Kiš Badurina, la quale ha rilevato che dall’inizio dell’anno a questa parte, insieme alle colleghe Mišković e Kolonić, il laboratorio ha avuto luogo presso la SMSI con i maturandi, come pure alle SEI “Dolac” e “San Nicolò”. “Ad ogni occasione, come questa alla “Gelsi” – ha ancora specificato – il workshop, teso a consapevolizzare gli allievi che vivere in modo sano non sia difficile né complicato e durante il quale abbiamo parlato del cibo in generale, della frutta, della verdura, è risultato essere molto dinamico. Dalle reazioni positive ricevute sinora, soprattutto a riguardo del frullato, che gli allievi preparano e assaggiano in loco, si sta dimostrando un’iniziativa molto utile. Impressioni di gradimento sono riscontrabili anche nel questionario che i ragazzi compilano a conclusione dell’incontro, al quale accedono tramite il nostro codice QR per valutare il laboratorio. Purtroppo, parlando con i giovani, ci siamo rese conto che abusano nel consumo delle cosidette bibite ‘sugar free’, nella maggior parte dei casi contenenti dolcificanti artificiali, come pure in quello delle proteine in polvere, molto di moda, probabilmente inconsapevoli della loro dannosità, ma la cui assunzione sembra essere diventata una ‘normalità’. D’altronde, come la maggior parte delle persone non del settore, posseggono solo un sapere di base per ciò che riguarda la sana alimentazione, ma la cosa positiva è che si dimostrano interessati ad apprendere”.

La voce dei ragazzi
Effettivamente, come raccontatoci da Katarina, i ragazzi della “Gelsi” si sono dimostrati molto interessati e partecipi dei contenuti loro proposti e si sono espressi positivamente in merito al laboratorio. Erik ci ha riferito di praticare il nuoto a livello agonistico e di dover fare attenzione all’alimentazione, specificando che “i miei allenatori, in collaborazione con i nutrizionisti e i genitori, anche in concomitanza con i miei gusti, hanno pensato a una dieta adeguata alle mie esigenze fisiologiche. In tale contesto, posso dire che molte delle nozioni sentite durante il laboratorio non mi erano sconosciute. Ciò che invece non sapevo erano i nomi delle verdure delle quali hanno parlato le esperte”. Sulla scia delle sue parole, Bernard ha detto di fare attivamente pallacanestro e, nonostante non segua diete particolari, ritiene di nutrirsi in modo corretto, ammettendo però anche che “quando mi viene una forte fame, ogni tanto mi tolgo lo sfizio di qualche burek, pizzetta o toast. In merito al laboratorio, lo ritengo un’ottima idea, anche perché in seguito al periodo del Covid abbiamo tutti preso un po’ di chili in più e abbiamo bisogno di tornare in forma”.
Si è detta soddisfatta della promozione del progetto anche la capoclasse dell’VIII, Jenny Chinchella, soprattutto in considerazione del fatto che la frequentano molti ragazzi che fanno sport (nuoto, pallacanestro e calcio), alcuni dei quali a livelli agonistici significativi, che già seguono regole in campo nutrizionale. La docente ha concluso la sua riflessione rilevando che “nella società in cui viviamo è fondamentale nutrirsi bene, soprattutto nel caso di giovani in crescita i quali, purtroppo, consumano di tutto, dagli spuntini ipercalorici, quali snack salati, merendine preconfezionate, panini imbottiti, pizze a taglio e bevande zuccherate. In tal senso, offrendo loro delle merende nutrienti e genuine, anche la scuola cerca di farli mangiare in modo sano ed equilibrato. È un gruppo attivo, interessato e partecipe delle varie iniziative che, ne sono convinta, saprà fare tesoro dell’esperienza”. Da rilevare che nell’ambito del programma “Samo zdravo – Manteniamoci sani!”, attuato nelle scuole elementari e medie superiori della CNI delle Regioni litoraneo-montana e istriana grazie al supporto finanziario dell’Unione Italiana, basato sul partenariato fra le organizzazioni della società civile e del territorio e realizzato su consenso del Ministero della scienza e dell’istruzione, è stato inoltre stampato un opuscolo, tradotto in lingua italiana, riportante semplici linee guida per lo sviluppo di abitudini alimentari per una vita sana.

Il brindisi con il frullato di frutta e verdura.
Foto: Ornella Sciucca

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