Tra gli ideatori e organizzatori della conferenza Fintech tenutasi presso la Facoltà di Economia di Fiume, incentrata sul futuro dell’economia digitale, c’è anche Luka Reščić, ex alunno della Scuola media superiore italiana di Fiume, generazione 2008/2009, indirizzo Ginnasio generale, che attualmente vive a Monaco di Baviera dove lavora come informatico in una multinazionale statunitense. Lo abbiamo contattato telefonicamente per capire meglio come è nato questo progetto.
Dall’ex Liceo di Fiume alla Baviera
“Dopo essermi diplomato all’SMSI, ho iscritto un corso di laurea triennale presso la Facoltà di Ingegneria di Fiume, dove ho conosciuto il prof. Kristijan Lenac (mentore degli studenti inclusi nell’organizzazine dell’evento e uno dei relatori e moderatori del simposio, nda) – ci ha spiegato –. Conseguita la laurea triennale, ho deciso di proseguire gli studi all’estero, iscrivendo un master in informatica alla Libera Università di Bolzano (la cui caratteristica principale è l’insegnamento trilingue, in italiano, tedesco e inglese, nda) e mi sono laureato in ‘Information and data technologies for web systems’. Sono rimasto a Bolzano a lavorare presso la sede italiana del Fraunhofer Institute (un’organizzazione di ricerca senza scopo di lucro, che dal 2017 opera nella sua nuova sede in seno al NOI Techpark di Bolzano, la casa dell’innovazione dell’Alto Adige, nda), dove mi occupavo di progetti e ricerche nell’ambito del settore edilizio. Concretamente, lavoravo sulla sicerca e sullo sviluppo di software per l’ottimizzazione dei tempi di costruzione ed edificazione di grandi strutture come ad esempio ospedali. Nell’autunno del 2015 mi sono trasferito a Monaco di Baviera dove ho trovato un impiego in un’azienda informatica locale, la Xapio, che si occupava di consulenza, sviluppo e progettazione di software nei vari campi. Qui mi sono formato acquisendo nel tempo esperienza, per poi venire assunto da una grande multinazionale statunitense, la cui sede principale in Germania si trova a Francoforte e che ha diversi uffici in varie parti del Paese, di cui uno opera appunto a Monaco e del cui team faccio parte tuttora”, ha raccontato il nostro interlocutore.
Luka Reščić è rimasto negli anni in contatto con il prof. Kristijan Lenac ed è grazie a questa collaborazione che, a un certo punto, sono state poste le basi per formare il Ritech Blockchain Team in seno alla Facoltà di Ingegneria di Fiume.
L’idea dopo un viaggio in California
“È iniziato tutto dopo un mio viaggio negli Stati Uniti, in California, dove ero andato per presentare un progetto relativo a una startup che stavamo formando all’epoca, e per parlare con eventuali investitori volonterosi di mettere a disposizione fondi per avviare quest’attività – ha proseguito Luka –. In quel frangente avevo contattato il prof. Lenac per alcuni spunti e suggerimenti e lui mi aveva trasmesso questa sua idea di formare un team in cui riunire gli studenti appassionati di tecnologia Blockchain. Dopo il primo simposio, tenutosi nel maggio del 2022 alla Facoltà di Ingegneria, stavamo per organizzarne un altro l’anno scorso, ma poi dopo avere saputo che anche gli studenti di Economia erano interessati a fare qualcosa di simile sul tema Fintech, è stato logico e naturale collegarci con loro e dare vita a un convegno comune racchiudendo entrambi gli argomenti. Una sinergia bellissima che oggi ha portato alla conferenza sulla Blockchain. Credo che a Fiume non se ne parli abbastanza, seppure il mondo Blockchain e l’economia digitale siano decisamente il nostro futuro. Un grande spunto nell’organizzazione dell’evento è stato dato dall’ormai avviato convegno internazionale BlockSplit di Spalato, che ogni anno attira centinaia di entusiasti. Fiume ha tutte le potenzialità per diventare, anch’essa, nel tempo un importante centro IT o in italiano TA, acronimo di tecnologia d’informazione, in quanto vi operano al giorno d’oggi tantissime aziende del settore. Personalmente, questo è il motivo per cui sto considerando di tornare nella mia città e aprirvi un’attività. Se in passato non ero troppo convinto che Fiume potesse un giorno diventare un importante nucleo per l’industria IT, ora mi rendo conto che le cose stanno cambiando. La città sta crescendo e si sta evolvendo dal punto di vista tecnologico e io voglio partecipare e contribuire attivamente a questo progresso”.
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