Fiume. Una torre di Babele pronta (si spera) a fine agosto

I lavori per il restauro della Torre civica sono iniziati lo scorso novembre e sono stati rallentati dalle analisi richieste dalla Sovrintendenza ai monumenti

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Fiume. Una torre di Babele pronta (si spera) a fine agosto
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

In ogni angolo della città incontriamo macchine edili impegnate in varie opere di costruzione di infrastrutture. Per chi deve muoversi in macchina o sui mezzi pubblici arrivare in tempo a un appuntamento è un’impresa. Anche per chi va a piedi, gli ostacoli e le limitazioni non mancano. Siamo nel cuore del cuore della Città, dove dall’inizio di novembre troviamo la Torre civica, cioè il suo portale, coperto dai ponteggi e dai teloni che simulano ciò che vi è sotto.

Uno dei monumenti più caratteristici di Fiume è sottoposto a un’operazione di restauro che secondo le tempistiche annunciate sarebbero dovute terminare a metà gennaio. La necessità di procedere con una serie di ulteriori analisi dei materiali ha determinato un rinvio e la fine dei lavori è stata fissata per la fine di febbraio. Ci passiamo sotto tutti i giorni, ma è da poco che vi ritroviamo degli operai impegnati. L’intera operazione viene svolta sotto l’occhio vigile della Sovrintendenza ai monumenti di Fiume, che opera nell’ambito del Ministero della Cultura e dei Media.

Perché i lavori si sono fermati? Dal nuovo mega-dipartimento istituito nell’amministrazione cittadina, quello che si occupa di sport, giovani, istruzione e cultura, ci è stato detto che il ritardo è dovuto alla necessità di svolgere delle analisi dettagliate sulle condizioni degli elementi monumentali in pietra e degli altri dettagli, iscrizioni e rilievi, che decorano il portale sotto la Torre. In quanto monumento storico tutelato che si trova in un contesto altrettanto tutelato, occorre prestarvi particolare attenzione. Per la pulizia dell’intera superficie interessata dal restauro è stato utilizzato il vapore secco, mentre per togliere le parti in cemento con cui il portale è stato più volte “rattoppato” alla meno peggio, viene utilizzato il laser. I ritocchi vengono effettuati secondo criteri più severi e metodi più adatti. La superficie, inoltre, viene sottoposta a un trattamento funghicida e impregnazione. Prima di intraprendere queste attività, sono state effettuate le analisi dei campioni di pietra e delle sostanze che nei secoli hanno contaminato la struttura. Il portale barocco, opera dell’artista Antonio Michelazzi, dovrebbe, ed è il caso di usare il condizionale, tornare percorribile e fotografabile nella sua bellezza, entro la fine di agosto.

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