Fiume, una città in subbuglio. Il sindaco: «Me l’aspettavo»

0
Fiume, una città in subbuglio. Il sindaco: «Me l’aspettavo»

Anche i pompieri minacciano sciopero. Si allunga l’elenco degli insoddisfatti. L’aumento del prezzo del petrolio e del gas ha scatenato l’inevitabile effetto domino che porta ai rincari di tutto, dai generi di prima necessità ai servizi. In momenti come questo si innescano altre reazioni a catena in cui si manifesta il malcontento generale. Il sindaco di Fiume Marko Filipović, dopo otto mesi del suo primo mandato, deve fare i conti con le rivendicazioni sindacali nelle aziende municipalizzate e negli enti di cui la Città è fondatrice. Il primo a scendere in campo è stato il Sindacato che opera in seno alla VIK, l’azienda che che distribuisce l’acqua potabile e che si occupa dello smaltimento delle acque reflue.Le iniziative del Sindacato che ha annunciato lo sciopero qualora non si fossero prese in considerazione le richieste di aumento delle retribuzioni, si sono concluse con un accordo in cui le parti, la Città dall’una e il Sindacato dall’altra, si sono dichiarate insoddisfatte nella stessa misura. Per ora lì non si annunciano altre attività. Non c’è voluto molto per vedere coinvolto anche il Sindacato dell’”Autotrolej”, l’azienda dei trasporti pubblici che a causa della carenza di conducenti aveva dovuto ridurre le corse. Le trattative sono in corso, ma si sarebbe ai ferri corti. Parallelamente era venuta a gala la questione di Robert Puljić, conducente “ribelle” a cui non era stato rinnovato il contratto di lavoro dopo due anni a tempo determinato. La pressione dei media ha indotto la dirigenza a tornare sui propri passi e prolungare il contratto all’autista.
Non si sono fatte attendere le educatrici negli asili fiumani il cui Sindacato sostiene che siano le meno pagate in Croazia. Le trattative tra Sindacato e la Città che è fondatrice degli asili e nidi d’infanzia, sono state avviate. Venerdì sarà noto l’esito del referendum che u svolge oggi in merito all’ipotesi dello sciopero. Le maestre d’asilo potrebbero incrociare le mani dal 15 febbraio dopo che sarà noto l’esito, possiamo dire scontato, del referendum tra i membri.

Ecco la situazione dal punto di vista del sindaco Marko Filipović, in un momento che lo vede sotto tiro da tutte le direzioni: “I colloqui tra Sindacati di aziende ed enti e la Città non sono nulla di inconsueto. Era da aspettarsi che all’inizio di questo nuovo mandato i toni sarebbero stati, come dire, un po’ più duri. Inoltre, tutto avviene in concomitanza con una situazione economica particolarmente sfavorevole in Croazia dove si annuncia un’ondata di rincari e un alto tasso d’inflazione. È il motivo per cui le richieste per maggiori diritti dei lavoratori hanno un peso aggiuntivo. Come socialdemocratici, affrontiamo con un grande senso di responsabilità quanto avviene con l’intento di aumentare i diritti dei lavoratori, non soltanto a livello di retribuzioni”.

Ci sono quattro fronti aperti, quello della VIK, dove è stato raggiunto l’armistizio, almeno provvisorio, dell’”Autotrolej” di cui sentiremo parlare nei prossimi giorni, degli asili e dei vigili del fuoco. Ciò che si chiede è legato in primo luogo ai salari. A tale proposito Filipović aggiunge: “Dall’altra parte c’è il Bilancio cittadino da cui si assicurano i mezzi per le paghe. Il Bilancio ha dei limiti che dobbiamo rispettare. Comunque, i Sindacati li intendiamo come dei partner e sono convinto che riusciremo a trovare un linguaggio in comune”.

Il servizio completo sulla Voce in edicola giovedì 10 febbraio, o in formato digitale. Clicca qui e abbonati. 

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display