Fiume. «Roulette russa» sulla rotatoria: la disgrazia è dietro l’angolo

Pedoni disorientati, inconsapevoli o sprezzanti del pericolo dopo l’entrata in vigore del nuovo regime di circolazione provvisorio che interessa il centro cittadino

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Fiume. «Roulette russa» sulla rotatoria: la disgrazia è dietro l’angolo
A certe abitudini non si rinuncia, a costo di essere investiti. Siamo sulla rotatoria provvisoria in Riva e la foto parla chiaro. Foto: LUCIO VIDOTTO

Con il rischio di apparire come uccelli del malaugurio, lo diciamo comunque, senza ironia e senza alcun intento di scherzare: c’è aria di disgrazia, di un’altra dopo quella avvenuta nelle ore mattutine di lunedì scorso. Con la chiusura delle vie Scarpa e Adamich e con il nuovo regime di circolazione, ora a doppio senso, in Riva e in via Zajc, la gente è disorientata, sia gli automobilisti che i pedoni. Lo è stata, probabilmente, anche la donna finita sotto l’autobus in via Zajc (mentre stava attraversando la strada col rosso) e non è decisamente l’unica.

Le strisce pedonali in direzione del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” non sono state cancellate, anche se da ieri mattina lì non si può più attraversare la strada. L’incidente ha fatto accelerare i tempi per vietare l’attraversamento in un punto particolarmente pericoloso. Anche se sono state sistemate le transenne su entrambi i lati della via, molti pedoni ieri hanno continuato a percorrere le zebre, verniciate in giallo, formalmente fuori uso e con i semafori coperti per cancellare ogni dubbio. Rimanendo a osservare soltanto per una manciata di minuti, ne abbiamo contati a decine di pedoni che pur di attraversare hanno aggirato la transennatura, ignorando sistematicamente la segnaletica. In più di una situazione abbiamo notato incontri ravvicinati tra i veicoli e i pedoni, inconsapevoli o incoscienti, correndo il serio rischio di passarsela male.
C’è un altro punto critico in cui ci possiamo chiedere se la specie umana meriti di dominare il mondo. Se nella situazione a cui abbiamo accennato sopra ci sono delle discrete probabilità, se non cambia qualcosa, di trovarci a riportare notizie di disgrazie, nella zona della rotatoria provvisoria all’altezza dell’imboccatura di Riva Bodoli, la percentuale di pericolo cresce notevolmente. Qui si attraversa sia via Zajc che Riva, superando le corsie della rotatoria stessa. In questo punto i veicoli arrivano da tutte le direzioni e le loro intenzioni non sono semplici da intuire. Una decina di minuti di osservazione attenta ci ha consentito di contare oltre cinquanta… giocatori d’azzardo, giovani e anziani, persone con le stampelle o con il cane al guinzaglio, in mezzo alla strada e sommersi dal rumore dei clacson e delle imprecazioni dei conducenti, in questo caso giustificate. In certe situazioni ci è venuto spontaneo girare lo sguardo da un’altra parte per non essere testimoni di qualcosa che non vorremmo mai vedere. La disgrazia, possiamo dirlo dopo le scene a cui abbiamo assistito, è dietro l’angolo.

Modifiche indispensabili
Anche qui ci sono le transenne e i divieti espliciti, le prime aggirate e i secondi ignorati. Le restrizioni ci costringono tutti a cambiare le abitudini quotidiane e ad accettare i percorsi alternativi, meno comodi, ma più sicuri. In ogni caso, il regime provvisorio subirà altre modifiche, soprattutto in funzione della sicurezza. Nell’attesa, forse, sarebbe auspicabile una presenza maggiore delle forze dell’ordine (nonostante siano già presenti in loco), unico deterrente possibile, un’uniforme che tutti siamo istintivamente portati a temere, o se non altro a rispettare. Qualche sanzione pecuniaria, ben pubblicizzata, diffusa e condivisa sui social potrebbe avere un buon effetto.

Il punto in cui lunedì mattina un autobus dell’Autotrolej ha investito una 77.enne provocandole ferite gravi.
Foto: RONI BRMALJ

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