Fiume-Karlovac: 150 anni in un libro

Presentata la monografia che racconta la storia della linea ferroviaria

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Fiume-Karlovac: 150 anni in un libro
Siniša Lajnert e Toma Bačić. Foto: RONI BRMALJ

Lunedì, 23 ottobre, saranno esattamente 150 dall’inaugurazione della Karlovac-Fiume, la linea ferroviaria che assieme al porto creò i presupposti per il rapido sviluppo della nostra città che già allora assunse un importante ruolo geostrategico nel contesto europeo. Nel mese di giugno era stata allestita una mostra in Corso sui pannelli davanti al municipio, mentre lunedì e martedì si svolgerà un convegno multidisciplinare sul tema “150 anni della ferrovia Karlovac-Fiume 1873-2023”. È anche il titolo della monografia presentata ieri nell’aula consiliare del municipio, una pubblicazione in cui sono stati raccolti meticolosamente dagli autori Siniša Lajnert e Toma Bačić documenti, fotografie, cartine e illustrazioni provenienti in buona parte dall’Archivio di Stato, il tutto completato con materiale scovato in diverse collezioni private. La pubblicazione è presentata dall’Associazione croata degli ingegneri ferroviari e dall’”HŽ”, cioè dal Settore per il traffico passeggeri delle Ferrovie croate.

Voglia di rilancio
Obiettivamente, la ferrovia ricopre oggi un ruolo di grande importanza soltanto per il traffico merci, mentre per quello dei passeggeri il treno è una scelta a cui si ricorre sempre meno. L’intervento introduttivo all’incontro di ieri è stato quello del sindaco Marko Filipović: “Come ingegnere edile amo questo tipo di pubblicazioni che si occupano di grandi opere nel settore delle infrastrutture. Nell’ambito dell’Unione europea l’intento è quello di puntare maggiormente sul trasporto ferroviario che ha molti vantaggi rispetto ad altri mezzi. Oggi la ferrovia è presente nella nostra città in vari modi, soprattutto in funzione del traffico merci. Le Ferrovie stanno affrontando grandi investimenti e mi auguro che tra 150 anni qualcuno renderà merito alla nostra generazione così come noi guardiamo con ammirazione ciò che avvenne 150 anni fa”. All’intervento del sindaco è seguito quello di Petar Mamula, vicepresidente della Regione Litoraneo-montana: “Io vengo dal Gorski kotar, da un’area il cui sviluppo è stato determinato dalla costruzione della ferrovia. Non vi è famiglia nel Gorski kotar in cui non vi fosse un dipendente delle ferrovie. Questa linea ha consentito a Fiume di aprirsi al mondo. Oggi abbiamo una strada moderna e una linea ferroviaria obsoleta. Spero che si possa ammodernare, come ha annunciato il Governo, entro i prossimi dieci anni”.

Conservare il ricordo
Goran Horvat, presidente dell’Associazione che raccoglie oltre 400 tra ingegneri ferroviari e “addetti ai lavori” di diversi profili: “Siamo editori, assieme alle Ferrovie, di questa, ma anche di altre pubblicazioni con le quali cerchiamo di proporre tutte le novità in questo settore con lo scopo di migliorare i servizi nel nostro Paese. Anche se guardiamo con grande interesse alle nuove tecnologie, conserviamo gelosamente anche il ricordo di quelle precedenti”.

Ritorno al treno
“Siamo impazienti di portare a un livello migliore il nostro servizio”, ha detto Željko Ukić, presidente della Direzione per il trasporto passeggeri dell’”HŽ”, riferendosi alla linea Fiume-Zagabria, una delle principali a livello nazionale, ma assolutamente insufficiente. La ferrovia di pianura a doppio binario è un progetto che attende, in primo luogo, delle certezze per quanto riguarda i finanziamenti. Ukić saluta le iniziative della Città di Fiume volte a integrare la ferrovia nel sistema dei trasporti pubblici urbani e suburbani, un progetto che attende di vedere la luce del sole, almeno in forma cartacea, per poter passare dalle parole ai fatti. La stesura del progetto è in forte ritardo in quanto lo studio ingaggiato dalle Ferrovie croate non è riuscito a portare a termine l’operazione nei tempi stabiliti, con conseguente cancellazione del contratto. Il doppio binario tra Škrljevo a Est e Permani a Ovest non è proprio dietro l’angolo, ma è confortante il fatto che se ne discuta con una certa frequenza. Ci sono le tecnologie per realizzare opere come questa in tempi ragionevolmente brevi. 150 anni fa sulla Karlovac-Fiume venivano impiegati fino a 23mila operai.

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