Insegne a bandiera. Sanzioni in vista

Nel centro di Fiume sono tantissimi i cartelli di esercizio collocati in modo irregolare sulle facciate degli edifici. «In piena pandemia, non è il caso d’intervenire», spiega la Città

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Insegne a bandiera. Sanzioni in vista

Lo spazio mediatico continua a essere monopolizzato dalla pandemia di Covid-19 e da tutto ciò che è legato, direttamente o indirettamente, all’argomento principe in questo sventurato 2020. Ce ne rendiamo tutti conto, questo è indubbio, ma ciò non significa che non si possa parlare del prima e del dopo.
Alcune settimane fa avevamo aperto una questione che in questo momento non è sicuramente di vitale importanza, ma che in qualche modo indica la scarsa sensibilità di chi di competenza per la tutela del patrimonio storico e culturale della città, in alcuni suoi segmenti, come la poca volontà di affrontare certi temi. Il riferimento è alle insegne di esercizio, con particolare riferimento a quelle affisse nel nucleo storico di Fiume, partendo dal Corso. È in vigore un regolamento che vieta tassativamente l’installazione di cartelli “a bandiera”, cioè perpendicolari rispetto alle facciate degli edifici. In centro città ce ne sono, però, più d’una. Si può anche mettere in discussione lo stesso modo di sistemare le insegne di bar, negozi o altri esercizi, ma fino a quando esistono delle regole il minimo che si dovrebbe fare è rispettarle.Non è certo un problema di vitale importanza per le sorti dell’umanità, per cui possiamo ritenere ragionevoli anche i tempi che sono serviti alla municipalità per fornirci una risposta. La riportiamo così com’è, anche se richiederebbe ulteriori precisazioni che non mancheremo di richiedere all’indomani del cessato allarme Covid, quando il virus non sarà più un tema da prima pagina.
“La Città di Fiume – si legge nella risposta pervenutaci dall’Ufficio stampa – non ha basi giuridiche per intervenire sugli edifici che fanno parte di contesti culturali-storici o che godono dello status di monumenti nel rispetto della Legge sulla tutela dei beni culturali. Ogni intervento in questo senso deve venir approvato dalla Direzione. In caso contrario, interviene l’Ispettorato alla tutela dei beni culturali. In Corso e nella Cittavecchia si trova la maggior parte di questi edifici. Per quanto concerne la Città di Fiume, è in fase d’approvazione un regolamento da applicare nel momento in cui vengono messe in atto delle procedure in questi contesti, da accordare con i conservatori. Una volta entrato in vigore si potranno stabilire le sanzioni e decretare la rimozione gli elementi sistemati irregolarmente sulle facciate in Corso”.
Difficoltà
La seconda parte della risposta che non riportiamo integralmente, si riferisce alla situazione economica e alle difficoltà che stanno incontrando gli imprenditori, motivo per cui al momento non s’intende in alcun modo sanzionare nessuno. Anzi, si ricorda che la Città è venuta incontro agli esercenti con dei condoni e delle proroghe consentendo ai ristoratori, tra l’altro, di ampliare le terrazze per garantire il rispetto del distanziamento in tempi di pandemia. “In questo senso, le stesse guardie comunali si occupano soprattutto di rendere fluida la circolazione in Corso e in Cittavecchia, tutelando la sicurezza di persone e beni, segnalando eventuali irregolarità e accertandosi che siano state eliminate, il che, di solito, avviene”.

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