Educazione civica a scuola presentato il nuovo manuale

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Educazione civica a scuola presentato il nuovo manuale

Presentato ieri nell’Aula consiliare il manuale di educazione civica per le classi settime e ottave intitolato “Alunni cittadini: informati, attivi e responsabili”. Si tratta di un prosieguo del lavoro fatto con il primo manuale, quello realizzato per le quinte e seste classi, con il quale la Città di Fiume ha introdotto, prima in Croazia, un programma di educazione civica in quasi tutte le scuole elementari di sua competenza.

Dopo che sono stati scientificamente provati i risultati positivi dell’introduzione dell’educazione civica nelle quinte e seste classi, la Città di Fiume ha proseguito con la realizzazione del manuale e del materiale didattico per le settime e ottave al fine di assicurare la continuità nella formazione elementare. Questo verrà introdotto nel corso di quest’anno, sperimentalmente, in cinque scuole di Fiume. Il manuale è stato pubblicato in lingua croata e italiana (nella traduzione della prof.ssa Melita Sciucca, da poco anche presidente della Comunità degli Italiani di Fiume) ed è stato suddiviso in 30 temi che trattano la democrazia, la società civile, il pluralismo, la tolleranza, la giustizia, la tutela dell’ambiente, le migrazioni, i diritti dei lavoratori, i diritti umani, il volontariato, il patriottismo, il femminismo, i partiti politici, la parità dei sessi e dei generi, l’intraprendenza sociale, l’attivismo civile e via dicendo.

Adottato da 11 tra Città e Regioni

Come dichiarato dal sindaco Vojko Obersnel, il solo fatto che il manuale per le settime e ottave sia stato presentato è una prova della determinazione della Città a vedere realizzato il progetto quando tre anni fa è stata introdotta l’educazione civica nelle scuole. “Finora, il nostro programma è stato adottato da 11 tra Città e Regioni – ha osservato Obersnel –. Siamo orgogliosi e fieri per il fatto che è stato dimostrato, attraverso una piccola ricerca svolta dagli esperti del Dipartimento di pedagogia della Facoltà di Filosofia, che in breve tempo sono state evidenziate delle notevoli differenze nel modo di ragionare dei ragazzi che hanno frequentato le lezioni di educazione civica e coloro che non lo hanno fatto. Al fine di disporre di un’argomentazione più forte e concreta a favore dell’educazione civica a chi contesta il programma e non è convinto che sia necessario introdurlo nel curriculum scolastico regolare, è stata avviata una ricerca più approfondita e complessa della quale i risultati saranno noti in un secondo tempo”, ha rilevato il sindaco, stando al quale il nostro sistema scolastico necessita di urgenti cambiamenti, in quanto i risultati che ottiene sono lungi dall’essere soddisfacenti.

Pessimi risultati del sondaggio PISA

“È allarmante il fatto che, stando ai risultati del sondaggio PISA del 2015, i ragazzi croati abbiano dimostrato dei risultati peggiori di quelli ottenuti dieci anni prima. Sono pertanto convinto che sia indispensabile introdurre l’educazione civica quale metodo diverso di apprendimento e di comunicazione con gli alunni, volto a creare dei cittadini dal pensiero libero e di ampie vedute. Sono pertanto grato a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo programma che, spero, sarà riconosciuto da tanti altri soggetti nel nostro Paese“, ha puntualizzato Obersnel, auspicando che con l’educazione civica si possa un giorno costruire una società migliore, più giusta e solidale.
Il manuale è stato realizzato da Tamara Fabac, pedagogista e rappresentante dell’Associazione per lo sviluppo della società civile SMART; Gordana Frol, insegnante di storia e geografia nella Scuola elementare “Vežica“ e a capo del Consiglio regionale di esperti per la cittadinanza democratica; Vesna Kovač, docente straordinario presso il Dipartimento di pedagogia della Facoltà di Filosofia di Fiume, e Orjana Marušić Štimac, psicologa in seno alla SE “Nikola Tesla”. Come spiegato da Tamara Fabac, il manuale è incentrato sulla formazione di cittadini responsabili e attivi. “Parlo a nome di tutti gli autori quando dico che questa è stato qualcosa di più di una sfida professionale – ha sottolineato la pedagogista –. Su una settantina di pagine viene illustrata la vita in una democrazia, mentre l’individuo viene invitato ad agire da singolo, ma anche in gruppo, al fine di contribuire positivamente alla società. Il nostro obiettivo era creare un manuale stimolante, che offra agli alunni la possibilità di apprendere dall’esperienza”, ha puntualizzato Tamara Fabac.

Manuale stimolante

Gordana Frol ha riferito che ciascuna unità didattica stimola una ricerca più approfondita e suggerisce un’attività pratica. Il design grafico è stato curato da Lea Jurin, la quale ha osservato che nella creazione dell’identità visiva del manuale teneva conto del fatto che questo ha il compito di educare, ma anche divertire. Berto Šalaj, recensore del manuale, nonché docente alla Facoltà di Scienze politiche di Zagabria, ha riferito che è ormai da vent’anni che parla della necessità di introdurre l’educazione civica nelle scuole. “Nessun governo ha accolto seriamente questo suggerimento, per cui non ci rimane che quello che sta succedendo qui a Fiume – ha puntualizzato Šalaj –. L’interesse per il modello fiumano di educazione civica è notevole e si tratta di un programma molto importante. Vi auguro, pertanto, di svilupparlo ulteriormente, di continuare a collaborare con altre unità d’autogoverno locale e Regioni che hanno bisogno della vostra esperienza e assistenza, di rimanere sempre una guida per gli altri e conservare la fiamma dell’educazione civica fino a quando non avremo nel governo persone consapevoli dell’importanza di questa materia per la società”, ha concluso Šalaj.
All’inizio dell’evento, gli alunni Meri Marković, Jan Jokić, Tia Bakarčić e Saša Lena Grozdanov hanno letto quattro testimonianze di noti attivisti internazionali per i diritti umani.

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