(Con)vivere con il Parkinson

In occasione della Giornata mondiale, presso l’aula consiliare in Corso è stato presentato il libro di Lamija Muzurović

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(Con)vivere con il Parkinson
Goran Palčevski si rivolge ai convenuti. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

In occasione della Giornata mondiale del Parkinson (World Parkinson’s Day) la Clinica di neurologia del Centro Clinico Ospedaliero (CCO) in collaborazione con la Cattedra di neurologia della Facoltà di Medicina dell’Università di Fiume e la filiale quarnerina dell’Associazione “Il Parkinson e noi” (Parkinson i mi) hanno organizzato una serie di attività, sostenute dalla Città di Fiume e dal Rotary Club, atte a sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della prevenzione, della diagnosi precoce e della cura della malattia.

Un manuale per capire
In tale contesto, nell’Aula consiliare in Corso ha avuto luogo la promozione del libro “Parkinson, tu ed io” firmato dalla psicoterapeuta Lamija Muzurović, seguita da una tavola rotonda relativa alle modalità con cui affrontare la quotidianità da parte di coloro che ne sono affetti e dei loro familiari. Ad affiancarla la responsabile della succitata clinica e presidente dell’Associazione, Vladimira Vuletić (coautrice del manuale) e il vicesindaco del capoluogo quarnerino, Goran Palčevski, per l’occasione anche nei ruoli di medico e membro del Rotary Club quarnerino. Nel suo intervento introduttivo, quest’ultimo si è detto felice che si sia scelto di presentare il volume a Fiume in quanto, oltre a fornire un’approfondita spiegazione della patologia, mette a disposizione informazioni, sostegno e speranza, incoraggiando chi la soffre. In tale contesto ha anche rilevato che “la malattia di Parkinson è complessa, spiacevole e spesso imprevedibile. Non conosce limiti di età, sesso, professione, né sceglie quando comparire nonché, a modo delle altre malattie croniche, non colpisce soltanto l’individuo bensì ha un grosso impatto anche su chi lo affianca”.

L’importanza della famiglia
Sulla falsariga delle sue parole, Vuletić ha spiegato che il Parkinson è una patologia degenerativa lentamente progressiva, generalmente caratterizzata da tremore, lentezza dei movimenti, rigidità e postura scorretta. Nonostante sia la seconda malattia neurodegenerativa più frequente dopo quella dell’Alzheimer, non è ancora stata stabilita la sua prevalenza e non esiste un metodo oggettivo per diagnosticarla (la valutazione viene effettuata sulla base dell’anamnesi medica, dei sintomi e di un esame neurofisiologico). L’esperta ha inoltre specificato che sebbene sia difficile convivere con il morbo la maggior parte dei pazienti continua a condurre una vita attiva e appagante. A tale proposito, ha ancora sottolineato che la Clinica di neurologia e l’Associazione si prodigano continuamente nella pubblicazione di manuali e opuscoli in cui viene riportato come vivere serenamente, come affrontare le emozioni, come impedire le cadute, come rimanere attivi e svolgere attività fisica in casa, come approfondire le nozioni e approcciarsi alla patologia e tanto altro. Oggi sono a disposizione farmaci tesi ad alleviare i sintomi parkinsoniani e consentire agli ammalati di condurre una qualità di vita accettabile i quali, nella fase avanzata, possono anche accedere a interventi invasivi quali la stimolazione cerebrale profonda. Le persone affette da Parkinson necessitano di un approccio multidisciplinare alla cura, che includa diversi tipi di fisioterapia, l’aiuto di logopedisti, nutrizionisti e terapisti occupazionali, nonché è essenziale coinvolgere la famiglia. Infine, è stato riferito che nel 2022 le organizzazioni internazionali della malattia hanno creato il simbolo universale “Scintilla” (ispirato alla struttura della dopamina), teso a incoraggiare i membri della comunità globale a unirsi e parlare in coro.
In conclusione, l’autrice dello scritto ha dichiarato che “lo stesso è nato in considerazione delle emozioni e dei sentimenti relativi ai famigliari dei pazienti, come pure delle sfide e delle preoccupazioni che si trovano ad affrontare lungo il percorso, esternate durante gli incontri di gruppo, la cui fondazione è avvenuta nel 2014 e che ho avuto modo di seguire. In quelle occasioni ho potuto appurare che il dialogo e il confronto sono fondamentali, soprattutto in merito alla ricerca delle possibili soluzioni. In tale senso, l’obiettivo principale del libro è fare luce su quelle già individuate e spiegare la tematica in maniera semplice, di modo che la possano comprendere anche i non addetti ai lavori”.

Fiume si tinge di rosso
Nella seconda parte dell’incontro si è continuato a parlare del morbo alla tavola rotonda “La vita con la malattia di Parkinson”, alla quale hanno preso parte le psicologhe Ines Torić e Adrijana Klarić, il fisioterapista Marijan Mašić, l’autrice dello scritto e Vladimira Vuletić in qualità di moderatrice, con la partecipazione di alcuni pazienti e dei loro familiari. Ricorderemo che in occasione della Giornata mondiale del Parkinson, oggi (dalle 10 alle 12) sul Corso si terrà l’azione pubblico sanitaria “In modo attivo contro il Parkinson”, nell’ambito della quale si potranno svolgere attività motorie e balli, informarsi e prelevare depliant tematici presso lo stand relativo alla stessa, nonché acquistare i tulipani rossi, simbolo della lotta contro questa malattia. Scopo dell’evento è la promozione dell’importanza del movimento e di una regolare attività fisica per migliorare lo stato psicofisico dei pazienti e rallentarne la progressione, come pure il fornire loro un supporto affinché rimangano attivi nella società. In concomitanza con i sunnominati appuntamenti, al fine di stimolare l’attenzione sul Parkinson e sensibilizzare la cittadinanza a una maggiore consapevolezza della patologia, su iniziativa della Clinica per la neurologia e l’Associazione “Parkinson”, la Città di Fiume e l’Autorità portuale illumineranno di rosso le fontane di Piazza Adria e le gru fiumane.

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