Comitati di quartiere. L’HDZ tira le somme

Critiche al sindaco da parte di Josip Ostrogović, presidente della sezione cittadina del partito

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Comitati di quartiere. L’HDZ tira le somme
Ostrogović con gli eletti nei Comitati di quartiere. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

“Il sindaco di Fiume deve rispettare le leggi in vigore e cambiare il proprio rapporto con i consiglieri dei Comitati di quartiere”. Queste le parole con le quali Josip Ostrogović, presidente dell’HDZ di Fiume, ha tracciato un bilancio sulle elezioni per i Consigli dei Comitati di quartiere svoltesi circa un mese fa.
“Ora abbiamo tutti i risultati ufficiali. L’HDZ è presente in 17 Consigli, ovvero nel 50 p.c. di tutti i Comitati di quartiere. È chiaro chi sono i vincitori. Il numero dei presidenti aumenterà nei prossimi due anni, visto che in alcuni Comitati siamo in coalizione con altri partiti che svolgono ora questo ruolo, mentre noi lo faremo tra due anni. Devo sottolineare che l’attuale governo locale ha cercato di ‘spaventare’ alcuni partiti e di convincerli a non collaborare con l’HDZ, però i dati parlano chiaro: non ci sono riusciti, anzi. Noi siamo riusciti a stringere queste collaborazioni e accordare programmi per migliorare la vita di tutti gli abitanti. L’unico partito con il quale non ci siamo riusciti è il MOST che ha deciso di collaborare con l’SDP nel Comitato di quartiere di Belvedere. I risultati delle elezioni sono importanti se prendiamo in considerazione uno dei punti all’odg del prossimo Consiglio cittadino, che avrà luogo il 25 maggio, dove il sindaco propone di attuare un progetto intitolato ‘Consiglio dei cittadini di Fiume’. In base a questo, dovrebbero esserci 35 membri, ovvero cittadini, scelti a caso. Scelti come? In base a una lotteria? Secondo il sindaco, i prescelti saranno il mezzo innovativo con il quale i cittadini diranno la loro quando verranno prese delle decisioni. Tutto ciò per sminuire i risultati delle elezioni dei Comitati di quartiere, dove l’SDP ha subito una sconfitta. Proponiamo al sindaco di usare, al posto di questi mezzi innovativi, quelli tradizionali, democratici, ovvero i membri del Consiglio dei Comitati di quartiere che sono stati scelti dai cittadini, in modo democratico e non a caso. Da non dimenticare che il sindaco non tiene conto del volere non solo di questi membri, ma anche di quelli del Consiglio cittadino, come nel caso della nomina del Consiglio del Museo di Fiume, dove il sindaco si comporta come se il Museo fosse di sua proprietà, oppure nel caso del licenziamento del sovrintendente del TNC Ivan de Zajc. Noi ci aspettiamo un invito da parte del sindaco nel corso del quale, assieme ai partiti indipendenti, ci verrà data fiducia, visto che i membri dei Comitati di quartiere sono stati scelti, democraticamente dagli elettori”, ha detto infine.

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