Cambiamenti climatici: la parola a Korado Korlević

Conferenza nell’ambito del 30º anniversario della «Žmergo»

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Cambiamenti climatici: la parola a Korado Korlević
L’interessante relazione di Korado Korlević. Foto: RONI BRMALJ

Nell’ambito della celebrazione dei trent’anni di attività dell’associazione Žmergo di Abbazia, è stata organizzato presso il Centro culturale Gervais la conferenza con l’ideatore e promotore dell’osservatorio di Visignano, Korado Korlević, per trattare il problema dei cambiamenti climatici.

L’avvenimento è stato realizzato nell’ambito del progetto “Azione comunitaria per una transizione verde (CO-GREEN)” finanziato dall’Unione europea, in collaborazione con la Facoltà di Filosofia di Fiume come partner del progetto. Il finanziamento di questa e delle altre celebrazioni per il trentesimo anniversario della Žmergo sono la Città di Abbazia e il Festival Opatija.
L’incontro con uno dei più grandi astronomi croati è stato suddiviso in due parti: nella prima Korlević ha trattato in lungo e in largo la questione del cambiamento climatico, mentre nella seconda parte dell’avvenimento si è accomodato insieme ad altri interlocutori di spicco per discutere dell’argomento.
Con il solito tono serio, l’approccio diretto e un senso dell’umorismo a lui caratteristico, lo scienziato istriano ha sollevato per l’ennesima volta un’allerta urgente riguardo all’impatto devastante dell’uomo sul pianeta Terra. “Il problema principale à che pochi se ne rendono conto” questa la frase ripetuta più di una volta.
La sua relazione ha evidenziato aspetti allarmanti come i livelli elevati di gas nocivi nell’atmosfera, l’aumento della temperatura media globale con le sue ripercussioni, le variazioni anomale nelle precipitazioni e l’innalzamento del livello del mare.

La mostra al Gervais.
Foto: RONI BRMALJ

Disperata migrazione
Tra gli altri è stato toccato, come spesso accade ultimamente, il tema della disperata migrazione dall’Africa settentrionale e centrale verso le nostre zone: “Sono posti che fra non molto non saranno più vivibili per le altissime temperature e quella parte di mondo diventerà praticamente sterile. Moltissime persone si metteranno in moto per sopravvivere, fra non molto condivideremo le nostre zone con moltissimi nuovi arrivati e la vita sarà pressoché impossibile”.
Cosa risaputa, ma che Korlević ha evidenziato il più delle volte, è il problema dell’eccessiva urbanizzazione e delle incessanti attività edilizie.

Il bello delle possibili soluzioni
Il bello delle discussioni di Korlević è però il suo onnipresente tentativo di proporre soluzioni a ognuno dei problemi menzionati. E non si tratta di cose frivole, bensì di nozioni argomentate che possono essere pensate solo da una mente vasta, aperta e arguta come la sua.
È proprio questo che rende i suoi interventi interessanti al pubblico: la speranza che l’uomo, dopo essere stato capace di distruggere, potrebbe magari anche riparare i danni. O almeno il suo tono di voce pacato e il sarcasmo delle sue conclusioni, lo lascia a pensare anche se sottolinea spesso che gli approcci superficiali dell’essere umano sono pericolosi.
Anche la diminuzione delle fonti d’acqua, la distruzione degli habitat naturali e l’estinzione di alcune specie come alcune farfalle e alghe sono secondo lui conseguenze dirette della sconsiderata azione umana. Tutto cambia e così cambieranno anche gli habitat di quelle specie costrette a spostarsi per il caldo, come la vedova nera che fra poco più di un decennio diventerà animale di casa anche a Fiume. “Sembra che stiamo facendo del nostro meglio per arrivare a un punto di non ritorno”, è solo una delle frasi che ha portato una platea di circa 200 persone alla riflessione.
Non vi poteva, insomma, essere un ospite più azzeccato per questo anniversario tondo della fondazione dell’Associazione Žmergo, da sempre attenta al bene della comunità locale e pronta a contribuire alla società con azioni di pulizia ambientale, piantumazione, rimboschimento, ma anche di salvaguardia del patrimonio storico e culturale della propria zona.

Linea guida
La seconda parte della serata, dopo l’introduzione di Zoran Skala (ambasciatore del Patto per il clima europeo), ha visto Korlević accomodarsi assieme al presidente della Regione litoraneo-montana Zlatko Komadina, al sindaco di Abbazia Fernando Kirigin, alla presidente del Consiglio comunale di Fiume Ana Trošelj e a Zvonimira Šverko Grdić professoressa alla Facoltà di management nel turismo e nella ristorazione di Ica. La linea guida della discussione era sempre la questione climatica anche se tutti tranne lo scienziato hanno dovuto in qualche modo giustificare il proprio agire da politici che spesso, nella buona fede di far contenti tutti, risulta spesso col risultato opposto. Korlević ha comunque, anche in quest’occasione, offerto a tutti le proprie soluzioni per ogni problema rimanendo doppiamente carismatico sia come esperto in materia che come persona dotata di un acume brillante. E quando la spigliata conduttrice ha decretato la fine del panel, dal sorridente pubblico si è levato un caloroso applauso.

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