Pirano. Eccellenze musicali impreziosiscono L.I.R.A.

A Pirano la CNI s’impegna a valorizzare la figura di Tartini, come quella dei suoi contemporanei, altrettanto grandi autori

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Pirano. Eccellenze musicali impreziosiscono L.I.R.A.
Il folto pubblico e le autorità in prima fila. Foto: MARIELLA MEHLE

Se Tartini era molto famoso nella sua epoca, c’è da dire che la comunità italiana della sua piccola… Patria s’impegna con successo a diffondere la sua eccellenza ai giorni nostri, per un pubblico quanto più vasto e secondo diverse modalità. Si tratta di una ricca e preziosa attività, che porta alacremente avanti negli anni, in particolar modo in Casa Tartini, luogo natale del Maestro, in cui mantiene viva la sua figura organizzando eventi culturali di vario genere per un pubblico sempre numeroso. Uno di questi è stato il secondo appuntamento organizzato dalla locale CAN nell’ambito del progetto L.I.R.A. – Lingua Italiana attraverso Ritmi e Armonie, finanziato dal “Programma per la promozione della base economica della Comunità Nazionale Italiana 2021-2024 dalla CAN Costiera – Progetti in ambito culturale e turistico per il 2023 – misura 2. “È un piacere organizzare tali eventi e presentare in modo diverso il patrimonio culturale, storico linguistico e musicale a un pubblico diverso dal solito, fatto non solo di connazionali o concittadini, ma anche di turisti interessati alla ricca tradizione culturale”, ha rilevato nel suo saluto iniziale la vicepresidente della CAN di Pirano, Aleksandra Rogić. A conferma che il progetto sta funzionando, il collaboratore professionale Andrej Rojc ha sottolineato che dal concerto “Il viaggio nelle terre della Serenissima”, tenutosi il 12 agosto scorso, Casa Tartini ha aumentato le interazioni attraverso la piattaforma Google da 40.000 a 50.000. Una gremita Sala delle Vedute, tra cui diverse autorità delle istituzioni della CNI, si è riempita della musica del trio composto da Stefano Vezzani all’oboe barocco, Manuel Staropoli al flauto dolce, traversiere e oboe barocco nonché Paolo Prevedello Dellisanti al clavicembalo. Lo strumento, infatti, è un recente acquisto di Casa Tartini grazie ai fondi europei. Il concerto è stato intitolato “L’arte della triosonata a Venezia” e, come spiegato da Staropoli, le musiche originali per strumenti a fiato di compositori contemporanei del virtuoso violinista, quali Galuppi, Marcello e Vivaldi, sono state utili per capire cosa poter utilizzare del repertorio tartiniano, che a parte qualche composizione per flauto e traversiere, è tutto pensato per violino o violoncello. Nell’esecuzione dei brani, Staropoli ha dato dimostrazione della competenza musicale di diversi strumenti a fiato, incarnando così l’immagine del musicista professionista del XVIII secolo. “Allora tale figura, oltre a comporre, era in grado di suonare diversi strumenti e anche di cantare”, ha raccontato l’oboista Vezzani, il quale nell’introdurre i brani conclusivi del compositore piranese, ha spiegato che il Maestro delle nazioni nel comporre utilizzava un metodo a cavallo tra un sistema barocco e rinascimentale, ossia la modalità, il sistema antico di scrittura, tipico delle musiche e danze popolari delle melodie istriane. Gli scrocianti applausi con i quali il pubblico in sala ha premiato gli esecutori, sono stati un’ennesima dimostrazione che la musica tartiniana è universale, tanto più se eseguita da eccellenti Maestri. La serata è proseguita con “Percorsi divini”, la degustazione di vini provenienti da territori in passato appartenenti alla Repubblica di Venezia e selezionati da Sebastian Chiavalon.

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