Zara. Sport e turismo, i pilastri della Croazia

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Zara. Sport e turismo, i pilastri della Croazia
Cicloturisti a Zara

È iniziato ieri a Peterzane (Petrčane) vicino a Zara il secondo Congresso mondiale del turismo sportivo, che si svolge con il motto “Turismo e sport uniti per la sostenibilità. All’inaugurazione sono intervenuti i rappresentanti del governo di Zagabria, con in testa il premier Andrej Plenković. Nel suo intervento il premier ha sottolineato che il turismo e lo sport sono due pilastri della riconoscibilità internazionale della Croazia. “Nel Mediterraneo non c’è un altro Paese che possa vantare un rapporto di cinque volte più ospiti rispetto al numero di abitanti. Appunto per questo la Croazia è la destinazione giusta per discutere sul futuro dell’industria dell’ospitalità”, è stato il messaggio di Andrej Plenković.
Il ministro del Turismo e dello Sport, Nikolina Brnjac, ha evidenziato che Zara con tutti i suoi campioni, attuali e del passato, nel campo dello sport (da Luka Modrić nel calcio a Krešimir Ćosić nella pallacanestro, per citarne soltanto due) e con le sue attrattive turistiche unisce perfettamente le due tematiche di cui si occupa il congresso mondiale.
”È importante far diventare la Croazia una destinazione appetibile durante tutto l’anno e non affidarci soltanto a sole e mare. Dobbiamo sviluppare altre forme di turismo”, ha rilevato il ministro del Turismo e dello Sport Nikolina Brnjac, che ha fatto il punto della situazione alla trasmissione della Radio croata “A sada Vlada” (“E adesso il governo”).
”Per la prima volta gli indicatori di sostenibilità sono stati inclusi nella Legge sul turismo. Senza di essi non possiamo vedere dove siamo e cosa vogliamo fare. Abbiamo creato gli strumenti adatti per tutte le unità dell’autogoverno locale e regionale e il Ministero scriverà l’intera metodologia, in modo che possiamo vedere con precisione l’emocromo completo di ogni singola destinazione turistica”, ha spiegato il ministro aggiungendo come il coronavirus abbia determinato un “reset” costringendo gli “addetti ai lavori” a pensare ad altre forme di turismo. Ed ecco che la Croazia è intenzionata a puntare sul turismo sportivo. “Il Paese ha tutti i requisiti necessari per diventare una destinazione ideale per il turismo incentrato sullo sport. Il governo ha assicurato 1,3 miliardi di euro per lo sviluppo di questa forma di turismo”, ha affermato Nikolina Brnjac, soffermandosi pure sui risultati conseguiti dall’inizio dell’anno ad oggi dall’industria dell’ospitalità. “Sono migliori rispetto a quelli nell’anno pre-pandemico, ossia nel 2019. Per quanto riguarda invece le festività pasquali, sono stati realizzati mezzo milione di pernottamenti. I vacanzieri più numerosi sono stati quelli tedeschi. Va detto comunque che il mercato è in ripresa, i turisti stanno arrivando numerosi. È importante per noi avere una bassa stagione e una post-stagione molto più forti di prima”, ha detto ancora il ministro che ha commentato altresì la Legge sul turismo.
”Sin dall’inizio del nostro mandato, abbiamo proceduto con la riforma della gestione del turismo sostenibile, composta da diversi elementi. La strategia di sviluppo del turismo sostenibile fino al 2030 è stata adottata dal Sabor. Abbiamo dimostrato chiaramente di voler preservare ciò che abbiamo, ossia il patrimonio culturale e naturale – ha chiosato Nikolina Brnjac –. Vogliamo che le persone e la comunità locale siano al centro dello sviluppo del turismo sostenibile. Dobbiamo tenere conto di come si svilupperà il turismo nella zona costiera, ma anche nella parte continentale del Paese”.
Il ministro si è soffermato pure sulla mancanza di manodopera. “Abbiamo necessità di personale, il che significa che siamo sulla buona strada. Il problema della carenza di manodopera non riguarda soltanto la Croazia”, ha dichiarato il ministro, aggiungendo che per mantenere ogni buon lavoratore bisogna pagarlo adeguatamente.

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