“Mi aspettavo di ricevere reazioni negative e attacchi, ma non credevo che si potesse arrivare a un tale odio isterico da parte di alcuni parlamentari e media, e naturalmente anche da parte del presidente della Repubblica”. Questa la risposta del candidato a procuratore di Stato, Ivica Turudić, dopo le accuse mosse nei suoi confronti di essersi intrattenuto con personaggi condannati e con ex politici sotto inchiesta per corruzione.
Affidandosi all’agenzia di stampa Hina, Turudić ha ammesso di essersi incontrato diverse volte con Zdravko Mamić nel 2015, ma “dopo il nostro ultimo incontro, è stato incarcerato. E ciò dimostra quanto io lo abbia aiutato…”, ha dichiarato.
“Riguardo agli incontri con Mamić, ho risposto sia alle verifiche di sicurezza che all’Agenzia per la sicurezza ed è stato concluso che non esistono ostacoli per il prosieguo della mia carriera di giudice”, ha affermato.
Parlando dei rapporti con Josipa Rimac, Turudić ha specificato che “ultimamente mi viene attribuito il fatto essere un suo amico. Anche contro di lei è stata presentata un’accusa, di nuovo per puro caso davanti al Tribunale della Contea di Zagabria, di cui ero presidente”, ha sottolineato. Alla domanda su come descriverebbe il suo rapporto con la Rimac, ha risposto: “Eravamo in buoni rapporti, ma nulla di speciale”. Poi ha aggiunto: “Naturalmente, non siamo amici. Non ho mai nascosto che ci conosciamo, che ci siamo incontrati, che abbiamo preso un caffè. È vietato forse?”. E i messaggi che sono venuti a galla nel fine settimana? “Si tratta della mia privata e del mio modo di comunicare al di fuori del lavoro che faccio”.
Infine, la stoccata al presidente Milanović: “La frase più importante che il capo dello Stato ha pronunciato nella conferenza stampa di sabato, è quella in cui ha dichiarato che, se divento procuratore generale, avrò l’autorizzazione ad aprire e leggere tutti i file. È chiaro che Milanović ha paura di questi file, anche se non ne capisco il motivo, ma evidentemente è una paura tangibile”, ha concluso Ivan Turudić.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.
