Turudić: “Milanović è una vergogna per la Croazia”

Il nuovo procuratore generale si difende dalle critiche nella sua prima intervista dopo l'ok del Sabor

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Turudić: “Milanović è una vergogna per la Croazia”
Ivan Turudić

Nel suo primo intervento pubblico dopo essere stato confermato dal Parlamento come capo della Procura di Stato (Dorh),  Ivan Turudić ha espresso la sua posizione forte e chiara riguardo alle recenti critiche del presidente della Repubblica, Zoran Milanović.

Nell’intervista esclusiva rilasciata durante il programma RTL Danas, Turudić ha iniziato sottolineando il suo stato d’animo positivo nonostante le recenti polemiche: “Bisogna saper affrontare la tempesta con calma. È stato faticoso, ma sapevo a cosa andavo incontro.”

Turudić ha respinto vigorosamente le accuse mosse nei suoi confronti, sia personali che professionali, affermando che “alcuni media hanno diffuso una serie di cattiverie” su di lui e sulla sua famiglia, inclusa la divulgazione di informazioni private. Ha inoltre denunciato le parole del presidente Milanović, che lo ha definito “catastrofe nazionale”, “bugiardo”, paragonandolo persino alle prostitute.

“Il presidente Milanović è una vergogna per la Croazia”, ha dichiarato Turudić con fermezza. “Qual è il contenuto delle sue dichiarazioni, cosa c’è da ascoltare oltre all’offesa e al vilipendio di basso livello”.

Rispondendo alle domande riguardanti i suoi rapporti con il capo dello Stato e il presunto timore di quest’ultimo nei suoi confronti, Turudić ha dichiarato: “Non ho paura di lui, non lo rispetto e non lo considero. Un giorno raggiungerà il limite dell’implosione nella sua malvagità e rabbia”.

In merito alle accuse di manipolazione dei messaggi, Turudić ha respinto categoricamente le accuse, definendo le oltre 300.000 comunicazioni pubblicate come “photoshoppate”, ovvero foto ritoccate.

Infine, Turudić ha ribadito la sua determinazione nel perseguire il suo lavoro secondo la legge: “Sono convinto che Milanović abbia paura di qualcosa. Non mi vendicherò con nessuno, agirò secondo la legge, sarò indipendente e autonomo”.

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