“La situazione complessiva è positiva, ma la Croazia deve prestare attenzione ai prezzi. Prezzi leggermente più alti rispetto ai Paesi vicini potrebbero avere ripercussioni negative in futuro, quindi è necessario trovare un equilibrio tra offerta e prezzo”. Lo hanno detto il presidente della Regione litoraneo-montana, Zlatko Komadina e la direttrice dell’Ente turismo regionale, Irena Peršić Živadinov.
I primi cinque mesi dell’anno sono stati migliori rispetto all’anno scorso, anche se “giugno ha registrato un leggero calo”. Nonostante questo, le entrate dalla tassa di soggiorno e dalla tassa turistica “sono aumentate”.
Peršić Živadinov ha fornito alcuni dati: un milione di arrivi nei primi sei mesi (1% in più rispetto all’anno scorso) e 4,3 milioni di pernottamenti (-2% rispetto all’anno scorso, ma in linea con l’annata record del 2019). Il calo di giugno, rispetto all’anno scorso, è stato del 30%, ma ha interessato solo le prime due settimane, mentre nella seconda metà del mese tutto è rientrato nei parametri. Questo calo potrebbe essere attribuito agli Europei di calcio e ad alcune feste trasferite nel mese di maggio, che ha registrato una crescita.
I tedeschi sono i visitatori più affezionati, seguiti da sloveni (in aumento), nazionali e austriaci, con incrementi tra gli ungheresi (+5%) e i polacchi (+14%).
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