Tecnologie italiane per l’industria croata

Intervista a Jacopo Borrelli, funzionario della Direzione Marketing dell’UCIMU-Sistemi per produrre, una delle realtà più autorevoli del Sistema Confindustria, ospitato di recente dall’Ufficio ICE di Zagabria

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Tecnologie italiane per l’industria croata
Jacopo Borrelli, Pierfrancesco Sacco, Sandra Di Carlo e Morana Reberski Foto dell'Ufficio Ice di Zagabria

L’UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE è l’associazione dei costruttori italiani di machine utensili, robot, automazione e di prodotti a questi ausiliari (CNC, utensili, componenti, accessori) una delle realtà più autorevoli del Sistema Confindustria e rappresentante ufficiale di uno dei settori che maggiormente determinano l’intera filiera manifatturiera italiana.
L’industria italiana di settore si è confermata, ancora una volta, tra i principali protagonisti dello scenario internazionale ove è risultata quarta nella classifica di produzione, export e consumo. Il fatturato di settore (sempre stando al sito www.ucimu.it) ha raggiunto la cifra di 10.482 milioni di euro. Nel 2022, la produzione italiana di macchine utensili, robot e automazione si è attestata a 7.280 milioni di euro, registrando un incremento del +15 p.c. rispetto al 2021. In aumento anche le esportazioni che, nel 2022, si sono attestate a 3.468 milioni di euro, l’8,5 p.c. in più rispetto all’anno precedente. La performance positiva dell’industria italiana del settore si è riflessa sul livello di utilizzo della capacità produttiva la cui media annua è decisamente aumentata, passando dall’80,2 p.c. del 2021, all’86,6 p.c. del 2022. In crescita anche il carnet ordini, che si è attestato a 8 mesi di produzione assicurata, contro i 7,3 dell’anno precedente.
L’Ufficio ICE di Zagabria, diretto da Sandra Di Carlo, ha organizzando la tappa in Croazia (dal 21-24 gennaio 2024) della missione di ricognizione di UCIMU nell’area dei Balcani, effettuata da Jacopo Borrelli della Direzione Marketing dell’associazione. La missione ha avuto l’obiettivo di approfondire le dinamiche e le prospettive del mercato delle macchine utensili in Croazia, Serbia e Slovenia. Paesi verso i quali le esportazioni italiane delle aziende del settore sono risultate in crescita nel 2022 e nel 2023. In questi tre Paesi l’Italia si colloca al secondo posto tra i fornitori stranieri con una quota del 10/12 p.c. sul consumo totale di macchine utensili. L’area è considerata di grande importanza per la vicinanza geografica, per le nuove opportunità derivanti dal re/friendshoring, per la buona struttura dell’industria locale e per la predisposizione a trattare con i fornitori italiani di macchine utensili e di tecnologie per la lavorazione dei metalli. Il programma della missione, prevista anche in collegamento con i piani del governo italiano di rilanciare l’azione del Paese nell’area balcanica, contemplava, nel caso della Croazia, incontri di tipo istituzionale e visite a impianti produttivi di qualificate aziende utilizzatrici di macchine utensili e tecnologie per la lavorazione metalli, di cui anche tre di capitale italiano: ABS Sisak, la WAM PRODUCT e la BIJUK HPC (ditta mista italo-croata). Le altre tre imprese incluse sono state l’OPREMA di Ludbreg, l’OMEGA di Breznički Hum e la MB FRIGO di Zagabria.
In occasione del suo soggiorno nella capitale croata Jacopo Borrelli ci ha concesso un’intervista nell’ambito della quale ha illustrato più a fondo i fini della missione e le prospettive della collaborazione tra Croazia e Italia in questo settore.

Jacopo Borrell e Morana Reberski dell'Ufficio Ice di Zagabria con i rappresentanti dell'HUP Foto dell'Ufficio Ice di Zagabria
Jacopo Borrell e Morana Reberski dell’Ufficio Ice di Zagabria con i rappresentanti dell’HUP Foto dell’Ufficio Ice di Zagabria

Dott. Borrelli si presenti ai nostri lettori.
Sono un funzionario della Direzione Marketing di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e di prodotti a questi ausiliari. L’associazione, fondata nel 1945, conta oggi più di 240 imprese associate a cui va ascritto più del 70 p.c. del made in Italy di settore. Attraverso la competenza delle Direzioni e società del gruppo, UCIMU offre alle imprese associate sostegno specialistico per tutti gli ambiti di attività aziendale: dalla ricerca e sviluppo al commerciale e marketing, dalla promozione e comunicazione alla formazione, fornendo anche supporto relativamente alle norme e pratiche doganali. L’associazione rappresenta le istanze delle imprese del settore presso le istituzioni nazionali, europee ed extra europee con le quali ha aperto, negli anni, un dialogo costante sulle principali tematiche di interesse per gli operatori del comparto. UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE opera quindi quale ambasciatore, ovunque nel mondo, della più avanzata tecnologia made in Italy, sostenendo e incrementando la visibilità delle imprese del comparto nei mercati tradizionali e emergenti.
L’Italia è uno dei Paesi leader in Europa e nel mondo nel settore delle macchine utensili, robot, automazione e di prodotti a questi ausiliari (CNC, utensili, componenti, accessori).

Cosa distingue l’industria italiana del settore dalla concorrenza?
L’industria italiana costruttrice di macchine utensili occupa da sempre i vertici delle graduatorie mondiali di settore ove, nel 2022, ultimo dato disponibile, è risultata quarta sia per produzione che per export. Alti standard tecnologici e forte personalizzazione dell’offerta sono le caratteristiche che da sempre contraddistinguono il made in Italy di settore. Le aziende italiane si distinguono per l’abilità nella progettazione e realizzazione di soluzioni super customizzate secondo le specifiche esigenze del cliente, al punto che il rapporto che si instaura tra costruttore italiano e utilizzatore non è quello del semplice fornitore rispetto al cliente quanto di vera e propria partnership che si traduce in un’attenzione particolare che si protrae nel tempo e va ben oltre la consegna della macchina.
Nel 2022 e nel 2023 le esportazioni delle aziende italiane del settore in Croazia, come pure in altri Paesi dell’area, sono cresciute. Qual è la loro quota su questi mercati?
Secondo i dati del nostro Centro Studi, aggiornati ad ottobre 2023, le esportazioni italiane in Croazia si sono attestate a poco meno di 14 milioni di euro segnando un +5,4% rispetto all’anno precedente. Questo colloca l’Italia al secondo posto dopo la Germania.

Jacopo Borrell e Morana Reberski dell'Ufficio Ice di Zagabria con i rappresentanti dell'HUP Foto dell'Ufficio Ice di Zagabria
Foto dell’Ufficio Ice di Zagabria

Le peculiarità dell’industria croata sono compatibili con l’offerta degli associati UCIMU?
Certamente. L’ampiezza dell’offerta e il livello tecnologico delle macchine utensili e dei sistemi di produzione italiani, caratterizzate da una forte componente digitale, in linea con la transizione 4.0/5.0 in atto, insieme all’attenzione alla sostenibilità fanno del costruttore italiano il partner ideale per gli operatori del manifatturiero locale chiamati a operare secondo i criteri previsti dai piani di sviluppo croati.

Qual è l’obiettivo della sua missione?
L’obiettivo è quello di avere un quadro aggiornato della situazione economica croata in generale e del potenziale di mercato delle macchine utensili, in modo da segnalare ai nostri associati le prospettive di sviluppo e le opportunità già oggi da cogliere in Croazia. Per questo abbiamo chiesto a ICE-Agenzia, ufficio di Zagabria un programma di incontri con le istituzioni locali, le associazioni di settore e visite ad industrie di diversi settori potenziali clienti.

Chi sono stati i suoi interlocutori a Zagabria?
Innanzitutto, l’ufficio ICE di Zagabria. Grazie alla competenza dei suoi funzionari abbiamo potuto sviluppare proficui incontri con l’Ambasciatore d’Italia in Croazia, Pierfrancesco Sacco, la Camera di Commercio Croata e l’Associazione degli Imprenditori Croati, che ci hanno molto ben inquadrato situazione e prospettive. E poi le qualificate aziende croate molto disponibili ad accoglierci e a mostraci i loro processi produttivi, e interessate ad ampliare la loro conoscenza dell’offerta italiana di macchine utensili. A questo proposito contiamo di incontrale di nuovo, insieme a tante altre, alla nostra fiera internazionale 34.BI-MU (Fieramilano, 9-12 ottobre 2024) dove ci aspettiamo di accogliere una nutrita e qualificata delegazione di operatori dai Paesi balcanici.

È soddisfatto dell’esito degli incontri sostenuti?
Moltissimo, al termine di questi giorni di missione posso dire di aver raccolto informazioni interessati che, opportunamente riorganizzate, potranno essere la base per approfondimenti ulteriori da parte dell’associazione.

Dopo questa missione di ricognizione ne seguiranno altre?
Per i prossimi steps si dovrà attendere la valutazione della governance associativa che deciderà se e come procedere nell’ambito della visione generale e delle priorità delle attività di internazionalizzazione del settore in essere.

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