Sono state tratte in salvo le cinque persone rimaste intrappolate nella grotta di Monte Croce (Križna jama) nel Carso interno in Slovenia. Si tratta di una famiglia composta da padre, madre e figlia e di due guide che nella mattinata di sabato scorso si erano addentrati nella cava per compiere un giro turistico. A confermare la notizia sono stati oggi, 8 gennaio, il comandante della Protezione civile slovena, Srečko Šestan e Walter Zakrajšek, uno dei responsabili dell’operazione di soccorso e salvataggio.

I cinque malcapitati sono rimasti bloccati nella cava a causa del repentino aumento del livello del fiume Bloščica (il corso superiore è noto anche con il nome di Blatnica), in seguito alle forti precipitazioni che si sono verificate nella zona. Fortunatamente il gruppo è riuscito a raggiungere un piazzale predisposto proprio per consentire a eventuali visitatori rimasti bloccati nella grotta di attendere in relativa sicurezza l’arrivo dei soccorsi. E in questo caso la macchina dei soccorsi si è mossa tempestivamente. Già alle 15 di sabato scorso, sforato il termine entro il quale era stato pianificata l’uscita dei cinque dalla grotta, gli attivisti dell’Associazione amici della grotta di Monte Croce si sono messi in stato di preallerta. Alle 17 è stato lanciata la richiesta di soccorso. Poche ore dopo gli spelosub sono riusciti a raggiungere il gruppo bloccato nella grotta rifornendolo di provviste. Considerato che tre di loro non erano in grado di percorrere il canale immergendosi era stato deciso di posticipare l’estrazione fino a quando il livello dell’acqua non fosse sceso in modo sufficiente.