Scuola CNI sotto i riflettori

I problemi e le prospettive del sistema scolastico della Comunità Nazionale Italiana saranno presi in esame mercoledì alla sessione tematica dell’Assemblea dell’UI. Invitati ad assistere alla seduta anche i dirigenti delle varie istituzioni della minoranza preposte all’istruzione

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Scuola CNI sotto i riflettori
Foto Ivor Hreljanović

“Attualità e orientamenti programmatici futuri del Mondo Scuola della Comunità Nazionale Italiana”: è questa la denominazione che si è deciso di dare all’unico punto all’ordine del giorno della prossima assemblea dell’Unione Italiana. La riunione si svolgerà mercoledì 17 gennaio, alla Comunità degli Italiani di Sissano, dopo una richiesta di convocazione partita formalmente dal Settore per le istituzioni prescolari, scolastiche e universitarie dell’UI, ma che è stata in realtà voluta per acclamazione popolare, dopo un intervento del consigliere di Umago, Roberta Lakošeljac, durante la seduta dell’Assemblea UI svoltasi a fine novembre a Verteneglio.

In quell’occasione Lakošeljac si era fatta portavoce di alcuni maestri e direttori che stavano andando incontro a crescenti difficoltà nel svolgere il loro lavoro a causa di nuove ispezioni ministeriali, che richiedevano il rispetto della legge nella parte in cui questa specificava che la documentazione pedagogica deve venir compilata in croato. Con le successive risposte fornite dal presidente della Giunta esecutiva UI, Marin Corva, e dalla titolare del già citato settore, Patrizia Pitacco, il pubblico ha scoperto che del problema si stava parlando già da mesi, con tutto il lavoro che era però stato fatto dietro le quinte in quanto la questione risultava particolarmente complessa e pertanto ponderate dovevano essere le proposte di soluzione, con Patrizia Pitacco che aveva citato la politica dei “piccoli passi”. L’insistenza di Roberta Lakošeljac e gli applausi di un po’ tutti i consiglieri presenti, avevano però spinto il presidente dell’Assemblea, Paolo Demarin, a chiedere se si potesse fare qualcosa di più, magari un’Assemblea tematica, con Patrizia Pitacco che aveva subito individuato la metà di gennaio come uno dei momenti più adatti per i presidi, tutti invitati a quella che è chiamata ad essere una valutazione del “Mondo Scuola della CNI”.

Roberta Lakošeljac. Foto Goran Žiković

La Proposta di convocazione inizia con alcune precisazioni, dovute, per mettere alcuni dati davanti a quelle che saranno poi le opinioni personali di tutti. Nel documento preparato dalla titolare del settore leggiamo così che la CNI conta 17 istituti prescolari, 14 scuole elementari, 7 scuole medie superiori e 4 dipartimenti universitari.

“In tutto 42 istituzioni, che operano da più di 70 anni su tutto il territorio di insediamento storico della Comunità Nazionale Italiana. […] Un settore complesso e vario, che implica molte differenze anche a livello formale e terminologico (ad es. anni pedagogici/scolastici/accademici), con esigenze e finalità diverse, sottoposto a leggi diverse, e non ultimo il momento che, da più di 30 anni, si trova ad operare in due Stati confinanti, ma diversi.

Accanto alle differenze e specificità appena citate esiste un elemento comune e imprescindibile: l’inserimento nel contesto dell’ambiente della Comunità Nazionale Italiana ed in questo ambito che si considera necessario riflettere sugli sviluppi futuri delle istituzioni scolastiche e del Mondo Scuola della CNI in generale”, si legge nel documento preparatorio, che ricorda pure come l’ultima Assemblea UI dedicata interamente a questo tema si sia svolta il primo luglio del 2012.

Lo stesso documento spiega come tra le finalità dell’Assemblea tematica ci sia quella di coinvolgere i consiglieri nella definizione di una strategia di sviluppo e delle linee guida del sistema scolastico della CNI, con particolare riferimento ai seguenti punti: “Valori e missione, obiettivi e finalità, rete scolastica e struttura della stessa, finanziamenti”. E viene spiegato pure come “il sistema scolastico sarà inquadrato attraverso i seguenti punti: struttura della rete scolastica, assetto legislativo e assetto formativo (curricoli disciplinari), quadro docente (formazione e aggiornamento professionale in servizio), mezzi materiali e finanziamenti”.

Per avere una discussione quanto più proficua sui temi trattati, oltre ai consiglieri dell’Assemblea UI e ai soliti ospiti, che vanno dai rappresentanti della minoranza nei due Parlamenti, fino ai presidenti dei Consigli regionali CNI, passando per i diplomatici italiani in missione in Croazia e Slovenia e per la CAN, sono stati invitati anche i 38 presidi delle istituzioni prescolari e scolastiche della CNI, i capidipartimento, i consulenti pedagogici per la minoranza nazionale italiana presso l’Agenzia per l’educazione e la formazione della Repubblica di Croazia e presso l’Istituto per l’educazione della Repubblica di Slovenia.

Anche in virtù di tutti questi invitati, Marin Corva e Patrizia Pitacco hanno condiviso con i consiglieri dell’Assemblea UI una domanda, le cui risposte gradirebbero ricevere entro il 15, per poter impostare al meglio la riunione. “Dalla sua prospettiva, quali sono i punti di forza e i punti deboli del sistema scolastico della Comunità Nazionale Italiana? La preghiamo di considerare il momento che ognuno di noi, indipendentemente da quello che fa nella vita nel preciso momento in cui scrive, ha avuto, o sta avendo un contatto diretto o indiretto con il mondo della scuola. Ci sarà d’aiuto anche la sua esperienza personale di alunno/allievo”.

Considerando che il tema riguarda tutti, sentitevi liberi pure tutti voi, nostri lettori, di rispondere a questa domanda e di inviarla agli uffici dell’Unione Italiana tramite l’indirizzo e-mail [email protected] entro il 15, così da contribuire tutti assieme al raggiungimento di un quadro generale.

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