Schengen sospeso. Zagabria: “Così non si fermano i migranti”

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Schengen sospeso. Zagabria: “Così non si fermano i migranti”
Il confine croato-sloveno di Pasjak, vicino a Fiume. Foto Roni Brmalj

“La sospensione di Schengen non può fermare i migranti”, scrive il quotidiano Jutarnji list, riportato dall’ agenzia di stampa Hina, citando il Ministero dell’Interno che vede come unica soluzione un regolamento dell’Ue che consentirebbe l’espulsione immediata dei clandestini. La decisione della Slovenia di introdurre controlli alle frontiere con la Croazia per aumentare il livello di sicurezza a seguito degli attacchi terroristici in Europa, legati agli immigrati illegali e al conflitto in Israele e Palestina, non ha scatenato una reazione da parte delle autorità croate.

La Croazia, infatti , rifiuta l’aiuto di altri Paesi confinanti nel presidiare le frontiere esterne; “non vogliamo il Frontex nel nostro paese, ma in Bosnia ed Erzegovina”. La situazione alle frontiere è la stessa di prima di questi eventi, e il livello di sicurezza non è stato aumentato.

La polizia croata, dicono gli esperti, sta facendo tutto il possibile in conformità alle regole dell’Unione europea. Controlli più rigorosi verso l’Ungheria non avrebbero senso, poiché rappresenta un percorso di uscita, non di ingresso. Il confine esterno dell’Unione con la Bosnia ed Erzegovina è strettamente protetto, quanto è possibile proteggerlo. L’esercito al confine non avrebbe senso, e le recinzioni, dicono fonti del Ministero dell’Interno, non fermerebbero gli afflussi.

L’unica misura efficace che potrebbe ridurre l’arrivo di immigrati illegali alle frontiere esterne dell’Ue, ribadiscono le fonti del Ministero dell’Interno, è una modifica del Regolamento sulla procedura di asilo dell’Ue, attesa entro la fine del mandato dell’attuale Commissione.

Questo regolamento consentirebbe agli Stati di riportare i migranti illegali nel paese da cui sono arrivati applicando una procedura d’urgenza. Il Frontex dovrebbe essere coinvolto con la sua attrezzatura per organizzare il trasporto aereo dei migranti illegali nel loro paese d’origine.

Quest’anno, un numero record di oltre 60.000 immigrati illegali è entrato in Croazia.

“L’esercito non è addestrato per tali compiti, hanno i loro compiti costituzionali, mentre la polizia è addestrata ed è dotata di tutta l’attrezzatura necessaria. Oltre ai 6.700 agenti di polizia che sorvegliano il confine, ci sono anche 2.000 membri delle squadre speciali di polizia  che operano sul campo.

L’Ungheria ha una recinzione, ma riceve più migranti rispetto alla Croazia, e il terreno in Croazia non è adatto per una recinzione efficace. Perciò, l’unica soluzione è un nuovo Patto sull’immigrazione e l’asilo e un accordo con il Frontex per il ritorno urgente dei migranti illegali”, spiega l’interlocutore del Ministero dell’Interno sentito dallo Jutarnji list, sempre vicino alle fonti governative.

Il problema, afferma, riguarda anche la Bosnia ed Erzegovina, dove i migranti vengono semplicemente lasciati verso la Croazia, e questo dovrebbe essere risolto dal Frontex, che dovrebbe intervenire nel Paese confinante.”

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