Regione litoraneo-montana: da trent’anni sempre al top (foto)

Accademia solenne per il 30.esimo anniversario della fondazione. Presente pure il Presidente della Repubblica, Zoran Milanović

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Regione litoraneo-montana: da trent’anni sempre al top (foto)
Il premio Opera Omnia è stato assegnato da Marko Boras Mandić e Zlatko Komadina a Ivan Janeš e Ivo Usmiani. Foto Goran Žiković

Il Salone dei cristalli dell’albergo Kvarner di Abbazia ha fatto da cornice all’Assemblea solenne in occasione della Giornata della Regione litoraneo-montana, del 30.esimo della sua fondazione e della consegna dei premi annuali e opera omnia. In questa importante occasione a presenziare all’evento pure il Presidente della Repubblica, Zoran Milanović, oltre che al presidente della Regione, Zlatko Komadina, quello dell’Assemblea, Marko Boras Mandić i capodipartimento, i consiglieri attuali e dei mandati precedenti e numerosi ospiti tra cui il console generale d’Italia Davide Bradanini, la vicepresidente della Regione istriana in quota CNI Jessica Acquavita, l’arcivescovo di Fiume, mons. Mate Uzinić, la rettrice dell’Università di Fiume, Snježana Prijić Samaržija, numerosi presidenti delle regioni con cui la nostra mantiene stretti rapporti in vari settori d’interesse, i rappresentanti della comunità minoritarie, tra cui quella italiana, religiose, deputati al Sabor, sindaci, vicesindaci, i rappresentanti della Questura, dell’Esercito e delle associazioni degli antifascisti e dei reduci della Guerra patriottica.
Una sala gremita per celebrare la fondazione della Regione litoraneo-montana e ricordare i successi e il percorso, non sempre facile, nel corso dei tre decenni.
Nel suo discorso introduttivo il presidente Zlatko Komadina ha detto che non saremmo qui se non ci fossero le persone che vivono in questa Regione e di essere orgoglioso dei cittadini, laboriosi e tolleranti.
”Sono numerosi i singoli che si distinguono per la loro eccellenza e contribuiscono in vario modo al miglioramento del nostro luogo natio, della sua reputazione economica e sociale. È quindi un piacere ringraziare queste persone ogni anno con questi premi, per i quali mi congratulo personalmente. Quest’anno, la nostra cerimonia è particolare e solenne, perché celebriamo un anniversario significativo, i 30 anni dalla costituzione della Regione litoraneo-montana. Il suo cammino, dalla nascita alla piena maturità, è stato estremamente dinamico, non solo per i cambiamenti organizzativi e le riforme del sistema delle autonomie locali e regionali, ma pure per il fatto che nello stesso periodo il nostro Paese ha vissuto drammatiche vicende politiche, sociali, sfide demografiche ed economiche.
Un cammino che ha visto la Croazia divenire uno Stato indipendente, riconosciuto a livello internazionale, abbiamo difeso il nostro territorio nella guerra che ci è stata imposta, siamo diventati membri dell’ONU, della NATO e membri a pieno titolo dell’Unione europea. L’euro è diventato la nostra valuta ufficiale e la Croazia è da poco pure entrata nell’area Schengen. Dal 1.mo gennaio di quest’anno, la nostra Regione è divenuta un’area senza confini, con una libera circolazione di merci e persone, con notevoli benefici all’economia, in particolare ai settori del turismo e dei trasporti, rendendo la vita molto più facile agli abitanti”.
Facendo un salto nel passato, il presidente Komadina ha voluto ricordare i suoi inizi. “Quando per la prima volta mi sono guadagnato la fiducia dei cittadini, 22 anni fa, e ho assunto le redini della nostra Regione, non avrei mai immaginato di ricoprire questo incarico di responsabilità fino a oggi, e soprattutto di firmare il primo Bilancio in euro e assistere all’abolizione delle frontiere. Permettetemi di essere un po’ più personale. Ho avuto il privilegio, ma soprattutto la responsabilità, di gestire per tanti anni questo lavoro e desidero ringraziare tutti i miei colleghi e tutti coloro che sono stati nostri partner e supporto lungo il percorso, perché insieme abbiamo fatto molto e abbiamo reso questa Regione una delle migliori in Croazia”.

Tanti successi e qualche rimpianto

Per celebrare questo importante anniversario è stata pubblicata pure una monografia in cui vengono illustrati i successi dei primi trent’anni. “In tutti i settori di nostra diretta competenza: istruzione, sanità, assistenza sociale, gestione dei beni marittimi, cura del patrimonio naturale e culturale, infrastrutture sportive e stradali, pianificazione territoriale, sono stati compiuti grandi passi. Alcune istituzioni come i nostri ospedali speciali di cui siamo fondatori ad Arbe, Lussino, Crikvenica e Abbazia hanno subito una trasformazione completa, abbiamo sviluppato il centro sportivo del Platak, come la più grande area sportiva e ricreativa a livello nazionale, valorizzato il nostro patrimonio culturale con il progetto ‘Le rotte dei Frankopan’ e l’eredità musicale di Ivan Matetić Ronjgov. Si è fatto particolare attenzione ad elevare gli standard di tutela della natura e dell’ambiente, incoraggiato lo sviluppo delle nostre aree rurali, l’imprenditorialità, l’agricoltura, sviluppato un rapporto di partenariato con le nostre Città e Comuni e preservato la stabilità politica e del Bilancio, rivolta a ogni parte della Regione, dalla costa, alle le isole, al Gorski Kotar”.
Soffermandosi pure sui punti dolenti, Zlatko Komadina ha specificato che. “Sarei ancora più soddisfatto se non ci trovassimo di fronte a un calo demografico. Solo negli ultimi 10 anni, abbiamo perso il 10 per cento della popolazione, per emigrazione o per declino naturale, e questo è un problema che attanaglia l’intero Paese da diverso tempo, ed è improbabile che venga risolto rapidamente. Desidero che le frontiere aperte non siano un motivo di emigrazione, ma un invito a tornare. Grazie ai numerosi investimenti da parte della Regione, delle Città, dei Comuni, dello Stato a soprattutto degli imprenditori, a cui va un ringraziamento particolare, sicuramente riusciremo nel nostro intento. Siamo fortunati ed è un privilegio vivere nell’angolo più bello della Croazia, nella bellissima Regione verde-blu. Senza i nostri figli e le generazioni future, questa bellezza sarà solo una mecca per i turisti. Continuiamo tutti a sviluppare la nostra Regione, come un’area socialmente giusta, competitiva, sostenibile e intelligente, desiderabile per vivere e lavorare”.
Nel suo breve discorso il Presidente Zoran Milanović ha voluto sottolineare le particolarità della Regione litoraneo-montana come unica e speciale. “Alla formazione delle Regioni come unità di autogoverno locale, non tutti erano soddisfatti della divisione come era stata presentata. Pure oggi ci sono delle manchevolezze, come una decentramento più ampio, ma il modello si è dimostrato valido. La Regione litoraneo-montana nel suo programma di importanza primaria sta sviluppando a grandi passi i vari settori dell’economia, del commercio e del turismo non tralasciando però i campi sociali, dell’istruzione, dello sport, della cultura, grazie pure nel primato che ha per quanto riguarda l’assegnazione dei mezzi dai Fondi europei. E poi mi affascina che in una manciata di minuti posso trasferirmi dal mare in montagne.”

I laureati

È stato il presidente dell’Assemblea regionale, Marko Boras Mandić, a introdurre i premiati. Quest’anno sono stati assegnati tre premi annuali e precisamente alla Cattedra del Sabor ciakavo del Grobniciano, per il successo nella tutela e nella salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico, culturale e dell’idioma ciakavo. Il premio è stato ritirato da Silvana Denkark. Premiato il club di bocce San Giacomo di Jadranovo, per i successi conseguiti a livello nazionale e internazionale e per la promozione del gioco delle bocce. Il premio è stato ritirato da Vjekoslav Matetić. Robert Mohović è stato premiato per il suo impegno nella conservazione e tutela del patrimonio marinaresco.
Nel prosieguo, sono stati assegnati due premi Opera omnia, precisamente a Ivo Usmiani per il sue decennale lavoro nell’imprenditoria e per il suo contributo nell’avvicinamento della comunità scientifica a quella industriale. Il secondo premio è stato Ivan Janeš, per il pluriennale lavoro nell’istruzione, nella promozione della cultura tecnica e nella salvaguardia dell’idioma della città di Čabar, inserito nel registro dei beni culturali immateriali. Quest’ultimo ha ringraziato a nome di tutti i premiati, sottolineando che i premi sono uno sprono per continuare il proprio operato per il bene della comunità.
L’accademia solenne è stata arricchita dall’esibizione dei cantanti Katja Budimčić che ha eseguito l’inno nazionale, Mario Lipovšek Battifiaca, Damir Kedžo, Mia Negovetić e Damir Urban.

Per il presidente Milanović un caffè sulla terrazza dell’albergo. Foto Goran Žiković
Gremita la Sala dei cristalli dell’albergo Kvarner di Abbazia
Il Console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini con Ileana Jančić
Gli opsiti durantel’intonazione dell’inno. Foto Goran Žiković
Il presidente della Regione, Zlatko Komadina. Foto Goran Žiković

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