Via Trieste, ieri. Col sole e un bel tempo che comincia a rassomigliare a quello di una primavera precoce, si lavora meglio. Con le giornate che s’allungano e la notte che s’accorcia si lavora anche meglio: c’è più tempo per scavare, costruire, montare, allacciare, collaudare, comprimere il pietrisco, ridare forma a una strada che da ottobre in qua ha perso ogni bordo e ogni forma. Il lavori sono a buon punto e non c’è verso che si posticipino di un solo giorno rispetto ai piani. Complice il bel tempo, le maestranze congiunte di alcune aziende pubbliche e altre private hanno riunito le forze per realizzare un’opera che deve terminare entro la fine di marzo. Ci avrebbero messo anche meno tempo se fosse stata possibile una chiusura totale dell’arteria, ma non era un opzione: in via Trieste hanno sede il Commissariato di polizia di Pola col parco macchine e moto, gli impianti di produzione di pane e pasta Brionka, senza contare i caseggiati che corrono lungo la strada discendendo la china di Monte Ghiro verso la stazione ferroviaria. Ciò nonostante i lavori sono a buon punto.
L’andamento dei lavori
Il cantiere interessa 1,2 chilometri di strada che collega piazza al Ponte alla congiunzione con la tangenziale escluso l’incrocio in prossimità del cavalcaferrovia, che sarà ristrutturato in un secondo momento, quando l’Ente nazionale strade (Hrvatske ceste) farà partire i lavori di ricostruzione e allargamento della tangenziale nord per portarla a due carreggiate e quattro corsie con marciapiedi, piste ciclabili, rotatorie, fasce e aiuole spartitraffico. Ma per arrivare a quel punto era stato necessario partire da zero: ricostruire via degli Statuti Vecchi e via Trieste, con tutte le infrastrutture e sovrastrutture. La prima è stata ristrutturata a fondo lo scorso anno, ora tocca a via Trieste. Anche se a giudicare dalle immagini che proponiamo non sembra, il grosso delle opere di potenziamento della rete idrica integrata (acquedotto e drenaggio), della rete elettrica e della rete del metano è quasi pronto. La rete idrica di un chilometro circa è pronta all’uso, mancano solo gli allacciamenti per le utenze, lo stesso vale per i 700 metri di nuove condotte del gas e 600 metri di canali di scolo delle acque meteoriche. Il collettore fognario di mezzo chilometro richiede invece più tempo trattandosi dell’opera più complessa del cantiere: in questo caso i lavori sono più o meno a metà strada, alla lettera: sono finiti nella parte “alta” di via Trieste (verso la tangenziale) e proseguono ora nella sua parte “bassa” (verso piazza al Ponte). In compenso sono in dirittura d’arrivo la posa dei cavi elettrici e ottici (in totale saranno 800 metri) e la sistemazione dei pali dell’illuminazione stradale, sempre per 800 metri di lunghezza. Inoltre è quasi terminata la ricostruzione del muro di sostegno della massicciata stradale che separa via Trieste da via Ravenna.
I soggetti coinvolti
Detto questo, è evidente che entro il 15 marzo la strada tornerà transitabile come promesso alla stipulazione dei contratti d’appalto. L’opera viene realizzata e finanziata congiuntamente dall’Ente nazionale strade (Hrvatske ceste), dall’azienda di servizi idrici integrati (acqua e drenaggio) Vodovod, dall’Ente nazionale energia elettrica HEP, dalla società del gas Plinara e dalla Città di Pola per l’illuminazione stradale. L’appaltatore Cesta Pula sta per concludere l’opera al costo di 2,5 milioni di euro IVA esclusa. La spesa grava sui committenti come segue: l’Ente strade (Hrvatske ceste) copre gran parte della spesa con 1,7 milioni di euro, la società idrica Vodovod investe 445.712,50 euro, la Città di Pola 321.245,91 euro, sempre esclusa l’IVA.
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