Interreg Italia-Slovenia. «Garantire traduzioni più corrette e uniformi»

Presentato a Trieste il progetto CrossTerm

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Interreg Italia-Slovenia. «Garantire traduzioni più corrette e uniformi»
Foto Giovanni Montenero

“CrossTerm è un progetto importante che viene da lontano. Già nel 2018, all’inizio del nostro primo mandato, divenne chiara la difficoltà degli enti locali presenti sul territorio del Friuli Venezia Giulia nel trovare traduzioni in sloveno in grado di corrispondere in modo preciso alle formulazioni giuridiche espresse in lingua italiana. Al tempo ogni Comune di fatto agiva in autonomia cercando le soluzioni migliori. Per ovviare a questa situazione abbiamo dato il via, pertanto, a un’intesa attività volta a standardizzare i termini in questione per garantire ai cittadini traduzioni sempre più corrette e uniformi e per agevolare il lavoro delle pubbliche amministrazioni. L’iniziativa Interreg presentata oggi rappresenta un salto in avanti che dà grande solidità all’impegno messo in campo in tutti questi anni”. Lo ha sottolineato ieri a Trieste l’assessore dell’FVG alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti durante la presentazione del progetto CrossTerm (Crossborder standardization of institutional terminology), cofinanziato dall’Unione europea nell’ambito del Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia.

Operatività multilingue

Obiettivo principale di CrossTerm è migliorare la gestione transfrontaliera della cooperazione nel campo dell’operatività multilingue nel settore pubblico, con la realizzazione di strategie, modelli e strumenti comuni e l’implementazione di attività pilota per la codificazione della terminologia giuridico-amministrativa e della toponomastica nelle lingue dell’area di programma. “In questo percorso – ha aggiunto Roberti – è assolutamente preziosa la collaborazione che abbiamo stretto sia con la Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana sia con l’Arlef che sulla standardizzazione della terminologia giuridica sta lavorando da moltissimo tempo con gli oltre cento Comuni dove è presente la comunità linguistica friulana. La condivisione delle buone pratiche già adottate, sarà senz’altro una modalità di lavoro utilissima per il raggiungimento degli obiettivi che CrossTerm si è posto”.

Foto Giovanni Montenero

Scambio di buone prassi

L’iniziativa prevede infatti lo scambio di buone prassi tra i partner, in particolare nel campo della terminologia giuridico-amministrativa e della toponomastica, nonché la realizzazione di attività pilota per la codificazione dei termini afferenti al settore dei titoli universitari, del diritto del lavoro, dell’urbanistica e delle opere pubbliche.
Tra i risultati previsti la realizzazione in particolare di uno strumento web innovativo, liberamente accessibile e open source, nel quale confluirà tutta la terminologia standardizzata.

Il progetto, promosso dall’Istituto sloveno di ricerche (Slori), vede come partner la Regione Friuli Venezia Giulia attraverso il proprio Ufficio centrale per la lingua slovena, la CAN Costiera, l’Agenzia regionale per la lingua friulana (Arlef), il Centro per le risorse e tecnologie linguistiche dell’Università di Lubiana e il Centro di sviluppo scientifico (ZRS) di Capodistria.

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