Il governo: «Situazione economica incoraggiante»

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Il governo: «Situazione economica incoraggiante»
Il premier Andrej Plenković

La situazione economica in Croazia appare incoraggiante. L’inflazione è in fase calante e gli imprenditori manifestano ottimismo. Il premier Andrej Plenković, alla riunione di ieri del governo, si è richiamato ai dati dell’Istituto nazionale di statistica secondo i quali il tasso di inflazione nel dicembre 2023 era del 4,5 p.c., il più basso dall’ottobre 2021. -“Nel periodo dal novembre 2022 al novembre 2023, l’inflazione è aumentata del 4,7 p.c., mentre il salario netto medio è aumentato nello stesso periodo del 14,6 per cento. Dico questo per sfatare la tesi secondo cui la crescita dell’inflazione avrebbe divorato la crescita dei salari e per confermare che negli ultimi anni abbiamo risposto tempestivamente alle sfide economiche con i nostri pacchetti di aiuti per oltre 7,2 miliardi di euro. Le decisioni sulla limitazione dei prezzi di alcuni prodotti alimentari e altre misure hanno protetto i nostri cittadini”, ha sottolineato Plenković.
L’indicatore del sentimento economico (ESI), che misura l’ottimismo degli imprenditori, ha confermato inoltre le tendenze positive in Croazia. “Se guardiamo agli ultimi 22 mesi, cioè dall’inizio dell’aggressione russa contro l’Ucraina, e durante la crisi energetica e le pressioni inflazionistiche, ebbene la Croazia è stata al primo posto tra i Paesi dell’UE per quanto concerne l’indicatore del sentimento economico. Nel marzo dello scorso anno, l’indicatore ESI medio per la Croazia era pari a 106,5, il più alto tra i membri dell’UE. La Croazia è l’unico membro dell’Unione ad avere il livello dell’indicatore ESI costantemente al di sopra di 100 ogni mese, il che significa che più intervistati hanno espresso aspettative positive rispetto a coloro che hanno espresso aspettative negative. Questo indicatore conferma che la politica del governo è riconosciuta, come pure la gestione responsabile pluriennale delle finanze pubbliche”, ha evidenziato Plenković.

Chiusura dei negozi

Il premier si è soffermato pure sul nodo della chiusura domenicale dei negozi. “Con l’entrata in vigore delle modifiche alla legge sul commercio, le vendite sono passate dai giorni non lavorativi ai giorni lavorativi, come dimostrano i dati dell’amministrazione fiscale sul numero e il valore delle fatture emesse”, ha affermato Andrej Plenković. Pertanto, il 5 gennaio, ossia alla vigilia dell’Epifania, è stato emesso un numero di fatture maggiore del 16,5 p.c. rispetto al 2023, mentre lunedì 8 gennaio è stato registrato un aumento del numero dei conti del 96,5 p.c. e dell’importo dei conti del 135,4 per cento. Plenković ritiene, dunque, che i consumatori si stiano adeguando al nuovo quadro giuridico. Secondo le modifiche alla legge sul commercio, lo ricordiamo, i commercianti possono scegliere quali sono le 16 domeniche all’anno in cui possono lavorare.

Procuratore capo

Il premier ha fatto riferimento anche all’elezione del nuovo capo della Procura, affermando che tutto procede come prescritto dalla legge. Quattro candidati hanno presentato le loro candidature e hanno soddisfatto i prerequisiti formali. “Effettueremo i colloqui con i candidati e nel caso in cui saremo soddisfatti di uno di essi, lo proporremo al Sabor per l’ulteriore processo di selezione”, ha dichiarato Plenković. Nella commissione per la scelta del miglior candidato da proporre al Parlamento sono stati inclusi il premier e sette ministri. Il favorito alla carica di procuratore capo appare Ivan Turudić, ma a intralciare la sua candidatura, osteggiata dalla sinistra e dal presidente della Repubblica, Zoran Milanović, sarebbero le sue frequentazioni con personalità politiche, alcune delle quali con guai giudiziari. Secondo Milanović il procuratore capo dovrebbe essere una persona indipendente dall’ottica politica e partitica.

Proteste orchestrate

Per quanto concerne le proteste contro le misure di contenimento della peste suina africana, Plenković ha affermato che “è ormai del tutto chiaro che le proteste dei falsi allevatori di suini e dei falsi allevatori sono state interamente orchestrate politicamente. Tutto ciò che abbiamo fatto, ovviamente, aveva il suo significato. Quindi, per fronteggiare una malattia per la quale non esiste cura, né vaccino, sono state varate misure governative che hanno richiesto lo stanziamento di oltre 30 milioni di euro. Abbiamo ricevuto sostegno per il nostro piano d’azione, l’epidemia è diminuita, ora è possibile macellare i suini e commercializzare la carne fresca in Croazia”, ha detto il premier.

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