Fiume. Molo Zagabria a emissioni zero

Annunciato l'arrivo del primo lotto. Le operazioni portuali inizieranno nel 2025 con una capacità annuale di 650.000 TEU

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Fiume. Molo Zagabria a emissioni zero
Foto Željko Jerneić

Nell’ottobre dello scorso anno abbiamo assistito all’inaugurazione della statale D403, arteria ritenuta di primaria, essenziale importanza per poter proseguire con la realizzazione dei piani di rilancio del porto fiumano, più precisamente con la costruzione del terminal container in Molo Zagabria. “I lavori sono durati tre anni, ma alla fine sia Fiume che la Croazia avranno dei grandi vantaggi da questa opera”, aveva detto durante la cerimonia il premier Andrej Plenković. E in effetti è così, per il Governo croato aveva definito lo “Zagreb Deep Sea Container Terminal”, come parte integrante del progetto Rijeka Gateway, di “importanza strategica”, per cui ora stiamo aspettando che qualcosa si cominci a muovere anche in Molo Zagabria e i primi movimenti sono stati annunciati per il mese di luglio.

Presenza in 58 Paesi

“I primi pezzi di attrezzature arriveranno a luglio 2024 e le operazioni inizieranno nel 2025 con una capacità annuale di 650.000 TEU, una volta completata la costruzione (è prevista una capacità di 1.055.000 TEU per le fasi 1+2)”, possiamo leggere sul sito della APM Terminals, che gestirà il progetto Rijeka Gateway in joint venture con la ENNA Logic, società croata di autotrasporto, che detiene il 49% delle quote. Ricorderemo che APM Terminals è una società di gestione portuale con sede all’Aia, nei Paesi Bassi. Si tratta di una “figlia” della compagnia di navigazione danese Maersk’s Transport and Logistics, che gestisce terminal container e fornisce servizi integrati di trasporto merci e servizi interni. Attualmente opera 74 impianti portuali e terminal in 38 Paesi su cinque continenti, con cinque nuovi progetti portuali in sviluppo, oltre a più di 100 operazioni di servizi interni che forniscono trasporto di container, gestione, manutenzione e riparazione in 38 Paesi, per una presenza globale complessiva in 58 Paesi.

Foto Željko Jerneić

Il traguardo prefissato

“Quando Rijeka Gateway sarà completamente operativo nel 2025 – si legge ancora sul sito dell’APM –, stabilirà un importante traguardo per gli sforzi di APM Terminals volti all’elettrificazione della sua flotta di movimentazione container. Per soddisfare le esigenze di Rijeka Gateway, che sarà il primo terminal container dell’Adriatico a forte automazione, APM Terminals e ENNA Logic hanno investito in oltre 60 pezzi di attrezzature per la movimentazione elettrica di container, il che significa che, una volta avviate le operazioni, la maggior parte della movimentazione container sarà eseguita con risorse alimentate elettricamente. Il primo lotto di nuove attrezzature per il terminal arriverà in luglio, coordinato con la formazione dei dipendenti sulle migliori pratiche di implementazione.

“All’APM Terminals, abbiamo un obiettivo ambizioso: raggiungere il Net-Zero entro il 2040 – ha dichiarato Sahar Rashidbeigi, responsabile della Decarbonizzazione in APM Terminals –. Per raggiungere questo obiettivo e decarbonizzare le nostre operazioni, dobbiamo ridurre il consumo energetico, sostituire le attrezzature alimentate da combustibili fossili con apparecchiature elettriche a batteria e decarbonizzare la nostra rete utilizzando energie rinnovabili. Pertanto, l’investimento nel progetto Rijeka Gateway rappresenta un passo importante nella direzione giusta, che si basa ulteriormente sui progetti pilota che stiamo già eseguendo in varie località in tutto il mondo”.

Il terminal sarà dotato di cinque gru di banchina STS. Foto Apm Terminals

Le attrezzature in arrivo

In totale, saranno investiti circa 100 milioni di euro in attrezzature per il nuovo terminal, che ha celebrato la cerimonia di inaugurazione a settembre 2023. L’intero lotto di attrezzature elettrificate comprenderà quattro gru di banchina STS, 15 gru a portale con pneumatici in gomma, due gru a portale su rotaie, 28 trattori terminali elettrici e 14 veicoli elettrici. “Sono orgoglioso del fatto che Rijeka Gateway, con il 95% del valore delle nostre attrezzature investito in risorse elettriche, sarà un terminal per container quasi completamente decarbonizzato. Stiamo contribuendo alla creazione di un mondo migliore per tutti. Stiamo innalzando gli standard di responsabilità, non solo per il terminal di Fiume, ma per tutta la Croazia”, ha dichiarato Koen Benders, direttore del progetto Rijeka Gateway.

In questo contesto, alla COP28, APM Terminals e DP World hanno lanciato un’alleanza industriale (ZEPA) per accelerare la decarbonizzazione dei terminal per container. La ricerca condotta in un documento tecnico prima del lancio dimostra che le attrezzature per la movimentazione dei container alimentate a batteria possono diventare accessibili, convenienti e attraenti entro 2-8 anni, a patto che tutti gli stakeholder siano coinvolti.

“Per me, il documento tecnico e la creazione dell’alleanza sono stati un importante passo avanti nei nostri sforzi per accelerare il processo. Abbiamo lanciato ZEPA per incoraggiare l’aumento della capacità produttiva, ridurre i costi delle batterie e delle soluzioni di ricarica, e creare condizioni migliori per l’implementazione di flotte a zero emissioni. La nostra esperienza e il feedback ricevuto dal lancio ci mostrano che l’industria è interessata a partecipare per risolvere la sfida”, ha concluso Sahar Rashidbeigi.

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