FederEsuli auspica l’unità e la coesione dell’Unione Italiana

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FederEsuli auspica l’unità e la coesione dell’Unione Italiana
Giuseppe de Vergottini. Foto Quirinale.it

“La Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati ha seguito con attenzione il dibattito che si è sviluppato all’interno dell’Unione Italiana in merito ad eventuali modifiche organizzative da apportare al proprio Statuto”. Inizia così la nota firmata dal presidente Giuseppe de Vergottini.
“Il nostro auspicio, condiviso dalla presidenza delle Associazioni federate, è quello che si mantenga la rappresentanza unitaria della comunità italiana autoctona dell’Adriatico orientale. Consapevoli della necessità di adeguare statuti e regolamenti alle diverse legislazioni degli Stati in cui l’UI opera, riteniamo tuttavia che la priorità sia quella di mantenere coesa e unita nella sua istituzione più importante la rappresentanza dei nostri connazionali – si legge ancora –. L’entrata della Croazia nell’area Schengen ha sostanzialmente abbattuto definitivamente i confini che tenevano separata l’italianità adriatica, colpita duramente dagli assetti stabiliti dal Trattato di Pace del 10 febbraio 1947 e ulteriormente separata al momento dell’indipendenza delle Repubbliche di Slovenia e di Croazia. Diverse anime e differenti esigenze caratterizzano anche le sigle che si riconoscono nella FederEsuli, rappresentando una ricchezza ed uno stimolo al confronto interno, ma nei confronti delle istituzioni pubbliche l’unità e la compattezza sono sinonimi di autorevolezza e di maggiore potere contrattuale”.
“FederEsuli ed Unione Italiana hanno avviato un percorso comune di recupero, valorizzazione e salvaguardia del patrimonio storico e culturale dell’italianità adriatica che è nostra intenzione portare avanti con convinzione ed in spirito di fraterna sinergia con un’Unione Italiana unita e compatta”, conclude il comunicato di FederEsuli

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