È il momento di fare Comunità

Sono proseguiti a Pola i lavori dell'Assemblea dell'Unione Italiana. Lanciato un forte messaggio politico all'unità, a non tirarsi indietro di fronte alle sfide

0
È il momento di fare Comunità

Comunità nazionale italiana e rapporti con la politica: la storia ricorda alti e bassi, dialoghi privilegiati e non, illusioni e delusioni. Noi oggi “ci troviamo in una situazione per certi aspetti enigmatica”, ma nessuno – tra i partiti, nemmeno quelli di estrema destra – ci chiede di perdere la nostra identità ed è quindi il momento di fare Comunità, perché “siamo italiani. Siamo nati così, e dobbiamo affermare il privilegio di appartenere a una grande cultura”. Così il vicepresidente del Sabor e deputato italiano Furio Radin all’Assemblea dell’Unione Italiana, che si è riunita ieri sera presso la Comunità degli Italiani di Pola. Furio Radin nel suo messaggio si è ricollegato a un’intervista rilasciata nel 1988 da Antonio Borme, storico presidente dell’associazione degli italiani, in cui, se da una parte esprimeva amarezza e appariva sfiduciato, dall’altro lato era comunque deciso a combattere ancora, a continuare a partecipare. Uno spirito da recuperare, che “è presente un po’ in tutti noi”, ha aggiunto Radin. E ha citato il giuramento di Perasto, quello del “Ti con nu, nu con ti”, pronunciato dal capitano veneziano Giuseppe Viscovich, all’atto di ammainare l’ultimo gonfalone della Serenissima. Dunque, un’esortazione, la sua, a non perdersi d’animo anche se i venti non appaiono favorevoli e a non tirarsi indietro davanti alle sfide.

Furio Radin

Accolte le ridestinazioni

L’incontro di ieri sera era la continuazione della 14.esima sessione. In sala, oltre al deputato Radin, anche la vicepresidente della Regione istriana in quota CNI, Jessica Acquavita, la presidente della Comunità degli Italiani di Pola e consigliere dell’Assemblea UI, Tamara Brussich, il presidente dell’UI, Maurizio Tremul, il presidente della Giunta esecutiva, Marin Corva, e 42 consiglieri. Davanti alla sala, sulla terrazza, in veste informale, c’era anche il vicesindaco di Pola in rappresentanza della CNI, Bruno Cergnul. Nei saluti, Tamara Brussich ha augurato buon lavoro, mentre Marin Corva ha informato che si sono tenute due riunioni del Comitato di coordinamento per le attività in favore della CNI in Croazia e Slovenia, e che sono state accolte le ridestinazioni approvate dall’Assemblea il 10 giugno scorso. Corva ha espresso soddisfazione per il fatto che sono state individuate le risorse per ultimare il progetto di ristrutturazione della Comunità degli Italiani di Salvore, ossia uno stanziamento di 200mila euro, andando a chiudere un intervento durato diversi anni.
I consiglieri hanno preso atto del bilancio consuntivo del Centro di ricerche storiche di Rovigno, della società Finistria (sul futuro di quest’ultima, fondata dall’UI, andrà fatta una riflessione, “perché non crea utili, ma piccole perdite ogni anno”, come ha rilevato Corva, per cui ci si chiede quale senso abbia mantenerla attiva in questa forma), nonché dell’Agenza informativa adriatica Aia di Capodistria. Su quest’ultima andrà proseguito un discorso di approfondimento avviato tempo fa, con l’intenzione dell’UI di rilevare le altre quote, ma senza successo. Corva ha denunciato le difficoltà riscontrate nei contatti e nelle trattative con il socio Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana. L’Aia “non opera bene”, ha commentato.

Paolo Demarin, Arijana Brajko e Maurizio Tremul

Supporto professionale

In attesa che la Giunta esecutiva proponga un nuovo organigramma, il presidente dell’Assemblea, Paolo Demarin, ha sollecitato un supporto professionale – nella fattispecie di un collaboratore – per le necessità del “parlamentino” UI, per la sua presidenza, che dia seguito alle richieste dei consiglieri, che segua la preparazione dei materiali e dei documenti e via di seguito. Demarin si è richiamato al Regolamento sull’assetto interno, ha citato a esempio quelle che erano le competenze del segretario generale. Il capo dell’Esecutivo, Marin Corva, pur dichiarandosi non contrario, ha sollevato alcuni dubbi, affermando che, a suo avviso, era forse più opportuno ricorrere a un ufficio legale. In attesa che l’Esecutivo riveda l’assetto amministrativo dell’UI, i consiglieri hanno accolto all’unanimità la nomina di un collaboratore del presidente dell’Assemblea, nella persona di Erik Poleis, giovane connazionale di Visignano, laureato in giurisprudenza.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display