Domenica e festivi, chiuso per legge: la protesta s’allarga a Pola e Quarnero

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Domenica e festivi, chiuso per legge: la protesta s’allarga a Pola e Quarnero

La protesta delle città e dei comuni turistici contro il divieto di lavoro domenicale e durante i giorni festivi imposto dalla legge sul commercio adottata dal governo, si allarga con l’adesione di Pola, ma anche di diverse località del Quarnero, come Crikvenica e Omi[alj (Castelmuschio).

Pola ha dichiarato Giornata di fiera in occasione della Festa dell’Assunta il 15 agosto. Con la delibera del sindaco Filip Zoričić, panetterie, bancarelle e altri venditori ambulanti potranno tenere aperte le saracinesche. Aggirata così la Legge sul commercio che vieta l’apertura dei negozi nei giorni festivi.

Dalla città di Crikvenica è stato inviato un comunicato stampa in cui si afferma che il sindaco ha preso la decisione di dichiarare “giorno fieristico” il 15 agosto festivo

“Con questa decisione, è consentita la vendita promozionale presso chioschi, bancarelle, vendite ambulanti e altre vendite simili all’aperto, come parte integrante di manifestazioni promozionali ed eventi fieristici. Tali vendite promozionali possono iniziare alle 8 e terminare entro le 24”, si legge nel comunicato.

Ricordiamo che il divieto di lavorare la domenica e nei giorni festivi ha causato problemi a numerosi datori di lavoro, ma anche a acquirenti, sia nazionali che turisti. Il divieto ha avuto un impatto particolare su piccoli venditori lungo la costa, principalmente proprietari di negozi di souvenir, che hanno protestato per il divieto di lavoro nei giorni festivi, due dei quali cadono in questo mese: il Giorno della Vittoria e la Festa dell’Assunzione.

In diverse occasioni, i proprietari di negozi di souvenir hanno dichiarato che agosto è un “mese cruciale” per le vendite e ora la nuova legge sta ostacolando la loro attività. Tuttavia, alcuni hanno trovato un modo per aggirare l’imposizione.

Alcuni comuni e città lungo la costa hanno dichiarato i giorni 5 e 15 agosto come giorni fieristici, poiché in questo caso è permesso il lavoro per i piccoli artigiani. Si tratta principalmente di comuni e città più piccole che non sono governate dal partito Hdz, il cui governo ha proposto le modifiche alla legge sul commercio che prevedono questi divieti.

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