Croazia. Mette paura l’ondata di piena proveniente dalla Slovenia

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Croazia. Mette paura l’ondata di piena proveniente dalla Slovenia
Hrvatska Kostajnica e il fiume Una

Mette paura in Croazia l’ondata di piena proveniente dalla Slovenia, che rischia di aggravare ulteriormente una situazione già resa preoccupante dalle copiose precipitazioni cadute in questi giorni, che hanno causato lo straripamento di diversi fiumi. Sta salendo pericolosamente il livello delle acque della Sava più a nord e della Colpa (Kupa) e della Korana nella Regione di Karlovac, dove è scattato l’allarme inondazioni. Si stanno rafforzando febbrilmente gli argini con sacchi di sabbia, ma in molti casi tutte le precauzioni sono inutili. Il fiume Korana ha già tracimato. A dare man forte alle squadre impegnate sul campo nella Regione di Karlovac per consolidare gli argini e pompare l’acqua dalle case e dagli scantinati allagati sono giunti gli appartenenti al Reparto statale d’intervento di Fiume con dieci pompe.
La situazione è allarmante anche nell’area di Varaždin dove molti campi, strade e abitazioni sono stati inondati. A complicare la situazione sono gli smottamenti che rendono ancora più ardua la circolazione. Diverse strade sono chiuse al traffico. Il vicepremier e ministro degli Interni, Davor Božinović, che negli ultimi giorni ha visitato le zone più a rischio del Paese, oggi ha fatto tappa a Varaždin. Božinović ha sottolineato che la cosa più importante è che finora non vi sono state vittime a causa delle alluvioni. I cambiamenti climatici creano situazioni estreme alle quali dovremo abituarci ed essere pronti in prospettiva ad affrontarle adeguatamente, è stato il messaggio del vicepremier. I responsabili della Protezione civile hanno respinto, in questo contesto, le tesi secondo le quali i servizi competenti non avrebbero affrontato a dovere l’emergenza: semplicemente le alluvioni sono state talmente improvvise e di tale intensità da rendere inevitabili a volte conseguenze anche disastrose.
La situazione più critica si registra in questo momento a Hrvatska Kostajnica al confine con la Bosnia ed Erzegovina, dove sono state allagate anche le parti più alte della città, in seguito alla tracimazione del fiume Una. Nell’entroterra zaratino, invece, l’emergenza causata dallo straripamento del fiume Zermagna (Zrmanja) sta lentamente rientrando. Le acque si stanno ritirando dal centro storico di Obrovazzo (Obrovac), come pure da Gračac.
Per rafforzare gli argini e venire in aiuto alle popolazioni colpite, oltre alla Protezione civile e ai Vigili del fuoco, sono stati mobilitati pure centinaia di militari. Il ministro della Difesa, Mario Banožić, ha dichiarato che ai soldati impegnati a fronteggiare l’emergenza alluvioni l’indennità giornaliera verrà aumentata del 100 p.c. ovvero sarà raddoppiata, passando da 20 a 40 euro.
Le incessanti piogge che hanno interessato anche l’entroterra dalmata hanno provocato lo straripamento del fiume Matica e l’allagamento dei campi in cui si coltivano le fragole a Vergoraz (Vrgorac). L’acqua è penetrata anche nelle serre, per la raccolta delle fragole rimarrà sospesa per alcuni giorni.

Karlovac e il fiume Korana
Quartiere di Selce a Karlovac
Ingaggiati pure gli appartenenti all’Esercito croato
Duga resa

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