Croazia. L’Ente turismo: «Meglio del 2019 dei record»

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Croazia. L’Ente turismo: «Meglio del 2019 dei record»

Le cifre ufficiali sulla presenza dei vacanzieri nelle destinazioni costiere croate sono all’insegna dell’ottimismo. Eppure molti operatori turistici, in particolare gli affittacamere privati, parlano di un inizio stagione deludente. Chi ha ragione? Certamente i vacanzieri non mancano, ma non c’è quell’”invasione” che ci si aspettava dopo la caduta dei controlli alle frontiere. Le ragioni sono molteplici, dal caroprezzi (la Croazia non è più vista come una destinazione a basso costo) alla riapertura dopo la fine della pandemia di una serie di mercati mediterranei. Per non parlare dell’aumento smisurato dei posti letto negli appartamenti turistici negli ultimi anni. Un incremento ben superiore, a quanto pare, a quello della possibile lievitazione del numero dei vacanzieri stranieri.
In ogni caso, come ribadito, le cifre ufficiali sono incoraggianti. Nei primi sei mesi di quest’anno, hanno soggiornato in Croazia complessivamente 6,7 milioni di turisti che hanno realizzato 27,3 milioni di pernottamenti, con un aumento delle presenze del 16 p.c. e delle giornate vacanza del 10 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Rispetto al primo semestre del 2019 i pernottamenti sono stati il 4 p.c. di più. A giugno invece è stato registrato l’1 p.c. in più di pernottamenti rispetto all’anno scorso, ovvero lo stesso numero che nello stesso mese del 2019. Inoltre secondo i dati dei sistemi eVisitor ed eCrew (nautica), nel solo mese di giugno i turisti in Croazia sono stati 2,9 milioni, ovvero il due per cento in più rispetto allo scorso giugno. Vi sono stati inoltre 15 milioni di pernottamenti.
Il ministro del Turismo e dello Sport e presidente della Comunità turistica nazionale (HTZ), Nikolina Brnjac, ha affermato di ritenere che tutti possano essere soddisfatti degli indicatori turistici per la prima metà di quest’anno. “Agli ottimi risultati del traffico turistico, che superano il livello dello stesso periodo del 2019, si accompagnano anche indicatori finanziari record. I ricavi derivanti dalla presenza dei turisti stranieri nel primo trimestre ammontano a 672 milioni di euro, il che, rispetto al primo trimestre di riferimento del 2022, rappresenta un aumento del 38 per cento. Tutti questi dati indicano che siamo sulla buona strada e che, nonostante il periodo difficile, il settore del turismo, grazie, tra l’altro, alle generose misure del governo, è rimasto stabile”, ha affermato Nikolina Brnjac. “Il nostro obiettivo strategico è lo sviluppo di un turismo che coinvolga tutto l’anno e sia più equilibrato a livello regionale”, ha rilevato ancora il ministro.
Il direttore dell’HTZ, Kristjan Staničić ha sottolineato che il turismo ha ottenuto un risultato positivo e molto buono nei primi sei mesi, sia rispetto allo scorso anno sia rispetto ai sei mesi dell’anno record, il 2019. “Abbiamo eguagliato il risultato dello scorso anno, siamo ora all’inizio di luglio e dell’alta stagione durante la quale il numero giornaliero di turisti continuerà a crescere”, ha valutato Staničić, aggiungendo che è in corso una promozione sui mercati esteri per l’estate, in particolare in Germania, Italia, Polonia e Stati Uniti, nonché una campagna per la stagione autunnale.
Guardando alle varie Regioni, l’Istria ha avuto il maggior numero di pernottamenti nei primi sei mesi, 8,5 milioni ovvero il 7 per cento in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno, seguita dalla Contea spalatino-dalmata con 4,7 milioni di pernottamenti o l’11 per cento in più. Nel Quarnero ci sono stati 4,5 milioni di pernottamenti o il sei per cento in più rispetto ai primi sei mesi del 2022. Come tradizione, nel mese di giugno, il maggior numero di pernottamenti è arrivato dal mercato tedesco con 3,9 milioni, seguito da residenti o turisti dalla Croazia con 1,4 milioni di giornate vacanza. Lo stesso numero lo hanno realizzato i vacanzieri provenienti da Austria e Slovenia. Dopo di loro ci sono polacchi e cechi.

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