Il prezzo del pane rischia di… “lievitare”. Ad alimentare il timore sono stati gli annunci fatti in tal senso da alcuni panifici. La direttrice della Žitozajednica (una sorta di consorzio dei produttori di prodotti da forno), Nada Barišić, ha dichiarato ieri che non si tratta di una decisione pressa collettivamente. “Ciascuno decide per sé stesso”, ha puntualizzato.
La reazione del governo non si è fatta attendere. Il ministro dell’Economia e dello Sviluppo sostenibile, Davor Filipović, ha affermato che in questo momento non c’è alcuna giustificazione valida per l’eventuale aumento del prezzo del pane o degli altri prodotti da forno. “Non intendo entrare in dibattiti con i fornai”, ha aggiunto il ministro, ribadendo che l’inflazione è in calo, ovvero che attualmente il suo tasso di crescita è il più basso dal gennaio del 2021. Ha affermato che il trend è dovuto alle misure anticrisi varate dall’esecutivo che hanno fatto calare il prezzo degli alimentari e dell’energia. In merito all’ipotesi che i Banski
dvori sovvenzionino il prezzo del pane Filipović si è limitato a dire che il nuovo pacchetto
d’aiuti sarà presentato il 31 marzo.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.
