Croazia. Gas: consumi tagliati del 15 p.c.

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Croazia. Gas: consumi tagliati del 15 p.c.
Raffreddamento a 25 gradi? Tanto vale vendere il climatizzatore, è il commento ironico di Milanović. Foto: Vjeran Zganec-Rogulja/PIXSELL

La Croazia s’adegua alle raccomandazioni europee in materia di risparmio energetico. Alla riunione del governo di oggi sono state presentate le direttrici d’azione in linea con il piano approvato dall’Esecutivo comunitario. L’obiettivo è un risparmio del 15 per cento del consumo di gas nel periodo da agosto all’aprile del prossimo anno, a causa della possibile interruzione delle forniture dalla Russia. Le direttrici del governo per l’utenza domestica, le istituzioni pubbliche e l’industria non sono vincolanti, ma su base volontaria. Il documento è stato messo a punto dal Ministero dell’Economia in collaborazione con l’Istituto Hrvoje Požar. Il premier Andrej Plenković ha sottolineato “l’importanza di sensibilizzare i cittadini in tempo utile per fare sì che possano comportarsi in conformità con le limitazioni che la crisi energetica causata dall’aggressione russa contro l’Ucraina ha imposto a tutti noi”. Il ministro dell’Economia, Davor Filipović, ha ricordato che il 40 p.c. dell’energia viene consumato negli edifici, per cui le direttrici sono indirizzate all’efficienza energetica, per favorire consumi razionali per quanto concerne il riscaldamento, il raffreddamento, l’illuminazione, l’uso degli elettrodomestici e il trasporto urbano. “Se la temperatura viene ridotta d’un grado si può risparmiare all’anno il 5 p.c. di energia per il riscaldamento. Bisogna fare in modo che la temperatura massima per quanto riguarda il riscaldamento sia di 21 grado. Per quanto concerne, invece, il raffreddamento si suggerisce di non scendere sotto i 25 gradi”, ha evidenziato il ministro dell’Economia. Il governo raccomanda inoltre per l’illuminazione l’utilizzo delle lampadine LED, l’uso degli elettrodomestici nel periodo di bassa tariffa e il ricorso per quanto possibile al trasporto pubblico. Si consiglia pure il rinnovamento energetico di case e condomini. Il ministro Davor Filipović ha espresso l’auspicio che sia il settore privato che quello pubblico rispettino queste indicazioni. “Nel periodo a venire dobbiamo muoverci assieme a tutta l’Europa nella direzione del risparmio e della diversificazione delle fonti d’approvvigionamento energetico”, ha evidenziato il ministro.

Meglio ridurre il riscaldamento almeno d’un grado, è il consiglio del governo. Foto: Ivica Galovic/PIXSELL

Le raccomandazioni governative sul risparmio energetico non hanno convinto il Presidente della Repubblica, Zoran Milanović, il quale ha dichiarato: “Se volete limitare il raffreddamento a 25 gradi, allora è meglio che vendiate il climatizzatore ai rom, che sapranno cosa farsene di questo aggeggio: sono molto abili in queste cose. Il climatizzatore a 25 gradi semplicemente smette di lavorare”. Il Capo dello Stato ha aggiunto inoltre che subito dopo la prima pioggia di Ferragosto “queste misure diventano inutili”. Poi ha esortato tutti a un bagno di realtà: “O la situazione in Ucraina si calmerà, o il Presidente cinese concorderà qualcosa con Putin e con Biden. Nessuno chiederà niente all’UE e nemmeno a me o a Plenković”.
Alle critiche di Milanović sull’assurdità della limitazione del raffreddamento a 25 gradi, Filipović ha risposto che le raccomandazioni sono state messe a punto dagli esperti. “Queste misure non hanno nulla di rivoluzionario, si sapeva anche prima che in questo modo si risparmia energia”, ha rilevato il ministro dell’Economia.
In merito al deposito sotterraneo di gas di Okoli, Davor Filipović ha sottolineato che attualmente è al 51 per cento della capienza e si continua a riempirlo alla massima velocità possibile. Fino all’inizio della stagione si arriverà al 90 per cento, ha concluso il ministro dell’Economia.
Infine Davor Filipović ha espresso auspicio che i cittadini si comporteranno in maniera responsabile, accetteranno le raccomandazioni degli esperti e ridurranno in tal modo l’ammontare delle loro bollette energetiche.

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