Coordinatore UI in Slovenia: novità?

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Coordinatore UI in Slovenia: novità?
La riunione si svolgerà nella sede del CRS di Rovigno. Foto Daniela Rotta Stoiljković

La proposta di modifica dell’articolo 9 del Regolamento di procedura dell’Assemblea dell’Unione Italiana sarà la parte più interessante della sessione della Giunta esecutiva che si svolgerà questa sera nella sede del CRS a Rovigno e molto probabilmente anche della prossima Assemblea UI. La modifica proposta vorrebbe riscrivere l’articolo 9 come segue: “L’Assemblea, su proposta di almeno 9 consiglieri, elegge il presidente e il vicepresidente dell’Assemblea dell’UI, in conformità allo Statuto dell’Unione Italiana. Se il presidente dell’Unione Italiana e il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana sono ambedue membri effettivi dell’Unione Italiana con residenza in Croazia, rispettivamente in Slovenia, il presidente dell’Assemblea dell’Unione Italiana deve essere membro effettivo dell’Unione Italiana con residenza in Slovenia, rispettivamente in Croazia”.
Soltanto chi è addentro alla questione può essere in grado di cogliere il senso di tutto ciò, perché la parte interessante non è quella qui riportata, bensì quella che è stata tolta rispetto all’articolo 9 attualmente in vigore, il quale determina l’assegnazione del ruolo di coordinatore dell’Unione Italiana registrata in Slovenia in maniera automatica a chi fra i tre presidenti – dell’Unione, della Giunta o dell’Assemblea – risiede in Slovenia.
L’iniziativa di modificare questo articolo nasce dal basso e arriva all’attenzione della Giunta per un parere non vincolante, ma comunque molto indicativo, dopo che è stata firmata da dodici consiglieri. Fra i firmatari spiccano i nomi Gaetano Benčić e Dyego Tuljak, in quanto membri della Giunta e dunque coinvolti anche in questa fase decisionale. Nella richiesta dei consiglieri si legge: “La presente proposta viene motivata con la constatazione che l’attuale articolo 9 dell’attuale Regolamento di procedura dell’Assemblea dell’Unione Italiana, è in netto contrasto con le disposizione dello Statuto dell’Unione Italiana con sede a Capodistria”.
Il documento non esplica quali siano questi netti contrasti, ma leggendo il documento citato salta all’occhio il suo articolo 15, il quale determina come il coordinatore e il coordinatore aggiunto vengano eletti e revocati dalla Consulta. Sarebbe facile pensare che si tratti di un tecnicismo, di una formalità che verrà corretta, con un adeguamento di questo o quel Regolamento, di questo o quello Statuto, ma la questione potrebbe non essere così semplice. Il tema del coordinatore è stato spesso materia di dibattito nell’ultimo decennio, senza che mai si arrivasse a una raccolta firme da parte di un gruppo di consiglieri – strumento a dire il vero assai poco usato a livello generale, indipendentemente dal tema. Come mai è riemerso proprio ora? Tra i firmatari ci sono otto dei dieci consiglieri sloveni che compongono l’Assemblea UI: sarà interessante sentire le loro ragioni in sede di dibattito. E ancora più interessante sarà l’interpretazione che la Giunta questa sera deciderà di dare all’intera questione.
L’ordine del giorno della riunione, che si svolgerà nella sede del Centro di ricerche storiche (CRS) di Rovigno, prevede anche un incontro con la dirigenza del CRS.

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