Controlli al confine croato-sloveno: «Revoca fuori discussione»

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Controlli al confine croato-sloveno: «Revoca fuori discussione»
Il confine croato-sloveno di Pasjak, vicino a Fiume. Foto Roni Brmalj

Nonostante gli sforzi di Zagabria per ritornare quanto prima al regime confinario di Schengen, tutto lascia ritenere che non sarà facile tornare alla libertà di circolazione ai valichi. Il ministro degli Interni sloveno, Bostjan Poklukar, ha dichiarato a Bruxelles che l’abolizione dei controlli temporanei al confine con la Croazia per il momento è fuori questione, poiché il numero degli ingressi irregolari di migranti è aumentato notevolmente negli ultimi due mesi. Nel solo mese di gennaio la polizia slovena ha registrato 3.430 attraversamenti irregolari della frontiera, rispetto ai 2.573 dello stesso mese dell’anno scorso.

L’obiettivo di Zagabria resta comunque la riapertura dei confini entro l’inizio dell’estate per favorire i flussi turistici. Il pressing della Croazia per il ritorno dell’area Schengen si è estrinsecato anche durante la recente visita del vicepremier italiano Antonio Tajani a Zagabria. “L’Italia ha rinnovato i controlli sul confine con la Slovenia dopo l’attacco terrorista di Hamas in Israele, nel contesto di un’affluenza di migranti più elevata sulla rotta balcanica. Noi ci auguriamo che questa decisione sia temporanea”, ha detto, come è noto, il premier Andrej Plenković durante la sesta riunione del Comitato di coordinamento dei ministri Italia-Croazia alla quale ha partecipato pure Antonio Tajani. “I controlli sono molto leggeri anche sul confine tra Croazia e Slovenia, quindi non ci sono grandi ostacoli quando si tratta di flusso delle persone però crediamo che attraverso contatti buoni e intensi di polizia e servizi possiamo arrivare al punto che prima dell’inizio della stagione estiva si torni a un flusso libero delle persone. Per fare questo, quello che conta è la mutua fiducia”, ha detto il premier Plenković. Ma per il momento, visti i messaggi che giungono da Lubiana, i suoi sono soltanto auspici.

L’unica cosa incoraggiante in questo ambito giunge per il momento dai lavori sulla principale strada d’accesso ai valichi con la Slovenia nell’area fiumana. La filiale fiumana delle Hrvatske ceste (Strade Croate-HC) ha confermato che i lavori di ristrutturazione di una parte della statale D-8, da Pasjak all’incrocio di Rupa, saranno completati entro il mese di ottobre di quest’anno. Il valore totale di questi lavori, IVA esclusa, ammonta a poco più di tre milioni di euro. Si tratta di lavori significativi sulla ricostruzione dell’infrastruttura stradale, affidati alla società Strabag d.o.o., con la supervisione dell’Istituto IGH d.d. Esiste la possibilità che i lavori siano completati anche prima dell’inizio della stagione turistica. È importante notare che Pasjak è uno dei valichi di frontiera più trafficati durante la stagione estiva, soprattutto dai vacanzieri provenienti dall’Italia, e anche se i lavori non saranno completamente conclusi entro quel periodo, verranno temporaneamente sospesi durante il picco della stagione turistica. Questa ristrutturazione non solo migliorerà la qualità dell’infrastruttura stradale, ma faciliterà anche il traffico nella zona del valico di frontiera di Pasjak.

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