Contrabbando di datteri di mare: 16 persone indagate tra Croazia e Italia

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Contrabbando di datteri di mare: 16 persone indagate tra Croazia e Italia
I datteri di mare, una prelibatezza vietata. Foto: DUSKO MARUSIC/PIXSELL

Sono 16 le persone indagate dall’Ufficio per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata (USKOK) per deturpamento del fondale marino e contrabbando di specie protette tra Croazia e Italia. Nello specifico si tratta di 11 cittadini croati e 5 italiani che commerciavano e trasportavano oltreconfine varietà marine protette, per un valore che si stima essere di 1, 3 milioni di euro.

Il bottino veniva lavorato nei magazzini e imballato in contenitori di vetro per poi essere messo sul mercato nero. Si presume che, partire dal 19 maggio 2022, il sospettato principale abbia organizzato e coordinato con i complici il piano di trarre il maggior vantaggio economico possibile dal contrabbando della refurtiva: prima pescando specie protette e poi inserendole sul mercato nero tra i due Stati. L’organizzazione criminale gestiva un traffico illecito di datteri e ricci di mare, così come di cetrioli marini e di uova di ricci di mare.

L’Ufficio per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata ha dichiarato che la raccolta dei datteri è severamente vietata dalla Legge sulla pesca marina e dal Regolamento sulla pesca dei datteri. Mentre per quanto riguarda i ricci marini la loro raccolta è regolata in base alla Legge sulla tutela della natura e al Regolamento sulle specie protette. Da ricordare infatti che sia i datteri, sia la famiglia dei ricci marini sono specie protette, di conseguenza la loro deturpazione e il loro commercio sono considerati illegali e severamente proibiti.

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