CI Zara. Igor Karuc indagato per sottrazione di denaro

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CI Zara. Igor Karuc indagato per sottrazione di denaro
Igor Karuc. Foto: Željko Jerneić

L’ex presidente della Comunità degli Italiani di Zara, Igor Karuc, è stato sospettato dalla polizia di aver sottratto 40.000 euro dal conto del sodalizio per fini personali. Gli agenti del Dipartimento per la criminalità economica e la corruzione, come riportato nel rapporto della Questura di Zara, hanno portato a termine le indagini nei confronti di un cittadino croato di 54 anni, sospettato di aver commesso reati di criminalità economica. Ufficiosamente si viene a sapere che si tratta di Igor Karuc, ex presidente della Comunità degli Italiani zaratina. Al termine delle indagini la Questura ha sporto denuncia nei confronti di Karuc per abuso d’ufficio e contraffazione di documenti ufficiali. Abbiamo tentato di contattare telefonicamente Igor Karuc senza nessun esito.
”Sono tutte accuse infondate”, ha detto Karuc al quotidiano Zadarski list che nella sua edizione di oggi, 8 novembre, ha pubblicato tale notizia. “Tutte le spese sostenute sono giustificate e non sono state effettuate per necessità personali, ma per esigenze di lavoro della Comunità degli Italiani. Sono sospettato anche di aver effettuato spese assieme all’Unione Italiana, che hanno portato invece solo benefici alla Comunità. Sono sicuro che tutto ciò verrà dimostrato nei procedimenti che seguiranno” ha dichiarato Karuc, aggiungendo che “in qualità di presidente della Comunità ho assicurato al sodalizio 250.000 euro dai fondi europei e ho coperto lo scoperto di conto che il nostro asilo Pinocchio aveva creato per anni e dal quale si attingevano soldi. I debiti dell’asilo hanno superato le 500mila kune. Durante il mio mandato ho reso possibile l’apertura di 15 nuovi posti di lavoro nella Comunità degli Italiani e nel nostro asilo, affinché la Comunità non venisse danneggiata in nessun momento. Quello di cui mi accusano è un problema relativo alla gestione amministrativa dell’associazione e non al prelievo di denaro dal conto dell’associazione per fini personali, perché non l’ho mai fatto”, ha ribadito Karuc, che due anni fa ha lasciato la carica di presidente della Comunità degli Italiani.”
”Ho appreso la notizia dai mass media, però ho avuto anche contatti con gli organi di controllo considerata la mia funzione. Ovviamente di questo aspetto non posso dire nulla perché è in corso un’indagine”, ci ha dichiarato Marin Corva, presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana. “Noi come UI abbiamo potuto controllare solo quella parte riguardante i finanziamenti che arrivano dall’UI stessa e di conseguenza siamo in attesa di avere qualche informazione in più. Sto attendendo di vedere gli esiti di quest’indagine”, ha concluso Corva.
”Questa notizia ci amareggia molto perché il nostro rapporto con i connazionali, con le CI, con le istituzioni è sempre fiduciario e di grande valenza etica, per cui si basa su valori importanti: onestà, trasparenza e volontariato. Io sono un garantista per cui una persona è innocente fino a quando la sentenza non è passata in giudicato. Tuttavia dalla lettura di ciò che è emerso dai media e da altre informazioni di cui sono in possesso, si può esprimere seria preoccupazione per ciò che è successo e per le azioni che Igor Karuc avrebbe svolto”, ha dichiarato da Maurizio Tremul, presidente dell’Unione Italiana. “Io credo che in questo momento sia fondamentale tutelare il buon nome della Comunità degli Italiani, dell’UI e di tutta la Comunità Nazionale Italiana per cui sarebbe bene che ci fosse l’autosospensione di Karuc, che è pure consigliere dell’Assemblea UI, da tutte le sue cariche fino a quando l’indagine non sarà conclusa, ovvero fino a quando non ci sarà un verdetto e che si faccia un lavoro congiunto con la CI affinché si arrivi a una conclusione. Sono sempre stato un garantista e le accuse devono essere provate in tribunale e in giudizio e inoltre dobbiamo tutelare le nostre istituzioni”, ha precisato Tremul.
”L’UI farà i propri accertamenti anche se tutti i rendiconti che noi riceviamo dalle nostre istituzioni vengono sempre verificati e sono risultati sempre corretti. Noi non disponiamo di elementi o strumenti che possano effettuare verifiche qualora questi documenti fossero falsificati – ha aggiunto il presidente dell’UI –. Da quanto noi vediamo nei rendiconti non sarebbero stati commessi i reati che vengono imputati a Karuc dalla Questura zaratina; però certamente dobbiamo verificare ulteriormente ciò che è stato rendicontato. Inoltre, come abbiamo sempre fatto finora in occasione di tutte le indagini alle quali siamo stati sottoposti, moltissime anche per accuse anonime infondate da cui siamo stati scagionati, diamo la piena disponibilità di collaborazione alle competenti autorità, alla Questura e alla Procura, su quanto noi disponiamo per quanto concerne la documentazione”.
Tremul ha inoltre dichiarato di essere dispiaciuto per il fatto che “Zara ritorni nuovamente al centro dell’opinione pubblica della Croazia non per aver saputo promuovere la lingua, la cultura, l’identità italiana, il multiculturalismo, la convivenza e la ricchezza delle minoranze in Dalmazia, come fattore di amicizia e di integrazione. Vediamo che i rapporti italo-croati continuano a migliorare ulteriormente e mi dispiace che veniamo agli onori della cronaca per questi atti così condannabili, sgradevoli e negativi e non per quelli che vorremmo essere ricordati”. “L’UI farà di tutto per fare in modo che i connazionali di Zara possano operare liberamente nella Comunità che evidentemente va a questo punto rifondata – ha affermato ancora Tremul –. Abbiamo avuto anni e anni di lotte intestine, di reciproche accuse, indagini, tribunali…Dobbiamo azzerare tutto e rifondare la Comunità che, tra l’altro, è proprietaria e fondatrice dell’asilo italiano Pinocchio, una perla che dobbiamo coltivare con grande attenzione e ricreare quel luogo in cui i connazionali zaratini e non solo possano coltivare lingua cultura e identità italiane, imparare la lingua, fare dialogo interculturale a beneficio di tutto il territorio”.

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