Bullismo a Pola, identificati gli aggressori: sono tutti minorenni

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Bullismo a Pola, identificati gli aggressori: sono tutti minorenni
Foto illustrativa

Botte, spintoni e schiaffi. È il video che sta circolando da un paio di giorni sui social in cui un gruppetto di ragazzi schiaffeggia e prende in giro un coetaneo in vicolo del Castello, a Pola. Un vero e proprio atto di bullismo che segue i diversi episodi di violenza fra minorenni degli ultimi anni. Un fatto di cronaca che ha scosso l’opinione pubblica e ha scaraventato di nuovo in prima pagina il tema della violenza giovanile. Proprio mentre a due passi dal luogo dell’aggressione si stava tenendo una tavola rotonda sul bullismo tra rappresentanti delle forze dell’ordine, delle amministrazioni locali, della scuola e della Procura, tutti concordi nell’affermare che stiamo assistendo a un aumento preoccupante di episodi di violenza tra adolescenti, che ha bisogno di un’attenzione urgente da parte delle istituzioni e della società in generale.

Tornando al video (pubblicato sui social mercoledì 20 settembre, ma molto probabilmente girato il giorno prima) le immagini parlano chiaro e mostrano due ragazzi prendersela con un coetaneo, prima preso a schiaffo da uno e poi da entrambi gli aggressori. Il tutto sotto gli occhi di altri teenagers che si sono guardati bene dall’intervenire. Né l’identità dell’autore né quella di chi ha diffuso il video in rete sono al momento conosciute. Tuttavia, la Polizia è a conoscenza dell’identità della vittima e degli aggressori. Sulla vicenda e sui nomi vige comunque il massimo riserbo visto che le persone coinvolte sono tutte minorenni. Comunque, alcuni dei partecipanti sono stati arrestati, mentre altri sono stati condotti in Questura per rilasciare dichiarazioni sull’accaduto. A sporgere denuncia sarebbero stati i genitori della vittima.

Nonostante il massimo riserbo della Polizia qualcosa in più sulla vicende è comunque trapelato. E riguarda gli aggressori, entrambi alunni della Scuola di medicina di Pola. A riconoscerli dalle immagini è stato il preside dell’istituto scolastico, Ivan Žagar, che a nome della Scuola e di tutto il corpo docenti ha condannato fermamente l’episodio di violenza. Il preside ha quindi confermato di essere venuto a conoscenza del fatto il giorno stesso (martedì 19 settembre). “Ho ricevuto una segnalazione in forma anonima e due filmati dell’aggressione ai danni di un ragazzo che non sono riusciti a identificare”, ha spiegato il preside, che nel prosieguo ha dichiarato che nel filmato si vede chiaramente il volto di uno dei due aggressori. “Non ho alcun dubbio, è uno dei miei alunni”, ha quindi detto Žagar, che per quanto riguarda il secondo aggressore (girato di spalle) ha rilevato di essere riuscito a identificarlo dalla postura e da altri piccoli dettaglia. Tutti gli altri ragazzi presenti nel filmato non sono stati riconosciuti dal preside, che pensa siano alunni di altre istituzioni scolastiche. Detto questo, Žagar ha rilevato che la Scuola di medicina procederà entro i limiti fissati dalla legge.

Il gravissimo episodio di bullismo è stato condannato fermamente anche dal sindaco Filip Zorićić, che in un post su Facebook si è detto “scioccato da tanta violenza gratuita”. “Qualsiasi tipo di violenza o qualsiasi forma di incitamento alla violenza – ha proseguito il primo cittadino – è assolutamente inaccettabile”. Zoričić ha quindi rivolto un appello alle istituzioni educative, allo Stato, ai genitori e a tutti cittadini, invitati a parlare e ad ascoltare i ragazzi. “Dedichiamo più tempo ai loro problemi, non ignoriamoli, ma cerchiamo di fare quanto in nostro potere affinché episodi come quelli di martedì scorso non si ripetano mai più” ha concluso.

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