25 aprile, Meloni: «Data che segnò anche l’esodo da Istria, Fiume e Dalmazia»

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25 aprile, Meloni: «Data che segnò anche l’esodo da Istria, Fiume e Dalmazia»

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un passaggio della lettera  inviata al Corriere della Sera, ha ricordato come “il 25 aprile 1945 segna evidentemente uno spartiacque per l’Italia: la fine della Seconda guerra mondiale, dell’occupazione nazista, del Ventennio fascista, delle persecuzioni anti-ebraiche, dei bombardamenti e di molti altri lutti e privazioni che hanno afflitto per lungo tempo la nostra comunità nazionale”.
“Purtroppo, la stessa data -aggiunge- non segnò anche la fine della sanguinosa guerra civile che aveva lacerato il popolo italiano, che in alcuni territori si protrasse e divise persino singole famiglie, travolte da una spirale di odio che portò a esecuzioni sommarie anche diversi mesi dopo la fine del conflitto. Così come è doveroso ricordare che, mentre quel giorno milioni di italiani tornarono ad assaporare la libertà, per centinaia di migliaia di nostri connazionali di Istria, Fiume e Dalmazia iniziò invece una seconda ondata di eccidi e il dramma dell’esodo dalle loro terre”. “Ma il frutto fondamentale del 25 Aprile -ricorda Meloni – è stato, e rimane senza dubbio, l’affermazione dei valori democratici, che il fascismo aveva conculcato e che ritroviamo scolpiti nella Costituzione repubblicana”.

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