ZAGABRIA | La volontà del popolo dev’essere rispettata. Lo ha dichiarato il Presidente della Repubblica di Croazia, Kolinda Grabar-Kitarović, riferendosi alle iniziative referendarie per le quali si è conclusa otto giorni fa la raccolta di firme. Il Capo dello Stato ha messo comunque le mani avanti affermando di non avere intenzione di interferire nei referendum, in linea con le raccomandazioni della Commissione di Venezia, l’organo consultivo del Consiglio d’Europa formato da soggetti indipendenti provenienti da diverse nazioni, esperti in diritto costituzionale. Ma al di là di questa puntualizzazione sembra scontato che la controversa iniziativa referendaria sia uno strumento di confronto politico che verrà utilizzato nel braccio di ferro tra le tante anime politiche che compongono la variegata galassia del centrodestra.
Appare evidente che la consultazione sulla modifica del sistema elettorale, che sta tenendo banco da settimane ormai sulla scena politica, è diventata un ulteriore terreno di scontro tra il Presidente della Repubblica di Croazia, Kolinda Grabar-Kitarović e il premier Andrej Plenković. Dalle esternazioni del Capo dello Stato sull’esigenza di rispettare la volontà di cambiamento espressa dal popolo. appare evidente la diversità dei toni sui referendum della discordia rispetto al primo ministro Andrej Plenković, che nei giorni scorsi ha bocciato senza mezzi termini, quale lesiva dei diritti minoritari, l’iniziativa per la modifica del sistema elettorale.
Secondo Kolinda Grabar-Kitarović i cittadini hanno dimostrato con le loro firme di sostegno alle consultazioni “di essere favorevoli ai cambiamenti” e di voler lanciare un segnale alle élite politiche. I cittadini, ha sottolineato ancora il Capo dello Stato, hanno espresso il desiderio che venga modificata la Legge elettorale – il che è legittimo –, ma hanno soprattutto manifestato la volontà di essere maggiormente partecipi della vita politica e di voler avere un ruolo maggiore nella scelta dei loro rappresentanti. In quest’ambito Kolinda Grabar-Kitarović ha espresso preoccupazione per l’erosione della fiducia dei cittadini nelle strutture politiche e anche nelle istituzioni dello Stato.
In merito alle recenti polemiche con il governo, il Presidente della Repubblica si è detto convinto che ci sarà sicuramente un incontro con il premier: “Non posso immaginare una situazione in cui non discutiamo”, ha rilevato Kolinda Grabar-Kitarović.